Play 2011 – Report

Di rientro dalla Play di Modena, ragionevolmente la più grande manifestazione italiana per gli appassionati del settore del quale questo blog si occupa, mi accingo ora a rendere ai lettori una descrizione di massima di ciò che emerso dal mio frenetico giro degli stand e tavoli della manifestazione. Come sempre sottolineo che la mia idea è quella di fornire solo indicazioni di massima, senza nessuna pretesa di completezza: ciò che compare è quindi solo ciò che mi ha colpito (o più spesso che ‘mi ricordo’), per cui chi si senta in caso oltraggiosamente dimenticato potrà, semplicemente, contattarmi ed io, volentieri, mi darò da fare per colmare la colpevole lacuna.Varie sono le news in pillole che troverete, soprattutto nel menzionare i singoli stand che ho visitato.

Prima di tutto una breve carrellata per capire cosa c’era alla Play: l’evento rappresenta un enorme punto di aggregazione per gli appassionati del settore, per cui il taglio generale che è dato alla manifestazione è quello di consentire a chi sia dedito ai singoli innumerevoli rivoli di entusiasti di questo o quello specifico gioco di trovare lì modo di confrontarsi con gli altri, spesso pochi e sparsi per lo stivale e quindi certo non facilmente reperibili nella normalità.  Innumerevoli sono stati quindi i tornei che si sono svolti tra i tavoli, ricevendo maggiore o minore attenzione, dando soddisfazione e modo di confrontarsi a chi abbia nel corso dei mesi od anni precedenti affinato le proprie capacità di riflessione e tattiche nei rispettivi titoli preferiti.

C’erano quindi tornei di un sacco di titoli, a partire da quelli più noti e tradizionali (cito solo per capirci Vasco da Gama o Stone Age),  per arrivare ad altri meno conosciuti o praticati, come il Blood Bowl (gioco fantasy ispirato al football americano, ma con forti elementi RPG, almeno sulle caratteristiche dei giocatori / personaggi), od i giochi di guerra, storici o fantastici, con miniature o senza, ambientati nell’era antica o presente o futura.

Nel contempo impressionante era il numero di tavoli a disposizione per i numerosi visitatori, la sensazione visiva è che ve ne fossero anche più dello scorso anno, ma i numeri ufficiali non sono ancora a disposizione e spero che le immagini diano un’idea della cosa: anche chi non aveva specifici eventi da seguire ha avuto quindi la possibilità di sedersi e di provare praticamente qualsiasi cosa che gli venisse in mente, per qualsiasi tipo di palato ed età.
Procedo quindi con il mio giro virtuale, accompagnato dalle foto che corredano l’articolo.

Due erano i padiglioni della fiera: il primo dedicato ai giochi da tavolo, in tutte le loro incarnazioni, con una appendice occupata in gran  dagli wargame e dai giochi dal vivo ed il secondo che ospitava giochi per computer, laser game, piste automobilistiche e numerosi spazi per i visitatori più piccoli.

Partendo dalla seconda ampi spazi erano dedicati al gioco tradizionale, con numerosi giochi in legno stimolanti l’abilità manuale dei partecipanti. 

Al loro fianco i numerosi tavoli del calcio balilla, intramontabile divertimento tipico delle ‘olimpiadi parrocchiali’ e non solo.
Enormi ed attraenti erano quindi le numerose piste di automobili presenti: vari i circuiti proposti e lunghissime, rispetto agli standard casalinghi, erano i percorsi proposti, per il divertimenti di tutti i fan delle corse.
Sempre in zona erano ospitati i giochi di carte collezionabili, gli stand di alcuni fan club, come quelli del galactica e dello Star Trek italian club, nonchè il soft air , i laser game e l’ampio spazio videogiochi.
Da lì sono passato quindi subito alla ‘appendice’ dell’altra sala, ovvero quella dedicata al gioco da tavolo (e simili), passando per prima in rassegna l’area destinata ai giochi di guerra e dal vivo. Nella sala di passaggio vi erano vari tavoli allestiti per i vari workshop creativi sul game design e per il gioco dal vivo ed i Cos.
Infine eccoci, nel nostro tour virtuale, all’area per me principale della fiera, ossia quella focalizzata più specificamente sui boardgames.

Primo stand che incontriamo nel giro virtuale compiuto è quello della Cranio Creations: i ragazzi di Horse Fever avevano in presentazione un demo di Dungeon Fighter, del quale potete vedere un’immagine, nonchè di Pimp My Park, le loro due prossime uscite. Quanto al primo si tratta, così come accennavamo nella chiacchierata con loro di poco tempo fa, di un teorico titolo di esplorazione dungeon, ma non troppo esplorativo, se mi passate l’apparente contraddizione, nel quale si è focalizzata l’attenzione sulla volontà di coinvolgere e far interagire i giocatori, più che sulle parti da GDR tipiche altrimenti di questa categoria di titoli. Quanto al secondo progetto il titolo, me lo hanno ripetuto, è a sua volta provvisorio, visto che questo ‘gestionale’ (ma anche qui le virgolette sono davvero d’obbligo) propone il compito di curare l’attività di un parco giochi.

 Nella stessa area i creatori di Munera (Albepavo), oltre a dimostrare il loro Familia Gladiatoria, del quale distribuivano anche la prima espansione gratuita Ars Dimicandi (della quale parlavamo a sua volta pochi giorni fa), mi han fatto vedere in anteprima alcune immagini tratte dalle loro prossime due uscite in programma. Potete quindi vedere delle immagini selezionate, davvero impressionanti per grafica e stile, tratte dal loro Winter Tales, titolo nel quale i partecipanti, divisi nelle due fazioni (qualcosa tipo ‘i buoni’ e ‘i cattivi’ delle fiabe) interagiranno tra loro avendo sullo sfondo uno scenario molto evocativo. Forte la presenza di carte, ovviamente, in un prodotto che colpisce per la estrema attenzione all’aspetto grafico.
Più avanti quando a testing, ma leggermente più indietro sulla realizzazione fisica, è invece Sake, gioco ad ambientazione ‘Samurai’, del quale potete vedere alcuni schizzi preparatori e che dovrebbe contenere, almeno nella sua versione deluxe, anche una tipica tazza in legno, del tipo di quelle utilizzate per prendere la bevanda di cui al titolo.
La Raven proponeva invece i titoli di suo maggor successo, tra i quali il noto Munchkin, completo di tutte le sue espansioni, nonchè le sue ultime distribuzioni, come l’Hug me del quale a sua volta parlammo nei mesi scorsi.
Ampio era quindi lo spazio occupato dalla Lego, ripartito tra i vari settori, ovvero uno più indirizzato verso le classiche costruzioni di plastica che hanno animato la giovinezza dei più, uno ai più recenti giochi da tavolo realizzati dalla notissima casa con materiali tipici della propria produzione, ovvero con appositi mattoncini da assemblare per ottenere plancia e componenti di gioco. 
Tra le ultime novità mi è stata fatto quindi provare con l’autore il simpatico Frog Rush, il quale spinge i giocatori a far attraversare le proprie rane da una parte all’altra dello stagno, seguendo sia meccaniche che invogliano alla riflessione, sia altre dipendenti più dalla fortuna, con il tiro di un colorato e gommoso dadone, il tutto nella logica di un titolo colorato ed assemblabile, nella tradizione Lego.
Affollato era poi il box Ninjago, dedicato alla linea rosso giappone aperta sempre dalla casa dei mattoni colorati.

Gli stand della Haba proponevano quindi, completando idealmente l’angolo del padiglione dedicato ai più piccoli, i demo dei loro numerosi titoli destinati al pubblico dei bambini, proponendone simpatiche versioni maxi.
Nei tavoli disposti al centro in prossimità di questo settore trovavano quindi posto i vari settori, animati da appassionati ed associazioni, destinati al gioco astratto. Qui, accanto ai classici dama e scacchi, c’era la possiblità di avvicinarsi ad altri titoli tradizionali, come il go o l’awale, ma anche a proposte più nuove, tra le quali quella di cui alla foto a lato, che raffigura il gioco Isaac, ideato da Emiliano Venturini (Wentu), il quale, mio tramite invita tutti a visitare la pagina BGG sul gioco ed eventualmente ad esprimere il vostro giudizio (con il pollice) se vi piacerà.

A lato vi era quindi lo stand Dv Giochi, con i loro Bang!, Fauna ed altri proposti ai numerosi visitatori: qui ho appreso qualche flash sui loro futuri progetti editoriali, tra i quali vi sono sicuramente nuovi espansioni, sia per il loro cavallo di battaglia Bang!, che per Lupus in tabula (che consentirà stavolta di giocare anche in gruppi meno numerosi !), oltre ad altri progetti in fase avanzata, ma ancora coperti dal segreto.

Passata quindi la Schmidt Spiele, la quale proponeva in pompa magna il Draco di Colovini del quale potete leggere tra queste pagine l’anteprima proposta poco tempo fa ed accanto alla quale vi erano anche dei tavoli del classicissimo ed indmenticabile subbuteo, mi sono quindi addentrato nell’ampia Area Autoproduzione

Qui i tavoli erano occupati specificamente dai numerosi creativi che proponevan ai visitatori la possibilità di provare le loro ultime ideazioni, tutte prodotte da loro in tiratura limitata ed in scala raramente industriale. Qui a passione e l’entusiasmo sono di casa e si percepisce nell’atteggiamento degli animatori dei tavoli, quasi sempre anche ideatori dei titoli stessi. 
Fatti i saluti di rito e ricevuti gli onori di casa ho qui provato il nuovissimo Assist di Porazzi (qui a fianco sorridente come sempre) e Donadoni, gioco di carte davvero divertente e coinvolgente, nel quale si è chiamati ad indovinare i volta in volta una parola, rivolgendo domande a chi tiene in quel turno il ‘banco’, da scegliersi tra quelle indicate nelle carte che si hanno in mano. Molto del divertimento è qui deferito alla abilità del narratore, ossia di chi di volta in volta (ossia chi nel turno precedente ha indovinato) assumere il compito di fornire indicazioni ai giocatori: tanto più ‘oscuri’ e contraddittorie saranno le risposte, maggiore sarà la fatica nell’indovinare ! Una recensione sul blog è naturalmente in arrivo per i più curiosi 😉
Tra gli altri ho poi avuto occasione di vedere Dice or Date, della Agenzia degli Incantesimi, titolo per ora realizzato in poche decine di copie nel quale i protagonisti, altrettanti nerd , entreranno in lotta tra loro, a colpi di domande e tiri di dado (a forma di trottola) per attirare le attenzioni della loro amata, il tutto spostandosi all’interno di un tabellone molto a tema.
A fianco ad una gallina spennata vi era poi il genovese Calcagno che dimostrava il suo Gioca con il segno, gioco di carte e numeri educativo ma non solo, ambiziosamente stampato in molti esemplari, sicuri gli autori della idoneità del gioco, ispirato come meccanismi alla serie ‘Uno‘, ma con in più la possibilità di svolgere con le carte operazioni aritmetiche e con varie e numerose carte speciali, di attrarre sia i più piccoli, risultando per loro uno stimolo al calcolo, che gli adulti, così come lo fa da tempo il più famoso ispiratore.
Molto attivi, tra gli altri, erano inoltre i ragazzi di Medioevo Universalis, gioco che con il Risiko al quale era originariamente ispirato, dopo innumerevoli modifiche ed affinamenti, ha oramai poco a che fare, risultando di indubbio grande appeal agli occhi degli appassionati !
Proseguendo oltre ecco lo stand della Giochi Uniti, con i suoi numerosi tavoli dimostrativi nei quali erano ospitati diversi titoli tratti da sempre più ampio catalogo della casa, decisamente il numericamente più ampio ed assortito. Molte le novità in giro da queste parti, come Cargo Noir, Rush’ Crash, Runewars e tanti altri ..
Tra i tavoli in particolare ho notato, in quanto in uscita proprio in questo periodo, Lettere da Whitechapel, del quale a breve potrete leggere una preview, prodotto dalla NG International e distribuito appunto da Giochi Uniti.
Sempre un sacco di gente intenta a giocare era poi presente nei vicini tavoli allestiti dagli organizzatori del club ludico Treemme di casa, i quali si distinguevano con la loro elegante maglietta blu d’ordinanza.

Passando oltre ci si imbatteva in diversi stand commerciali, utilissimi in queste occasioni, non solo per la presenza anche vicino a loro di tavoli di prova (un must !), ma anche per la possibilità che concedono ai giocatori, una volta identificato il loro titolo prossimamente preferito, anche di acquistarlo, dopo aver scelto tra la messe di titoli messi a disposizione per la fiera, spesso a prezzi scontati.

All’interno invece ecco numerso tavoli, dedicati in parte a provare titoli già editi, animati da altrettanti volontari di varie associazioni ludiche (ricordo, solo per essere reduce dalla PisaCON, i Goblin, ma ve ne erano anche molti altri, tutti con le rispettive magliette identiicative) ed in parte ai tornei della Boardgame League, sempre affollati di gente dalla faccia tiratissima e concentrata, presa dal proprio impegno competitivo.

Vari erano quindi i prototipi presentati o visti in giro di titoli (sopra uno del buon ‘Linx’ Aspesi) in procinto di essere pubblicati (aree, tra le altre Gioca con l’autore, Creatori di Divertimento e Terre Selvagge): tra di essi i vari 011 (ideato da Valtriani), della Scribabs di Vallerga, titolo ambientato a Torino ed al centro di grande attenzione su internet in questi tempi, in quanto parte di un più ampio progetto coinvolgente una rock band nordica, i Therion, Arcanum, gioco a tema tarocchi, in procinto di essere pubblicato, nonchè molti altri.

Tra gli appassionati del genere ferroviario ‘spinto’ (ossia complesso) ho notato poi gli autori di 1883, ambientato proprio in Emilia, nonchè di 1865 Sardinia, titolo graficamente molto curato in procinto di essere a sua volta pubblicato (assieme ad uno ambientato nel mondo delle corse) da una neonata casa editrice.
Passando per la Red Glove, si poteva notare grande attività per la casa del guanto rosso, con vari titoli proposti come novità, tra i quali i nuovissimi Pecore al Pascolo, Galaxy Trucker, Airlines Europe, nonchè ancora una versione quasi definitiva di Ristorante Italia ed un sacco di altre cose, che danno l’idea di come l’editore toscano sia in piena espansione.
Sempre tra le novità vi erano i tavoli, affollati, della Asterion, la quale, da poco entrata nel mondo dei boardgames, offriva tutto il proprio catalogo in prova, con, tra i tavoli, Dixit, Fabula, 7 Wonders e Tikal II.

Qui ho potuto anche scattare qualche immagine del prossimo Dixit Odissey, titolo che proporrà la possibilità di giocare fino a 12 persone contemporaneamente (ci sarà una scheda per ogni giocatore sulla quale posizionare un segnalini, per velocizzare le ‘votazioni’). Oltre ad un nuovissimo set di schede ci sarà anche una modalità di gioco secondo la quale il giocatore di turno PRIMA di vedere le proprie carte dovrà pronunziare una frase, potendo poi ognuno dei giocator, come d’uso, scegliere quale carta tra quelle in mano si adatti meglio alla frase in questione. Qui ognuno riceverà un punto per ogni voto ricevuto …
Tra le anteprime ricevute qui posso dire, per gli appassionati, che la Asterion proporrà a breve una edizione italiana dell’attesissimo Merchant and Marauders, destinato a divenire il titolo più per ‘gamers’ (per quanto relativamente) del crescente vatalogo della casa.
Alla Giochix e Ghenos vi erano gli amici Quondam ed Emdin. Il primo mi ha parlato del buon successo ottenuto dai suoi Rio de la Plata e De Vulgari Eloquentia, dandomi alcune anticipazioni legate a due progetti editoriali in corso. Uno dei due, legato ad una ambientazione marittima, con navi e trasporti, ha già un tabellone e componentistica progettata in fase avanzata, come potete vedere dalle immagini. Il secondo mi ha invece confermato il buon andamento delle uscite, con vari progetti in corso, tra i quali uno legato ancora al mondo delle corse.
Alla Oliphante, oltre ai nuovissimi titoli della Editrice Giochi, ovvero la serie Tank di Albertarelli e Metropolis , presente tra i tavoli, ho avuto la possibilità di toccare con mano anche i nuovissimi titoli in uscita editi dalla Gigamic, ossia Cubulus, frutto di un bel lavoro di progettazione, il quale propone un gioco di riflessione che si svolge piazzando biglie colorate all’interno di una griglia di materiale plastico semirigido molto attraente. Sempre fra le novità un classico gioco da scacchiera, Gyges, riedizione di un titolo dei primi anni ’80, nonchè l’altrettanto nuovo Kabaleo, con attraenti coni colorati : del tutto a breve avrete aggiornamenti e maggiori informazioni.
Tra le distribuzioni sempre Olpihante, ma edito dalla Immagommage, c’era anche Kwack!, della Fabrica Ludens, gioco dai materiali molto colorati ed attraenti,  family game corredato da bellissime oche di plastica, con sullo sfondo delle volpi in agguato …

Per i giocatori di titoli di carte inoltre erano presenti i ragazzi della Dast@work con il loro I Signori dei Draghi, reduce dai buoni riscontri avuti da Lucca in poi, nonchè, allo stand Limana Umanitas, il gioco di carte War of Wonders.


Ok, le foto scattate e la memoria mi portano sino a qui.
So che erano presenti numerosi altri stand (cito quelli degli RPG, vero e proprio mondo che richiederebbe un articolo a se, così come quello del gioco dal vivo, delle rievocazioni storiche …, ma sono sicuro che vi sono altri blog, dedicati specificamente a quei settori, che colmeranno le lacune del mio report verso gli appassionati di quei generi ..).

Nel contempo, per chiudere, non devo dimenticare di dire che c’era anche, beh, lo immaginate, TANTA GENTE, allegra, spensierata, ridanciana, chiacchierona, concentrata, pensierosa, tesa, riflessiva e soprattutto GIOCOSA. L’occasione è sempre e comunque buona, in queste occasioni, per conoscere gente nuova, per giocare con persone conosciute tre secondi prima e scherzare con loro come se fossero da sempre nel proprio gruppo di gioco, insomma, per divertirsi insieme, che è lo spirito ed il fine ultimo di queste manifestazioni.
A tutti un saluto quindi al prossimo anno (i numeri ufficiali parlano di 20.000, dico ventimila, visitatori quest’anno, con ben 5.600 posti a sedere per giocare, per cui direi che di spazio per crescere ce n’è davvero ancora molto ) per cui non potete davvero mancare) !! E stavolta contro chi non ci sarà scatenerò gli amici qui sotto !!!

4 comments on “Play 2011 – Report

  1. Qui, accanto ai classici dama e scacchi, c'era la possibilità di avvicinarsi ad altri titoli tradizionali, come il go o l'awale, ma anche a proposte più nuove, tra le quali quella di cui alla foto a lato.

    ma nella foto a lato non c'è il Go?

  2. opps, era sfuggita la foto nel comporre il testo finale. Ho così anche colto l'occasione per specificare di che si trattava nella foto 'mancante'.
    Ringrazio te per la segnalazione, così come tutti quelli che mi faranno presenti altri errori od omissioni: ho fatto tutto di corsa per poter uscire nell'imminenza dell'evento, per cui chissà quanta roba ho lasciato colpevolmente da parte !!! Con le info raccolte però ho parecchio materiale per scrivere nel prossimo futuro 😉

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