Recensione – Crooks

Recensione – Crooks di Nero79

Quest’oggi vi parlo di nuovo di un prodotto della linea di giochi di carte della olandese White Goblin Games, (la serie che include Crazy creatures of dr. Doom, Little Devils, Get Nuts ecc…). 
Il titolo in questione è Crooks, gioco di Neil Crowley per 2-4 giocatori, durata media a partita tra i 10 e i 20 minuti, in linea con le caratteristiche da filler dei giochi inclusi in questa serie.
Anni 20, i giocatori, nei panni di pericolosi Maestri del Crimine, setacceranno i più malfamati covi in cerca degli scagnozzi migliori da mandare in giro per la città a rapinare banche, negozi ecc…
Riuscire nell’impresa darà un certo numero di punti vittoria variabili anche in base alle carte giocate (sia nostre che di altri giocatori) e ulteriori punti verranno assegnati se è stata reclutata la maggioranza di scagnozzi di una delle tre gang presenti nel gioco.

 Componenti
Caratteristica della serie Card games di White Goblin la solita scatola in metallo di cui ho già parlato in altre recensioni: questione di gusti ma a me piace come scelta di packaging perché non è ingombrante, non si deteriora ed è comoda da portare in giro. Inoltre l’editore ha sapientemente associato un colore diverso per ogni gioco, in modo che questo sia facilmente associabile al singolo gioco dando in qualche modo ad ognuno una sua identità. I disegni di Dennis Lohausen mi sono piaciuti molto e danno sicuramente carattere e un certo appeal ad un filler di carte molto semplice che sarebbe potuto passare inosservato senza la dovuta cura grafica. Nella scatolina (in rilievo come al solito), troviamo ben 104 carte (più 4 che sono puramente pubblicitarie e mostrano altre uscite di White Goblin. Immagino siano state inserite perché il loro processo produttivo prevede mazzi da 54 carte e dovevano in qualche modo “riempire” le carte di troppo).
Le carte al tatto sono telate, il che le rende piacevoli da maneggiare e gli dona un’aria vintage che secondo me si sposa bene con il tema del gioco. In particolare ho apprezzato le 47 carte Banconota (nei tagli da 1 e da 3 sono stampate sui due lati e il disegno ha anche un effetto stropicciato davvero reso bene, tanto che mi verrebbe voglia di usarle anche per altri giochi). Abbiamo poi 8 carte Maestro del Crimine, 8 carte Bersaglio che mostrano i diversi luoghi che andremo a rapinare, 9 carte Covo (dalla sala da biliardo, al barbiere, dalla palestra al pub ecc…) che visiteremo quando andremo a scegliere i migliori tra i 32 Scagnozzi del gioco. Ogni scagnozzo è caratterizzato da un bel disegno che lo raffigura (tra questi figurano anche un autoritratto del disegnatore e uno della sua fidanzata) e un valore. Eventualmente alcuni degli Scagnozzi avranno un modificatore, un’icona associata ad un’abilità speciale e uno, due o tre colori associati alle tre Gang in gioco. È un gioco di carte e nella scatola è tutto quello che troverete. Le carte utilizzano solo numeri, colori e simboli ed è quindi facilmente giocabile appena finirete di leggere il breve regolamento (e anche questa volta, grazie a Cranio Creations che distribuisce i prodotti White Goblin in Italia, figura pure l’italiano).
Il gioco
Innanzitutto si prepara il piano di gioco mettendo in ordine in fila in alto le carte Bersaglio e in basso un tot di carte Covo in base al numero dei giocatori. Quindi si dispongono coperte e casualmente un tot di carte Scagnozzo per ogni covo (il numero varia in base al numero dei giocatori). I giocatori usano una carta Maestro del Crimine davanti a sé per mostrare il loro colore e l’altra la posizioneranno in una colonna alla sinistra delle due file di Bersagli e Covi. Ogni giocatore riceverà 18 dollari e con quelli cercherà di accaparrarsi gli Scagnozzi migliori.
Il gioco si compone di due fasi: una fase Reclutamento e una fase Rapina. Al proprio turno nella fase Reclutamento bisognerà pagare un numero di dollari pari al numero di carte Scagnozzo presenti nel Covo che si vuole setacciare (quindi più carte ci sono in un Covo più si paga), per poter guardare segretamente gli Scagnozzi in quel Covo e quindi sceglierne uno. nella fase Rapina, ogni giocatore al suo turno gioca una sola carta Scagnozzo su ogni covo in corrispondenza della carta Maestro del crimine del proprio colore (in modo da capire facilmente a chi appartiene ogni scagnozzo). Pagando un dollaro extra sarà possibile posizionare un proprio Scagnozzo coperto rendendo il calcolo per capire il più forte in ogni covo meno scontato. Alcuni Scagnozzi poi hanno delle abilità speciali da usare saggiamente per far pendere in proprio favore la partita. Ad esempio il Complice può essere messo sopra un proprio scagnozzo per sommare entrambe le forze, la Spia ci permette di guardare tutte le carte di un Covo o eventuali carte coperte di altri giocatori, il Killer uccide tutte le carte appartenenti ad un singolo giocatore…
Quando tutti hanno messo i loro Scagnozzi sui Bersagli si calcola chi ha il valore più alto. Questi prende un numero di punti vittoria pari al numero sul Bersaglio modificato da eventuali modificatori presenti su carte Scagnozzo che si trovano su quel Bersaglio. Un Bersaglio che darebbe molti punti può facilmente diventare meno appetibile se ci sono Scagnozzi che ne modificano negativamente il valore. In caso di pareggio il valore si divide equamente per difetto. Alla fine si calcolano i punti aggiungendo un tot di punti se si possiede la maggioranza di Scagnozzi appartenenti alla stessa Gang, chi fa più punti vince e i soldi avanzati fanno da tie breaker.
Impressioni

Un altro filler di carte in linea con le produzioni della serie. La White Goblin ha deciso di fare una collana di giochi di carte semplici e di breve durata e finora non sta tradendo le aspettative. Il gioco occupa poco spazio, ha un costo irrisorio nonostante la buona qualità e secondo me non può mancare nella vostra collezione se come me siete degli evangelizzatori ludici o se vi piace portarvi dietro giochi da proporre a casa di amici, in un pub, durante un viaggio in treno o in altre occasioni in cui la superficie giocabile a vostra disposizione è limitata. Per certi versi mi ha ricordato (per ambientazione e disposizione delle carte in file, ma anche un pochino nelle meccaniche) The Gang (recensito da Fabio), gioco di dV Giochi, vincitore del concorso Gioco Inedito di Lucca del 2010 ma personalmente devo dire che preferisco Crooks grazie alla grafica e un’aderenza al tema (se di tema si può parlare per un filler) sicuramente migliori.      

— Le immagini sono tratte dal sito della casa produttrice (White Goblin Games per Crooks e dV Giochi per The Gang) alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco di cui si parla. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. — 
By Fabio (Pinco11) Posted in Crooks