Essen 2013 Reportage

scritto da Fabio (Pinco11)
Il desiderio sarebbe stato di far uscire questo articolo già lunedì, ma quel briciolo di lucidità (?!) che mi restava la notte di domenica al rientro da Essen mi ha consentito giusto di rientrare a casa e buttarmi sul letto.

Allora, la fiera è finita e con essa l’orgia di gente (sento ancora il brusio della folla nelle orecchie) e di titoli visti (ne abbiamo provati, giocandoli interamente, più di trenta!!) e giocati furiosamente nella tre giorni (da giovedì a pranzo a domenica a pranzo) di visita ed ora sono qui a tirare le somme, ringraziando prima di tutto i fedeli lettori che ci hanno seguiti numerosissimi negli aggiornamenti quotidiani che con fatica abbiamo messo online ogni mattina tra venerdì e domenica.

.. giochi sul nostro pavimento .. 😉
Allora, prima di tutto la location, perchè quest’anno la fiera quest’anno si è trasferita, non di posto, ma di padiglioni, per cui c’era da capire come la cosa avrebbe influito: lo spazio complessivo è rimasto più o meno quello, ma essendo distribuito su solo tre padiglioni invece dei numerosi di prima, il flusso di gente è stato più ‘razionale’ e la sistemazione degli stand dava l’impressione di essere meglio organizzata. 
Quanto ai visitatori giovedì e forse venerdì mattina azzardavo che ci fosse stato un calo, ma sabato letteralmente in certi settori non ci si muoveva e nei (quest’anno relativamente pochi rispetto al solito) settori nei quali erano in vendita le pile di giochi a 3-5-10 euro c’erano file bibliche di potenziali acquirenti. Personalmente avevo imparato più o meno la disposizione precedente degli stand (ogni anno le case cercavano di confermare la locazione precedente), per cui ho un pochetto sofferto a raccapezzarmici di nuovo, ma questi sono dettagli. Sotto l’aspetto di posto e pubblico direi che le cose sono andate davvero bene!
Mac Gerdts
Amerigo / Feld
Quanto al ‘raccolto’ di titoli direi che il bilancio complessivo è, almeno per come la vedo io, più che ottimo, con un bel numero di prodotti meritevoli di attenzione, in numero tale che sono andato via dalla fiera, nella quale ho comprato comunque almeno una decina di titoli, avendone almeno altri cinque o sei di ‘prima fascia’ o vicini che avrei anche preso se avessi avuto posto ed una  vocina della coscienza (“…. ricordati il portafoglio …”) più arrendevole. In particolare ricco è risultato essere il piatto nel settore dei gestionali medi o medio – difficili, ovvero quelli che mi attirano maggiormente, così come si sono affermati diversi titolini ultraleggeri. Forse forse, tirando le somme, ciò che è mancato è, curiosamente, il genere dei gestionali per famiglie.

Una delle classifiche parziali, vicina a quella finale ..
Andiamo nel dettaglio, passando in rassegna i titoli che si sono distinti maggiormente nelle due classifiche che tradizionalmente rilevano il favore dei visitatori, ossia quelle della rivista Fairplay Magazine e di BGG. 
Ripeto (lo faccio sempre) che queste classifiche hanno un valore statistico risibile, perchè i titoli dominanti ricevono al massimo 150 voti, che rispetto ai 150.000 visitatori della fiera rappresentano il nulla, ma è un dato di fatto che i rilievi influenzano eccome il flusso della gente, perchè anche se sono pochi i votanti, c’è sempre un sacco di passaggio ai due booth perché la gente vi si reca per capire cosa valga la pena di provare.
Per prima vediamo la classifica di Fairplay Magazine (qui il loro sito):
Titoli top con almeno 40 voti su Fairplay Magazine:
Russian Railroads Hans im Glück 1,73 85
Concordia PD-Verlag 1,84 64
Die Glasstraße Feuerland-Spiele 1,91 65
Bruxelles 1893 Pearl Games 2,12 49
Kashgar Kosmos 2,13 63
Rokoko eggertspiele/Pegasus 2,15 41
Spyrium Ystari 2,21 72
Madeira What’s Your Game? 2,22 58
Love Letter Pegasus 2,24 97
UGO Playthisone 2,3 44
Amerigo Queen Games 2,35 85
Glück Auf eggertspiele 2,4 55
Yunnan Argentum 2,44 40
Guildhall Pegasus 2,48 42
Nauticus Kosmos 2,48 42
Sanssouci Ravensburger 2,61 59
Tash-Kalar:Arena of Legends Czech Games Edition 2,75 48
Russian Rairoad
Come potete vedere primeggio Russian Rairoad, della HiG, ideato dalla coppia Ohley – Orgler: io l’ho giocato ed acquistato e devo dire di condividere la valutazione, tanto che il mio voto per il titolo nella scheda di Faiplay è stato “1” (la scala è da 1 a 6, dove 1 è “ottimo” e 6 è “terribile”) ed il fatto che la media degli 85 voti espressi sia stata di 1,73 la dice lunga su quanto sia stato apprezzato. 
Bruxelles
In se si tratta di un gestione lavoratori (un’azione per uno alternandosi a girare, con un tot di trippoli ciascuno per ogni turno e nell’ambito di 6 o sette turni di gioco) di di impostazione classica, ma è un titolo che non esito a valutare come uno dei migliori in assoluto come ergonomia ed attenzione ai dettagli nella realizzazione, decisamente interattivo (ci sono molte azioni disponibili, ma una volta occupata la casella da un giocatore, nessun altro la prenderà in quel turno). Le 24 le pagine di manuale (ma ben spiegato) ed i 180 minuti a partita lo rendono un titolo adatto per gli amanti del cinghiale, anche se di modica dimensione.
A seguire abbiamo diversi dei predestinati della vigilia, ossia titoli che nel tamtam degli appassionati erano già attesi, come Bruxelles (la Pearl ha oramai un suo solido zoccolo duro di seguaci), Concordia (a lungo in vetta e reduce da un clamoroso sold out in fiera), l’accoppiata Rokoko e Gluck Auf della Eggart, nonchè Nauticus della Kosmos e Tash Kalar della CGE.
Meno scontate invece sono le affermazioni di Kashgar, della Kosmos, titolo che però era proposto solo in tedesco, con molte carte in lingua, per cui non ho potuto giocarlo, Madeira della What’s Your Game, UGO, della Playthisone e Sanssouci della Ravensburger
Sanssouci
Passando in carrellata ciò che ho avuto ancora modo di giocare Concordia è un classico Mac Gerdts, ma senza rotella e con l’uso di carte in una sorta di deck building stilizzato (rinvio comunque alle due anteprime pubblicate legate a partite di playtesting che abbiamo fatto), mentre Nauticus recupera, semplificandole, dinamiche tipiche della scelta azioni alla Puerto Rico (tutti eseguono la mossa prescelta, ma il primo giocatore riceve un bonus, qui variabile), sostituendo le piantagioni con la costruzione di navi (quindi ci sono tantissime tessere). Tash Kalaar mescola l’uso di carte ed effetti con logiche ‘scacchistiche’, mentre Gluck Auf è un gestionale molto ‘stretto’ e veloce nella tradizione di Kramer – Kiesling (pure autori di Nauticus).
UGo è invece un giochillo di carte leggero che come esperienza di gioco non si discosta molto da un gioco di carte tradizionale, riproponendo logiche da tresette (obbligo di risposta) all’interno di un mazzo di carte numerate con diversi semi. Basso il prezzo, veloce da giocare, ha colpito in fiera.
Sanssouci è invece un classico piazzamento tessere nel quale ogni giocatore costruisce il proprio giardino nella propria scheda: essenziale come dinamiche, pochissimo interattivo e veloce, ha probabilmente sfondato, in quanto incostrastato, nel settore dei titoli per famiglie, ma non mi ha colpito per nulla.
Amerigo, infine, è riuscito, nonostante una componentistica assolutamente obbrobriosa (il tabellone è una griglia che fa sembrare scenografica quella di Kingdom Builder) e la torre dei dadini è bruttissima, metà in plastica trasparente e metà in cartone, ad impressionare, per cui qualcosa questo vorrà dire. Non sono riuscito a resistere all’acquisto, per cui a breve vi sarò sapere di più …
Ho però la sensazione che i nomi stiano contando sempre maggiormente tra la gente, tanto che tra la quindicina di titoli in elenco compaiono come autori gente come Feld, Kramer (2 giochi), Kiesling (3), Chvatil, Rosenberg, Cramer, Attia che occupa senza problemi più di metà delle posizioni.
Passando alla classifica di BGG appunto in particolare, compare in essa qualche titolo (parlando ancora dei grossi nomi …) che in Fairplay è rimasto fuori, come Rampage di Bauza , gioco fracassone nel quale, nei passi di mostri, si è chiamati a far cadere palazzi costruiti utilizzando trippoli e cartoncini soffiandoci sopra, o tirando in vari modi i medesimi trippolini, A Study in Emerald, ottimo deck building made in Wallace, dotato di una forte ambientazione (età vittoriana, Cthulhu) che può far assolutamente adorare il gioco o non volerlo toccare neppure o Caverna (sempre Rosenberg).
Ottimi inoltre in essa sono i risultati degli italiani Romolo o Remo della Giochix e Steam Park della Cranio, entrambi stabilmente nella top10.
Quanto a Love Letter la trovate perchè ne è uscita la versione tedesca per la fiera e Hanabi sfrutta la scia dello Spiel des Jahres. Tra i meno noti compare anche qui un gioco di carte che ricorda ancora quelli classici, stavolta con mix tra briscola e tressette, con interessanti peculiarità nel calcolo dei punteggi: si tratta di Ebbes, di Klaus Geis, della Palatia Spiele, titolo che è brevemente comparso nella top 10 anche di Fairplay
Steam Park
Niente di memorabile e di non riproducibile, almeno in parte, con un mazzo tradizionale, ma a mio avviso più solido di Ugo (ed anche qui con un prezzo ragionevole, almeno in fiera).

TOP 20 GeekBuzz BGG:

1. Amerigo
2. Bruxelles
3. Twin Tin Bots
4. Tash Kalar
5. Romolo e Remo
6 Love Letter
7. Serpent’s Tongue
8. Hanabi
9. Steam Park
10. Glass Road
11. Concordia
12. Russian Railroad
13. A Study in Emerald
14. Ebbes
15. Mage Knight exp
16. Dark Darker Darkest
17. Nations
18. Rampage
19. Caverna
20. Gluck Auf

A Study in Emerald
Bene, fatto il mio dovere di cronaca alcune considerazioni del viaggiatore.
Prima: la fiera è una figata pazzesca (si può dire? … vabbè, l’ho detto …) ed il paradiso del giocatore
Non è solo bello perchè ci si siede a provare le novità sulle quali si è sbavato a lungo, con la consapevolezza di essere fra i primi a poterlo fare, ma anche perchè tutti quelli che giocano con te, da dovunque vengano, sono persone che si siedono perché gli piace proprio, non perché hai dovuto costringerli legandoli al tavolo. 
Yunnan
Poi ti trovi continuamente a sbattere contro degli italiani ed a scambiarti opinioni sui giochi con la tranquillità e competenza con la quale di solito al bar parli di inter, juve e milan ed ogni sera arriva poi la serata giochi ai tavoli dell’albergo (è impagabile e se prenoterete in futuro assicuratevi che il vostro albergo lo consenta!!!), quando puoi tirare fuori le scatole appena comprate e giocare fino a tardi con gli amici, con la giusta tranquillità, il tutto girando per i tavoli degli altri, per scoprire le piccole perle che acquisterai la mattina dopo in fiera. 
E’ stato così, per esempio, che ho scoperto un giochillo di carte davvero bellino, con disegni di Franx Klemens ed edito dal Museo dei giochi austriaco (di Alexander Pfister), ossia Handler der Karibik, 110 carte di concentrato di push your luck e gestionalità: a 5 euri ha vinto il premio del miglior low budget dell’evento 😉
La voglia di giocare, per altro, era alla fine della fiera tutt’altro che finita, tanto che abbiam trovato il tempo all’aereoporto, in attesa del volo, di provare ancora un paio di titoli !!
Spero di avervi trasmesso almeno in parte le mie prime sensazioni, ma nei prossimi giorni (mano a mano che gli altri scriveranno..) seguiranno altri report, con i punti di vista dei miei compagni di viaggio, nonchè una bella serie di prove su strada, anteprime e recensioni, legate a tutto ciò che abbiam visto in fiera. Il materiale c’è per tenervi occupanti sino a primavera !!!
… e ora c’è anche Lucca … 😉

-359 😉

Chiudo con qualche immagine, quasi presa a caso, tra le millemila scattate in fiera (che utilizzerò quale archivio per illustrare i futuri articoli …) …

Race Formula 90 della italiana Gotha Games

Caverna
Francis Drake
Kakerlakak (per piccoli, con lo scaraggetto a pila …)

Feuerdrachen, del nostro Magocharlie
I polacchi della G3
Carlo Rossi con le sue grotte di Castellina
Panamax, ossia uno di quelli che non sono riusciti ad essere pronti per la fiera .. 😉

12 comments on “Essen 2013 Reportage

  1. Intrigue City? Non lo hai provato/visto.
    Sembra che ci sia molta interazione e bastardate a più non posso. German diverso dal solito dove per ogni azione che fai ne compi una anche all'avversario.

  2. bel reportage! e utile

    io ho ordinato:

    yunnan
    Russian railroads
    Lewis e clark
    Francis drake
    concordia
    craftsmen

    più le cose che si troveranno anche a Lucca

    michez

  3. Caro Fabio, hai messo in evidenza i tre fondamentali aspetti della fiera in modo molto chiaro. Anch'io (ormai da qualche anno) vivo proprio le sensazioni che hai ben descritto e ogni volta è sempre un'emozione grande. Inoltre la compagnia con cui vado è simpaticissima e ci si ritrova sempre per questa manifestazione come se fosse l'altro ieri. Essen è proprio una bella occasione.
    Ora non resta che giocare a tutti i titoli portati a casa…

  4. Dei titoli da te citati ho preso Russian, Francis, Concordia e Craftsmen. Gli altri due erano nella lista di quelli che potevo prendere ma i limiti di aereo/riporto indietro delle scatole me lo hanno impedito. Per Lewis ho provato a prendere la copia di demo senza successo … 😉

  5. Io l'ho giocato. L'ho trovato un po' “meh”, nel senso che dovendo fare una azione di attacco e una di difesa, se fai quella di difesa prima, stai certo che gli altri ti rivineranno i giochi, se la fai dopo, non puoi rovinare i giochi agli altri… Anche il fatto che le ultime due carte per attribuire punteggi alle gilde siano segrete rende tutto un po' casuale…

  6. A me dispiace di non aver giocato tanti giochi (i tavoli erano sempre pieni). Craftsmen sembrava interessante, ma mi hanno detto che è interminabile. Yunnan aveva il suo perché. Madeira mi sembrava leggermente troppo complicato per quello che è.

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