Giochi sul nostro tavolo – I video

scritto da Fabio (Pinco11)
Breve articolo oggi solo per ricordare ai nostri lettori la presenza, nella piattaforma multimediale che gradualmente sta diventando quello che era inizialmente il solo blog, oltre alla pagina Facebook ed al podcast, anche del nostro canale Youtube, sul quale stiamo postando diversi video di presentazione di alcuni giochi.
Lo spirito che a lungo ha contraddistinto l’avventura su Youtube è stato quello di proporre video molto brevi, contenuti nel 3-4 minuti, tesi a mostrare i componenti ed a dare una impressione di massima sul gioco, il tutto con l’idea di concepirli come un completamento agli articoli del blog.
Nel recente il formato è leggermente cambiato, con uno sforzo di illustrare in modo più diffuso le regole ed in questa nuova logica sono stati realizzati i video più recenti, che di seguito vado a riproporvi, con la loro paginetta per vederli.

Eccovi per primo Mascarade, nuovissimo gioco di carte della Repos / Asterion Press.

Poi un classico, ovvero Village, della Eggertspiele / Uplay.it


Eccoci ancora con Targi, edito da Kosmos e per l’Italia da Giochi Uniti.


Ed infine un nuovo classico di Feld, ovvero Bora Bora, edito da Alea ed in Italia da Uplay.it

Attendo, come sempre, suggerimenti per l’evoluzione anche di questa sezione, tenendo conto, naturalmente, che lo spirito che anima queste produzioni è di servizio al blog e quindi le risorse a disposizione per curarlo restano limitate 😉
Un salutone estivo a tutti!!

Anteprima: Village Inn

scritta da Bernapapà

Dato l’enorme successo, sia di riconoscimenti che di pubblico, non era pensabile che il famoso Village non venisse dotato di una prima espansione: Village Inn (fra l’altro, dato che anche nel titolo si parla di “prima” espansione  mi sa che ne vedremo anche altre…). Gli autori e l’editore coincidono con il predecessore (Eggert), ed il gioco è edito in Italia da uplay.it, anche se il gioco è quasi totalmente indipendente dalla lingua. Prima espansione, dicevamo, che a guardare bene sono due: infatti abbiamo il materiale per espandere il gioco al 5° giocatore, e un’espansione di gioco vera e propria: la taverna (giustamente, poteva mancare la taverna nell’immaginario collettivo del piccolo villaggio?). Oltre la taverna è presente anche un nuovo edificio produttivo: la fabbrica della birra, che serve appunto a produrre quanto verrà consumato nella taverna: birra (che credevate, che servissero l’acqua del pozzo?). Ma che ci si va fare in taverna, in questo villaggio di grandi lavoratori? Avranno per caso inserito nel libro dei personaggi famosi anche i più illustri beoni? Ebbene no: in taverna si vanno a fare “public relations”, si incontrano personaggi influenti, che per un paio di boccali o pochi spiccioli saranno disposti ad aiutarci in qualche commercio, o nella carriera ecclesiastica o in quella civile.. insomma, qualche aiutino per aumentare i punti di accumulare a fine partita o durante il gioco. Ma andiamo con ordine…

  Cosa troveremo nella scatola?

Partiamo subito dalla parte più semplice: l’espansione per il 5° giocatore consiste nei suoi omini (con adesivi da attaccare), la fattoria, i cilindretti (indovinate il colore prescelto? grigio). Vengono forniti anche una ventina di cubetti in più, ed i relativi talloncini riassuntivi per indicare quanti cubetti vanno distribuiti giocando in 5 (da un lato con, e dall’altro senza espansione taverna). Abbiamo quindi il cimitero e il libro dei personaggi famosi da sovrapporre al tabellone, per adeguare il numero di villici, illustri e non, che moriranno durante il gioco. A prima vista, dovrebbero aver fatto un bel lavoro, dato che dovrebbero garantire una sovrapposizione perfetta, anche dal punto di vista estetico. In definitiva è possibile giocare in 5 senza applicare l’espansione taverna, ma seguendo esattamente le normali regole (ovviamente con i nuovi materiali descritti).
L’espansione taverna, invece, introduce un po’ di roba nuova: abbiamo innanzi tutto i due nuovi edifici: la fabbrica della birra e la taverna, che andranno ad essere posizionate rispettivamente sopra il cimitero e sopra il libro dei personaggi famosi. Cimitero e personaggi famosi verranno rappresentati da quelli nuovi (dell’espansione per il 5° giocatore) posizionati a lato del tabellone (e dotati di cornici proprie, in modo da rappresentare due quadretti separati). Abbiamo poi il nuovo materiale prodotto: la birra rappresentata da talloncini simili a quelli già presenti per il carro, il cavallo ecc, ma soprattutto abbiamo la vera rivoluzione dell’espansione: i personaggi illustri, rappresentati da un mazzo di 30 carte, ognuna con un personaggio differente . Ogni carta prevede in alto il nome del personaggio, con a fianco il costo in termini di numero di boccali di birra (1 o 2) o soldi: al centro un disegno del personaggio (i disegni sono in linea con lo stile adottato nel gioco, quindi tutto molto molto bello, a mio avviso) e nella parte in basso la miglioria che apporta la sua influenza (ossia il suo possesso e/o utilizzo). Le carte vanno mescolate e suddivise in tre mazzetti da 10 carte ciascuno, da posizionare a faccia in su, sotto la taverna (saranno gli ospiti presenti attualmente in taverna). Termina la dotazione qualche sacco di grano in più e qualche moneta.

Finalmente un po’ di relax fra con una birra con gli amici…

Prima di presentarsi in taverna dobbiamo aver prodotto la birra: la fabbrica della birra è un’azione di tipo giallo (ossia come le altre produzioni: stamperia, mulino ecc..), ed il meccanismo è il solito: o si piazza un omino in fabbrica al costo di 3 clessidre, e con altre 3 clessidre comincia a produrre (ma al prossimo giro mi costerà solo 3 clessidre dato che il lavoratore avrà già imparato!), oppure si portano 3 sacchi di grano: in entrambi i casi si ricevono due boccali di birra. Per accedere alla taverna, invece, è stato istituito un nuovo spazio azioni (azzurro), che sarà opportunamente riempito di cubetti azione all’inizio di ogni round. Effettuare l’azione consiste nel posizionare un proprio omino nella taverna al prezzo di una clessidra, e per un’altra clessidra (evidentemente è necessario farsi le ossa anche per imparare a bere) è possibile prendere una carta personaggio, secondo il seguente meccanismo: prima si sceglie un personaggio da mettere in fondo al mazzo (il buonuomo ha già bevuto abbastanza ed entra così un nuovo personaggio), e poi si sceglie uno dei tre personaggi sulla cima dei tre mazzi, pagandone il costo. Se e quando il mio familiare beone avrà raggiunto la fine dei suoi giorni, ovviamente non sarà innalzato agli onori del libro degli illustri, ma finirà nell’anonimo cimitero…
Ma cosa mi porta di buono l’influenza dei vari personaggi? Beh, abbiamo le cose più disparate: innanzi tutto, c’è una suddivisione fra le carte che portano punti solo nel conteggio finale, quelle che possono essere usate all’interno del proprio turno o al mercato o alla messa, oppure quelle da usare solo in determinate situazioni.
Per le prime, per fare qualche esempio, abbiamo dei moltiplicatori per i cubetti ancora posseduti alla fine del gioco, il medico che ti fa guadagnare punti per gli omini ancora in vita, o il conte che permette di guadagnare punti per ogni città visitata, e così via; per il secondo gruppo abbiamo ad esempio l’abate che di fa avanzare gratuitamente di un gradino nella carriera ecclesiastica, il figlio ritrovato che ti fa guadagnare subito 3 punti e ti permette un’azione in più dove vuoi, e così via. 
Per il terzo gruppo abbiamo ad esempio il mugnaio che ti paga 5 soldi al posto dei soliti 3 se gli porti la farina, oppure il doganiere, che ti consente di spostarti nei tuoi viaggi, senza doverne pagare le risorse…. insomma, un bel guazzabuglio di possibilità e poteri aggiuntivi e moltiplicatori per mettere in grado i giocatori di adottare nuove e più varie strategie di vittoria.
La domanda è: c’era proprio bisogno di introdurre un nuovo meccanismo che sfalsi un po’ la linearità del gioco base che, a mio avviso, ha contribuito al suo successo? Non si perderà un po’ di quell’equilibrio che era insito nella prima versione? Beh, non lo si può sapere se non lo si prova, ed io, anche per l’espansione del 5° giocatore  ho intenzione di non lasciarmi scappare questa espansione.
Semmai ve lo farò sapere una volta provata.. alla prossima!
L’espansione è già presente su egyp, sia nell’edizione italiana che in quella inglese.
— Le immagini sono tratte dal sito da sito della casa editrice o da essa postate su BGG, alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. –


By Fabio (Pinco11) Posted in Village

Village – Prova su strada

Scritta da Chrys

Prima di Essen avevo fatto un’anteprima di Village (2-4 giocatori, Pegasus Spiele), un gioco gestionale ad ambientazione medioevale in cui ogni giocatore gestiva una famiglia di contadini attraverso ben quattro generazioni cercando di far intraprendere ai propri omini carriere differenti (nella chiesa, nel consiglio cittadino, 4 diverse carriere artigiane, commercio e viaggi fuori porta per conoscere il mondo).
La mia intenzione era quella di acquistarlo ad Essen, ma tristemente non era ancora in vendita (cattiva Pegagus Spiele…) e per una serie di vicessitudini è arrivato da noi solamente adesso, fortunatamente in una edizione bilingue tedesco ed inglese.. preciso comunque che il gioco è comunque completamente indipendente dalla lingua.
In precedenza avevo già dato una panoramica delle meccaniche, per la quale vi lascio all’anteprima di ottobre… più sotto mi limito quindi, a livello di regole, a sprecare due parole in più sulle meccaniche di invecchiamento e crescita. Oltre naturalmente alle mie inpressioni sulla base delle partite giocate.

NELLA SCATOLA

Faccio una doverosa analisi della componentistica perchè è veramente eccellente e abbondante.
Abbiamo una grossa plancia centrale con il villaggio ed i dintorni, quattro plance in cartone spesso (le fattorie dei giocatori), 72 cubetti, 32 dischetti, una secchiata di token (15 monete, 20 sacchi di grano, 40 beni di vario tipo, 24 clienti del mercato e vari altri), 48 omarini in legno, alcune plance riassuntive e 2 sacchetti di stoffa. Come non bastasse nella scatola trovate anche diverse bustine in plastica per riordinare i pezzi (cosa sempre gradita). 
L’unica piccola scocciatura per iniziare a giocare è attaccare ai propri omini gli adesivi trasparenti con il numero (per identificare le generazioni), lavoro un po’ lunghetto che per fortuna si fa una volta sola (ed evitatevi pure di attaccare le croci ai 4 preti/omarini neri che tanto non si vedono ^__^). 
La quantità di cose nella scatola è impressionante soprattutto se confrontata al costo del prodotto che viaggia sui 38 euro massimi (!!) e che in giro on-line si trova anche a meno. In questo caso certamente nessuno puù lamentare uno scarso rapporto costo/materiale. 
DUE PAROLE SULLE MECCANICHE
Attorno alla fattoria di ogni giocatore c’è un percorso di 11 caselle su cui si pone un segnalino che avanza man mano che usiamo la risorsa tempo nel gioco.

Le attività che comportano tempo sono numerose: apprendere un mestiere, produrre una merce con i propri omini artigiani, vendere, far carriera in politica, viaggiare ed entrare nel clero (se non si spende un cubetto fede).

Quindi i giri si susseguiranno abbastanza velocemente costringendoci man mano a dire addio ai nostri omini più anziani (del numero più in basso ancora in gioco) che andranno a finire negli annali (se c’è ancora spazio nel settore della loro professione) o altrimenti nelle fosse generiche.

Interessante anche il rapporto azioni/risorse. Infatti ogni volta che tocca a noi scegliamo uno spazio azione con ancora cubetti (senza piazzare alcun omino), prendiamo un cubetto a scelta e svolgiamo l’azione possibile relativa. Spesso le azioni comportano la spesa di risorse le quali sono di quattro tipi: fede, capacità manuali, persuasione e conoscenze, ma non necessariamente presente nello spazio azione, quindi è fondamentale pianificare bene le proprie scelte almeno a medio termine. Finiti i cubetti in uno spazio azione quell’azione non potrà più essere fatta finchè non saranno finiti tutti i cubetti a terra (è possibile anche prendere un cubetto e scegliere di non svolgere l’azione) il turno finisce, vengono ripiazzati nuovi cubetti nelle aree e via dicendo.

Il gioco finisce quando il libro degli annali è pieno o quando sono piene le 5 fosse dietro la chiesa, alche si determina il vincitore sommando i punti calcolati in base al numero di propri famigliari negli annali, al numero di paesi stranieri visitati, al numero di vendie fatte al mercato e al valore in punti prestigio dei propri familiari ancora vivi in posizioni di prestigio (chiesa e consiglio cittadino… in entrambi i casi i punti vanno da 2 a 6 a seconda del livello raggiunto).
CONSIDERAZIONI
Comincio col dire che si tratta sì di un gestionale, ma con alcune interessanti particolarità. Al di là del fatto che le risorse qui sono le esperienze e i membri della famiglia, la gestione delle generazioni è a mia idea geniale e divertente, così come interessante la gestione delle azioni e dei cubetti.
Il gioco permette strategie molto dissimili e una grande varietà di scelte ma è risultato bilanciato… anche adottando strategie completamente diverse alla fine siamo finiti sempre tutti abbas tanza serrati (in una forbice di 10-12 punti) il che significa che è stata ben bilanciato il tutto e che non vi sono strategie vincenti a priori.
La durata del gioco è senza dubbio impegnativa ma senza esagerare, seppur non stando nei 60-90 promessi dalla scatola. Considerate indicativamente sui 35 minuti a giocatore ma certamente a forza di giocare i tempi si stringeranno.
Come tipologia di gioco si attesta ad un livello medio alto… non siamo ai livelli di complessità di un Le Havre o di un Eclipse tanto per capirci, ma certamente non è un gioco adattissimo ai principianti (per i quali punterei più ad uno stone age) data la mole di possibilità. Ha comunque l’indubbio vantaggio di avere un tema abbastanza carino e colorato, non un feel alla Sims che tipicamente attira ed incuriosisce anche chi è alle prime armi.
Come già detto la dipendenza della lingua è nulla, naturalmente con la sola eccezione del regolamento in inglese… potete comunque già trovarne online la traduzione in italiano delle regole (grazie alla solerzia di Andrea Prampolini ^__^) sulla Tana dei Goblin.

COSTO
Il gioco di listino è in vendita a 38 euro, ma potete trovarlo su Egyp.it a 33,90 euro… come detto sopra è un bel gioco ma per il costo che ha secondo me è un gioco da avere.

– Le immagini sono tratte da Boardgamegeek (foto di Tim Goose, Wolf Wittenstein e Christian Giove) dal manuale o dal sito della casa alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco e saranno rimosse su semplice richiesta. —

By Fabio (Pinco11) Posted in Village

Village – Anteprima

Scritto da Chrys
Questa volta vi propongo una anteprima stringata perchè le immagini disponibili sono poche ed è da poco uscito il manuale in inglese, ma il gioco mi sembra molto interessante e secondo me merita spenderci 2 parole.
Si tratta di un gestionale ad ambientazione medioevale, in cui ognuno prende il controllo di una famigliola e cerca di farla prosperare al meglio (con coltivazioni, commercio e varie altre attività). Questo farà sicuramente venire alla mente Agricola a molti di voi, ma le differenze sono molte e significative.

Anzitutto ci si occuperà della propria famiglia in un lungo periodo di tempo, il che non significa solo che nasceranno dei figli (e anche dei nipoti) ma soprattutto che i nostri omini di legno man mano invecchieranno e moriranno!! Potete infatti notare nel tabellone sotto anche un’apposita area cimiteriale in cui seppellire i nostri meeple (haha… fantastica!).
Vi riporto a seguire il tabellone di gioco… poichè è molto bello graficamente, ed interessante ai fini dell’anteprima potete cliccarvi sopra per vederne una versione a tutto schermo.
Clicca sulla mappa per vederla a tutto schermo!!
Proprio il fattore tempo sarà quindi determinante perchè i nostri omini non vivranno per sempre e i loro turni sono limitati. Molte azioni hanno infatti uno o più segnalini clessidra: compiere quelle azioni fa avanzare il segnalino della vita tel proprio colore e ad ogni giro completo uno dei membri anziani della famiglia muore. Altre cose possono accellerare la departita come per esempio i cubetti peste.
Inoltre mentre in agricola l’attenzione era concentrata sul proprio appezzamento di terreno, in questo gioco l’attenzione è più sulla vita dei membri della nostra famigliola che, come in una sorta di Sims da tavolo, potremo indirizzare verso l acarriera commerciale, religiosa o politica, o farne dei contadini o abili creatori di manufatti, o anche mandarli fuori dal villaggio a vedere il mondo.
COME SI GIOCA
All’inizio di ogni turno vengono messi dei cubetti colorati di vari colori in un sacchetto (in quantità differente a seconda del nuomero di giocatori) e ne vengono estratti e distribuiti un certo numero in ogni spazio azione del tabellone. Ogni volta che si svolge una azione si deve anche prendere un cubetto dallo spazio relativo, e finiti i cubetti non si può più usare l’azione. I cubetti rappresentano diverse caratteristiche (abilità manuale, persuasione, fede e culura) oppure la peste.
Durante il proprio turno si sceglie un membro della famiglia e si svolge una azione; le azioni disponibili sono le seguenti:
  • Produrre il grano: la produzione dipende da diversi fattori (attrezzi e animali) e ci permette di ottenere da 2 a 4 sacchi di grano.
  • Sposarsi: permette di allargare la famiglia creando nuovi membri… il gioco prevede la possibilità di veder nascere fino a 11 omini suddivisi tra 4 generazioni.
  • Artigianato: è possibile produrre merci nella zona “manifatturiera” del villaggio (gli edifici con lo stemma giallo).. ci sono 5 diverse attività di produzione che permettono di produrre vari tipi di merci: la cartiera (pergamena), l’addestratore di cavalli (cavalli/buoi), il mulino (trasforma il grano in denaro), il fabbro (forconi) e la fabbricazione artigianale di carrozze. Quasi tutte permettono di produrre sacrificando risorse oppure tempo vitale.
  • Commerciare: qui si può commerciare vendendo grano e soprattutto manufatti per punti vittoria e denaro… si tratta di una fase “collettiva” in cui tutti i giocatori si alternano a servire i clienti disponibili.
  • Viaggiare: non vorrete mica passare tutta la vita al villaggio, no? I vostri figli o nipoti più fortunati potranno vedere il mondo uscendo dal villaggio e visitando città e villaggi lontani (la parte in alto a destra del tabellone). Viaggiare costa tempo ed influenze (ed un cavallo o una carrozza aiutano) ma permette di guadagnare anche molti punti prestigio…
  • Consiglio cittadino: anche entrare in politica è una possibilità… il consiglio cittadino è diviso in 4 livelli via via più prestigiosi: spendere un azione permette di far entrare qualcuno al primo livello, far salire qualcuno già nel consiglio di un livello o usare la sua influenza per ottenere dei benefici che dipendono dal suo livello attuale.
  • Chiesa: permette di porre un omino nel sacchetto nero (un sacchetto che comprende vari monaci neutri) dal quale a fine turno verranno estratti 4 omini. Eventuali omini colorati verranno posti nelle vetrate della chiesa (a rappresentare il fatto che la chiesa li reputa pii) e potranno anche salire di posizione col tempo.
  • Pozzo: pagando tre cubetti dello stesso colore si può svolgere una azione a scelta tra quelle sopra.
Man mano che si gioca alcuni membri della famiglia moriranno e andranno ad essere immortalati nelle cronache cittadine (il libro in basso a destra) nel settore con lo scudo del colore corrispondente all’ultima attività svolta. 
Qualora questa sezione fosse piena finiranno in una tomba anonima (in basso a destra). Il gioco prosegue finchè non sono piene le cronache cittadine o finchè non si riempie l’ultima tomba anonima, al che si calcola quale famiglia ha ottenuto più punti prestigio.
CONSIDERAZIONI
Il gioco mi sembra molto interessante e la sua dinamica alla Sims in cui si portano avanti più generazioni mi intriga parecchio. E’ al momento ai primi posti tra i miei interessi e cercherò sicuramente di ottenerne una copia ad Essen.
— Le immagini sono tratte dal manuale o dal sito della casa alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco e saranno rimosse su semplice richiesta. —
By Fabio (Pinco11) Posted in Village