Recensione: The Island

scritta da Bernapapà

Uno dei pacchetti portati via da Essen, come regalo ai miei figli, è stato proprio questo titolo: The Island, anche noto come Survive: Escape from Atlantis, gioco da 2 a 4 giocatori, edito dalla Asmodee, e distribuito dalla Asterion Press per l’Italia, ma completamente indipendente dalla lingua.

Si tratta in effetti di una riedizione di un gioco che ha visto, nel corso degli anni, più edizioni. Una carrellata delle varie edizioni che si sono susseguite la si può trovare in questo articolo. Perché allora scrivere una nuova recensione? Beh, perché voglio condividere con voi la mia esperienza ludica, soprattutto avvalendomi delle reazioni suscitate nei bambini con cui ho giocato (6, 8 e 10 anni). Un gioco per bimbi quindi? No, diciamo piuttosto un gioco per tutti, dove la possibilità di farsi delle carognate la fa da padrone, ma l’equilibrio del gioco, che contiene comunque una buona dose di alea, porta ad un meccanismo del tipo… oggi a me, domani a te. Vi interessa impersonare gli avventurieri che stanno esplorando l’isola di Atlantide, ma che devono scappare perché sta per affondare? Allora seguitemi…

L’isola sta per affondare.. si salvi chi può!

Il gioco si basa su una meccanica piuttosto semplice:   l’isola è rappresentata da tessere esagonali di tre tipi: spiaggia, foresta e roccia (il retro delle tessere rappresentano azioni di gioco): su ogni tessera a inizio gioco ognuno pone i propri meeple, che nascondono (ciascuno) un valore di “importanza”.
L’isola sta per affondare: compito di ogni giocatore è portare in salvo, sulla terraferma posta agli angoli del tabellone, usando la barca o a nuoto, i propri omini, disponendo dei tre spostamenti che ognuno ha a disposizione al proprio turno, che permettono di saltellare da una tessera ad un’altra, saltare su una barca, fare avanzare la barca oppure nuotare nel mare aperto (è anche possibile, volendo, saltare giù da una barca o salirci sopra dal mare).
Ad ogni turno si possono usare le azioni delle tessere accumulate precedentemente, poi si fanno le tre mosse, ed in seguito si fa affondare un pezzetto di isola, girando segretamente una delle tessere (a partire dalle spiagge, poi le foreste ed infine le rocce).

La tessera girata può nascondere un‘azione da compiere immediatamente (tipo fare comparire uno squalo, una balena oppure una barca, oppure un vortice marino che spazza via tutto ciò che si trova in mare nelle proprie vicinanze), oppure un’azione segreta che il giocatore di turno potrà  utilizzare in seguito (tipo usare un delfino per spostarsi rapidamente a nuoto, o spostare a piacimento i mostri del gioco, o addirittura, novello Tarzan, uccidere lo squalo che ti sta attaccando).
L’ultima azione del turno è il lancio del dado che prevede lo spostamento di un mostro (che distrugge barche e mangia uomini), di una balena (che rovescia le barche e lascia gli omini in ammollo) o di uno squalo (che si mangia i nuotatori, ma non può nulla sulle imbarcazioni). Quando viene girata la tessera di roccia che nasconde il vulcano, il gioco termina, e gli omini che non hanno raggiunto la terraferma negli angoli del tabellone sono perduti. La somma dei valori degli uomini salvati determina il vincitore.

L’ambientazione e le impressioni

La qualità dei materiali è molto buona, partendo dalle tessere che hanno differente spessore, allo scopo di ottenere un effetto quasi tridimensionale dell’isola, molto bello da vedere e molto coinvolgente, anche per i più piccoli.
I mostri come le barche sono in legno, mentre i meeples, forse per evitare deformazioni o segni che possano rivelarne il valore nascosto, sono in plastica. Lo spazio di gioco è molto chiaro, di dimensioni adeguate allo scopo, e funzionali per giocare da subito e bello da vedere. I più piccoli si sono rivelati entusiasti, utilizzando lo scenario ed i pezzi anche per giocare ai loro giochi di fantasia… Insomma riciclabile anche da questo punto di vista.

Ho fatto, come dicevo, alcune partite con i bambini e devo dire che lo hanno apprezzato molto, arrivando a richiedere di giocarlo più volte anche consecutivamente. Giocare con i più piccoli significa rinunciare un po’ all’aspetto più strategico del gioco, ossia gestire la preferenza nel salvare alcuni omini piuttosto che altri, e quindi, alla fine, il risultato si è dimostrato un pelino più casuale, ma è bello anche vedere come questo abbia appassionato i bambini, che appunto, a colpi di squalo o di balena, si sono entusiasmati nel fare piccole cattiverie agli avversari (il papà era ovviamente il più preso di mira), istituendo talvolta alleanze di breve o lunga durata per fare lo sgambetto a questo o quello.. e le risate quando arrivava il mostro a inghiottire la barca con gli omini dentro…

Insomma, un vero gioco per famiglie, dove l’ambientazione è coinvolgente, la componentistica è ben fatta, le regole sono semplici, è possibile giocare a quasi tutte le età (dalla scuola in su) e ci si diverte parecchio nel vedere applicate le piccole cattiverie previste dal gioco.

Ma, giocando con persone più strategiche, il gioco porta a rivelare di se (mantenendo comunque una forte componente aleatoria) la possibilità di applicare differenti strategie (occupare tutta una barca e gestirsela, oppure infestare le barche altrui con i propri omini per creare delle alleanze forzate?) a seconda della posizione e della situazione di gioco.
A mio avviso, gioco consigliato, magari da fare trovare sotto l’albero di Natale al posto di qualche diavoleria elettronica o dei giochi pubblicizzati fino alla nausea durante i programmi per bambini (che, per esperienza, raramente godono di grande longevità dopo l’iniziale entusiasmo per aver ottenuto proprio quello che… la pubblicità martellante ti ha fatto desiderare, ma questo è un altro discorso…).

Il gioco è come sempre acquistabile su egyp.it al prezzo di 39,89

– Le immagini sono in parte tratte dal sito della casa produttrice (Stronghold/Asterion), alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco e saranno rimosse su semplice richiesta. —

Anteprima – The Island

Anteprima di Nero79


Pubblicato originariamente nel 1982 da Parker Brothers con il titolo di Survive!, questo gioco di Julian Courtland-Smith, uno dei miei preferiti da sempre lo dico subito, ha subito negli anni più cambi di look di Batman o Madonna pur restando essenzialmente lo stesso. In questa recensione cercherò di fare una carrellata delle sue trasformazioni cercando di dare un’idea del funzionamento del gioco paragonando anche materiali, regole e appeal delle varie versioni.

Essenzialmente ad oggi esistono cinque versioni di questo gioco:

1982 – SURVIVE! (Parker Brothers)
1986 – ESCAPE FROM ATLANTIS (Waddington)
1996 – ESCAPE FROM ATLANTIS (Hasbro)
2010 – SURVIVE! ESCAPE FROM ATLANTIS (Stronghold Games)
2012 – THE ISLAND (Asmodee)
Il tema del gioco in trent’anni resta pressoché inalterato. I giocatori guidano la loro tribù di meeple (omini si diceva una volta) cercando di farli sopravvivere alla catastrofe che vedrà sprofondare l’isola (o Atlantide come preferite) a poco a poco durante la partita. I giocatori sposteranno i propri omini facendoli muovere a nuoto, con l’ausilio di barche o grazie all’aiuto di *delfini, il tutto cercando di sfuggire a pericolose creature marine come squali, balene, mostri marini, *piovre e *calamari giganti (*a seconda delle versioni) con l’intento di raggiungere la terraferma ai lati della plancia di gioco prima dell’arrivo dell’eruzione vulcanica che spazzerà via tutti quelli che non saranno riusciti a raggiungere in tempo la salvezza.
I COMPONENTI
Nella versione Parker Brothers abbiamo una mappa marina esagonata (con delle zone di terraferma ai bordi), sulla quale andremo a posizionare degli esagoni terreno che rappresentano visivamente con differenti colori e texture, la spiaggia, la foresta e la montagna. Sul retro delle tessere del testo indica ciò che succede alla rimozione di quella tessera (solitamente qualco di brutto per i poveri omini). Sempre in cartoncino abbiamo le barche, mentre in legno ci sono vari segnalini che rappresentano omini nei vari colori dei giocatori e le sagome di balene, squali e mostri marini. Completano la dotazione dei dadi speciali a 6 facce.
 La versione Waddington (venduta in UK) sostituisce cartone e legno considerati obsoleti per l’epoca, con la innovativa (per l’epoca) plastica, inserendo tessere esagonate in plastica dura a rappresentare spiagge, foreste e montagne non solo grazie a colori diversi, ma anche con diverse altezze, in modo da dare un antisignano effetto 3D tanto di moda oggi. Sono in plastica anche gli omini, le barche e le creature marine (in questo caso plasticosi delfini, squali, mostri marini e piovre). In questa versione i dadi sono stati sostituiti da uno spinner, altra tipica gimmick anni 80, da far girare all’occorrenza per muovere le creature marine in gioco.
La versione Hasbro è un rebranding della Waddington con qualche piccola revisione alle regole e nuovi pezzi in plastica sempre con effetto tridimensionale.
La versione Stronghold Games del 2010 cerca di unire tutti gli aspetti positivi di tutte le versioni precedenti, tornando a legno e cartone per pedine e tessere, ma riuscendo a mantenere l’elemento della tridimensionalità con tessere in cartone di diversi spessori per spiaggia, foresta e montagna. Le creature marine presenti nel gioco sono squali (la sagoma di una pinna), balene (la sagoma di una balena) e mostri marini (la sagoma della testa del serpente marino). Sotto ogni omino deve essere applicato un adesivo con un numero da 1 a 6.
I testi sulle tessere sono stati sostituiti da icone facilmente memorizzabili e indipendenti dalla lingua. Resta del semplice testo (in inglese) sulla plancia di gioco a indicare come muovono le creature marine per la variante con dado rosso che indica solo le creature e non di quanto muovono. nella ristampa sono stati inseriti anche 2 dadi blu per giocare alla  versione originale (un dado indica la creatura e l’altro di quanto muove)
La Stronghold games ha reso disponibili anche l’espansione Giant Squids (5 pedine bianche di vago richiamo cthulhiano) con le regole per usare questa creatura marina extra in grado di afferrare omini apparentemente al sicuro sulle barche o sulla costa e l’espansione per 5-6 giocatori che consta in alcune nuove tessere terreno, e un intero set di omini per tutti e 6 giocatori con un incavo sul fondo per inserire l’adesivo (questo è stato fatto credo per migliorare la leggibilità dei numeri (sono tutti neri su sfondo bianco per migliorare la leggibilità su colori come il blu o il verde che davano problemi).
Infine abbiamo la versione Asmodee del 2012 (in uscita a maggio). Da quanto mi è stato detto da un loro rappresentante, le regole non si discostano dalla versione Stronghold, la Asmodee si è limitata a revisionare le icone per renderle più chiare eliminando inoltre del tutto il poco testo presente nella versione precedente.
Per quanto riguarda i componenti invece, barche e creature marine restano in legno mentre per gli omini è stata scelta la plastica (a quanto pare per evitare eventuali segni o marchi che potrebbero formarsi sugli stessi dando involontariamente ai giocatori degli indizi sul loro valore).
Nota: nella foto una versione maxi-formato per la fiera di Norimberga.
IL GIOCO
Prima di iniziare a giocare si predispongono casualmente le tessere terreno in cerchi concentrici di spiaggia, foresta e montagne. Ogni giocatore riceve 10 omini di un colore a scelta, le barche e i serpenti marini si dispongono nella posizione di partenza, le altre creature vanno messe da parte e entreranno in gioco solo successivamente. Quindi abbiamo la fase di posizionamento omini. Ogni giocatore potrà guardare il numero sotto ogni suo omino solo in questa fase e decidere dove disporli sull’isola. Appena il gioco a inizio non sarà più possibile guardare quanto vale un proprio omino, è quindi richiesta un minimo di capacità mnemonica.

Dopo il posizionamento, al proprio turno si avranno a disposizione tre movimenti. Questi potranno essere combinati in qualsiasi modo tra i propri omini (ad esempio un omino può muovere di 2 sull’isola e un altro di 1, oppure un singolo omino muove di 3), tenendo presente però che in acqua ogni omino (nuotatore) potrà muovere solo di una casella per volta, la barca invece può trasportare fino a 3 omini di qualsiasi colore e non avrà questa limitazione. Più nuotatori possono occupare la stessa casella, ma condivideranno anche lo stesso fato, in caso arrivi un predatore indesiderato. Dopo il movimento dei propri omni si dovrà eliminare dal gioco una tessera terreno a simulare l’affondamento. Proprio per questa simulazione andremo a rimuovere prima tutti i terreni più bassi (spiagge), poi via via quelli più alti (foreste e montagne). Una volta rimossa si scoprirà l’effetto della tessera indicato sul retro da delle icone.

Ci sono tessere ad effetto immediato (ad esempio potrebbe arrivare immediatamente una creatura marina nello spazio di mare appena creato ed eliminare eventuali malcapitati in quello spazio), oppure tessere che possono essere tenute in mano e giocate successivamente (ad esempio per spostare una creatura marina presente sulla plancia su una qualsiasi casella a scelta). Dopo la rimozione dal gioco di una tessera si tira il dado o i dadi (a seconda della versione giocata) e si sposterà la creatura indicata (se presente sulla plancia) come indicato. Se non ci sono creature di quel tipo sulla plancia non si sposterà nulla. Lo scopo del gioco è quello di arrivare sani e salvi sulle isole ai bordi della plancia. I pericoli che potremo incontrare in mare sono gli squali (se si spostano su una casella occupata da uno o più nuotatori li mangiano eliminandoli dal gioco), le balene (se si spostano su una casella occupata da una barca la distruggono trasformando ogni occupante in nuotatore ma senza mangiarseli) e i mostri marini in grado sia di distruggere le barche che di mangiare i poveri omini. In una variante del gioco abbiamo anche i delfini che sono in grado di trasportare un singolo nuotatore sul dorso.

Quando viene estratta tra le tessere montagna, la tessera vulcano, il gioco termina e tutti gli omini non ancora salpati sulla terraferma sono eliminati. Alla fine del gioco si conteranno i punti dati dalla somma dei valori dei singoli omini del proprio colore che si è riusciti a trarre in salvo. Vince chi fa più punti (non necessariamente chi ha salvato più omini).    

IMPRESSIONI

Survive!/Escape from Atlantis/The Island è essenzialmente un gioco per famiglie e va considerato come tale, sicuramente regge bene gli anni che ha (rispetto a molti altri titoli che non se la cavano altrettanto bene).
La componente aleatoria data dai dadi e dall’estrazione casuale delle tessere è sicuramente alta, ma dato che gli eventi sulle tessere sono quasi sempre negativi per eventuali omini in quella casella c’è poco da lamentarsi per l’avverso destino che si abbatterà su tutti in egual misura. Ciò che rende piacevole il gioco è l’aspetto alla “beccati questo” del titolo. Il piacere di cooperare con un avversario per portare in salvo i propri omini su una barca per poi un attimo dopo sguinzagliargli contro qualche creatura marina per eliminare i suoi inermi nuotatori è impagabile. Il gioco se vogliamo ha anche una qualche componente deduttiva data dalla sfida di riuscire ad individuare gli omini avversari di più alto valore in base alle mosse che questi sceglierà di fare.
Il gioco è per 2-4 giocatori, espandibile fino a 6 con l’espansione (che vi consiglio se avete un gruppo di amici numeroso) e ha un target 8+ decisamente family oriented. Per quanto riguarda quale versione scegliere, la scelta si restringe a due tra la versione Stronghold e quella Asmodee in arrivo a breve. (a meno che non siate dei collezionisti di giochi vintage come magocharlie che di sicuro preferisce la versione plasticosa in 3D).
Secondo me si tratta  principalmente di gusto personale puramente estetico, in quanto mi è stato confermato che il gioco è sostanzialmente lo stesso. Se non sopportate gli omini in plastica andate sul sicuro con la versione Stronghold già in commercio. Trovate il titolo su egyp.it a 43,26 euro. Sono disponibili anche entrambe le espansioni uscite (Giant Squid ed espansione per 5-6 giocatori).      
Se invece dalle poche foto in circolazione la versione Asmodee vi attira di più, dovrete aspettare l’uscita a maggio.

— Le immagini sono tratte da wikipedia, milanspiele, weltensicht.de e boardgamegeek (ravenint, Toynan) (tutti i diritti sul gioco restano alle rispettive case editrici). Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco e saranno rimosse su semplice richiesta. —