San Francisco Cable Car – Preview

In un periodo nel quale la redazione di una preview richiede la lettura di manuali, pur in genere ben scritti, ma piuttosto consistenti (mi viene in mente quello di Dungeon Lord, di 24 pagine, che ho appena iniziato e considero quasi un piccolo libro …) o almeno ‘densi’ (se non altro perchè devo capire le regole senza avere davanti il gioco … e non è un handicap piccolo), una vera e propria boccata d’aria fresca è rappresentata dal gioco che andiamo ad esaminare insieme oggi, ossia San Francisco Cable Car (ossia il ‘Tram di S. Francisco’) della Queen Games, di Dirk Henn, visto che il suo manuale consta di ben 2 pagine, più una terza per l’espansione, già inserita nel gioco.

Premesso che la casa produttrice, in modo encomiabile, ha di recente ristrutturato interamente il suo sito, cosicchè ora su di esso è possibile trovare regole dei loro giochi, in multi lingua, compreso l’italiano, nonchè filmati pubblicitari ed in alcuni casi anche presentazione delle regole (qui però di solito solo in tedesco o inglese), rinvio, come sempre, al manuale, per chi volesse vedere in dettaglio il tutto.

Ok, venendo al gioco, si tratta, in sostanza, di una riedizione, con grafica e materiali migliorati, del vecchio Metro, che molti di voi avranno già sentito nominare. Si tratta di un gioco di piazzamento tessere quadrate, dove le stesse raffigurano tortuose linee ferroviarie, che sono collocate all’interno di una griglia dalle dimensioni di 8×8. Ai bordi della griglia trovate, secondo uno schema prefissato, carrozze dei colori dei vari giocatori e lo scopo del gioco è, piazzando le tessere, di costruire delle linee ferroviarie che congiungano le carrozze (punti di partenza) con un deposito (ve ne è uno a fianco di ogni carrozza) o con la ‘power station‘ (centrale elettrica) che si trova al centro del tabellone.

All’inizio della partita (aperta da 2 a 6 giocatori) ognuno sceglie un colore e si procede a collocare nelle posizioni indicate dallo schema presente nelle regole i vagoni dei colori prescelti sulla griglia. Ognuno riceve poi una tessera. Al suo turno ogni giocatore piazza la tessera che ha in mano (e ne pesca un’altra), oppure decide di tenerla e pesca una nuova tessera, che dovrà piazzare: ci sono alcune regolette da rispettare, piuttosto intuitive (le tessere hanno anche un ‘verso’ – orientamento di piazzamento, ma si può concordare anche di non rispettarlo) e nel collocarle i giocatori potranno cercare di prolungare la propria linea oppure di ostacolare l’avversario, facendo si che una o più delle sue linee si avviino ad una prematura conclusione. Ogni volta che una linea, che parte dal vagone colorato, arriva al deposito, il proprietario del vagone di partenza prende un numero di punti pari alle tessere attraversate (quelle dove si passa due volte contano doppio), mentre se la linea arriva alla power station il punteggio è raddoppiato. Tutto qua. Semplice e lineare. (nell’immagine a fianco il verde ottiene 10 punti, il giallo 3 e l’arancio 2).

Per chi volesse provare il meccanismo del gioco segnalo che tale ‘chisposeti‘ ha inserito su BGG una versione gratuita per PC di Metro, utile per fare pratica.

Il gioco, come segnalato, non è nuovo, ma la grafica è stata completamente rivista, (nell’immagine sotto un particolare del vecchio Metro) con gli standard qualitativi odierni. A livello di impressioni devo dire che si tratta di un gioco facile, ma non banalissimo, in quanto, come detto, c’è sempre la scelta tra il giocare per fare punti o per impedire che l’avversario li faccia. Il controllo sulla situazione però diminuisce con il numero dei giocatori ed anche il seguire bene, nel labirinto delle linee, le proprie, non è sempre immediato (al computer le linee vengono evidenziate nel loro colore, qui no ..).
E’ quindi un titolo carino, che può piacere, senza troppe pretese. Può essere un gateway game, ossia da presentare a chi sia completamente digiuno del mondo dei boardgame.

Nella scatola di S. Francisco Cable Car è poi inserito il materiale per una espansione del gioco, ossia ‘le società’. Fermi restando gli altri meccanismi e regole qui cambia come si attribuiscono i punti. Per ogni colore infatti esistono ora 4 certificati azionari, rispettivamente pari al 40%, al 30%, al 20% ed al 10% del valore. All’inizio della partita ogni giocatore riceve una tessera da 40, una da 30, una da 20 ed una da 10, di colori casuali: al proprio turno, invece di giocare la tessera, il giocatore può scegliere di scambiare uno dei propri certificati con un’altro di pari valore, pescandolo a caso o prendendo quello visibile sul tavolo(uno solo). Quello scambiato è posto in fondo a quel mazzo. Nel corso della partita le compagnie ricevono punti corrispondenti alle tratte completate. Il punteggio dei giocatori qui è attribuito alla fine della partita secondo il seguente meccanismo: si considera l’ordine di punteggio nel quale sono arrivate le otto compagnie e si attribuiscono alla prima 8 punti, alla seconda 7 e così via. I giocatori quindi moltiplicano quel punteggio per le quote azionarie in loro possesso (es. ho il 40% della prima arrivata, allora farò 32 punti ossia 4×8 ed il 30% della terza, che mi dà 18 punti, il 20% della settima, pari a 4 punti ed il 10% dell’ottava, ossia un punto — totale 55 punti).
L’idea della ‘espansione’ sembra carina, perchè tende a rendere più ‘sottile’ il discorso dell’ostacolare gli avversari e può donare vivacità ad un meccanismo di base un pò datato e claustrofobico.

— Le immagini sono tratte dal regolamento, da BGG (postate da Łukasz Rygało ) o dal sito della casa produttrice (Queen Games), alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. —