Preview – Pergamon

Novelli Indiana Jones entrano in competizione tra loro (lottando però, assai meno avventurosamente, per i contributi forniti dalle autorità museali e non per la salvezza dell’umanità), cercando di ricostruire le più prestigiose collezioni di reperti da esibire nel Museo di Berlino del tardo XIX secolo in Pergamon, nuovo titolo per 2 – 4 giocatori (45 minuti di tempo medio a partita stimato) proposto dalla Eggert e frutto della fantasia della coppia Dorra – zur Linde.
I meccanismi che caratterizzano il gioco sono quelli della collezione set e del push your luck (ossia dell’azzardo), il tutto nel contesto di un prodotto adatto per il pubblico familiare e dalle regole pittosto semplici.
I materiali
Il tabellone è qui diviso in quattro sezioni, una delle quali ospita le 60 tessere, ciascuna delle quali raffigura due pezzi di altrettanti reperti nonchè un secolo di provenienza degli stessi, che saranno messe a disposizione dei giocatori, 5 per turno, nel corso dei 12 turni di gioco. La seconda area, ovvero una griglia 4×5 ospita invece le tessere stesse che vengono messe a disposizione per lo scavo, la terza raffigura le sale del Museo di Berlino che ospiteranno le collezioni di reperti e la quarta accoglierà i segnalini dei giocatori nell’ambito della procedura di ‘offerta’ che avrà luogo all’inizio di ogni turno. 
Immagine promozionale d’insieme dei componenti
Ogni giocatore riceve quindi un trippolo del proprio colore, alcune monete (ve ne è un set), e sei segnalini, utili ad indentificare le tre collezioni (due per ciascuna) che si potranno avere in esposizione. Completano i componenti un mazzo di carte ‘fondi’ per la ricerca, un set di tessere biglietto (punti vittoria), un trippolo nero per il gioco a due e 4 carte riepilogative.
Le regole
Vado come d’uso veloce e rinvio al manuale, in inglese, messo online sul sito della casa per chi volesse approfondire. In sintesi in ogni turno sono prelevate cinque tessere e poste nella griglia degli scavi, ordinate per data (il più recente nel primo livello, il più antico nel quinto), quindi i giocatori, a turno, decidono in quale casella della scala della ‘ricerca’ porsi: ad ognuna corrisponde un certo ammontare di finanziamenti che si ricevono ed una profondità alla quale si può scavare. 
Qui è richiesto calcolare il rischio che si vuole prendere, scegliendo se accontentarsi di pochi soldi e scavare poco in profondità (con reperti di minor valore), ma avere diritto a scegliere per primi, oppure puntare a fondi maggiori, che potrebbero però essere o meno disponibili,a seconda delle carte ‘fondi’ che saranno pescate. Di seguito, stabilito l’ordine di gioco, ognuno andrà a prelevare dalla griglia scavo le tessere del livello prescelto, pagando il costo relativo (crescente a seconda della profondità).
I vari pezzi raccolti possono poi essere uniti, se combacianti, formando una ‘collezione’ della grandezza desiderata, di valore corrispondente alla somma dei valori dei singoli pezzi ed essa può essere esposta nel museo. 
Soldi possono essere spesi per aumentare il valore della collezione (per ‘pulirla’ e restaurarla), così come ne sono richiesti per poter tenere da parte pezzi oltre ai tre concessi di base tra un turno e l’altro. Ogni volta che qualcuno deposita una collezione, quelle di valore inferiore esposte sono progressivamente spostate in sale meno frequentate del museo.
In turni prefissati ha luogo una attribuzione di punti, riconoscendo ai giocatori un tot di punti per ogni collezione esposta al museo, crescente con il valore dei reperti ed in vari frangenti, così come a fine gioco, sono attribuiti dei bonus. Vince chi alla fine, come d’uso, ha più soldi ..
Impressioni
Pergamon si propone come un gioco semplice, adatto al grande pubblico, che verte giusto su due meccanismi base, intorno ai quali sono state poi ideate varie piccole aggiunte idonee ad attribuirgli uno pò di spessore addizionale, giusto per poter intrigare anche giocatori più esperti. In radice l’esperienza di gioco è tutta nella ‘asta’ iniziale, che poi non è un’asta vera e propria, ma ci assomiglia, visto che si può scegliere tra l’avere denari sicuri ed una priorità negli scavi (che saranno però limitati a reperti di minor pregio) oppure il rischiare di non avere nulla (o di prendere i ricchi ‘resti’ se va bene) e poter prelevare i reperti più antichi. A margine c’è poi la raccolta delle tessere, ma mettere insieme due pezzi uguali non sembra poi essere così complicato, per cui utili si rivelano le regolette aggiunte, come quella che impone di pagare somme per non esporre subito le collezioni complete, utile a diluire nel corso del gioco la presentazione di ‘serie’ nel museo. 
Ancora interessante è poi il fatto che mano a mano che gli avversari presentano nuove raccolte di reperti i propri di minor valore calano di interesse per il pubblico (e rendono meno punti), perchè in questo modo è stimolata un pò anche l’interattività. Per il gioco a due, che risulterebbe altrimenti necessariamente meno interessante, visto il meccanismo di base simil – asta, sono rpeviste regole speciali, comparendo una sorta di ‘morto’ che contribuisce a rendere meno matematici i calcoli
In definitiva il gioco risulta interessante e ragionevolmente adatto al divertimento familiare. Le regole sono facili e le meccaniche di gioco essenziali, per quanto vi sia la possibilità di elaborare piccole strategie anche per i più esperti. Resta comunque un titolo leggero, con una adesione al tema di fondo non troppo accentuata, che può attrarre l’interesse, così come passare via senza troppo clamore. Il prezzo comunque stimola a tenerlo in considerazione, visto che per ora i siti online lo propongono intorno ai 20 euro. I materiali, salvo il manuale, appaiono essere tutti indipendenti dalla lingua.
— Le immagini sono tratte dal manuale, da BGG () o dal sito della casa (Eggart Spiele), alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco e saranno rimosse su semplice richiesta. —
   

News in breve – Pergamon

Stefan Dorra è un designer di giochi da tavolo tedesco che ha pubblicato, nel corso degli ultimi quattro lustri, parecchi titoli, cogliendo in alcuni casi dei buoni successi, anche senza aver mai pescato l’asso vincente, con un titolo veramente best seller. Tra le sue ideazione compaiono comunque giochi piuttosto noti come i recenti Schweinebande e Ranking della HiG, El Paso, Salamanca ed Yucata.
E’ ora annunziato, sotto le insegne della Eggertspiele, un nuovo titolo, ossia Pergamon,  da lui realizzato in team con Ralf Zur Linde, il quale mette i giocatori nei panni di altrettanti archeologi , alla fine del XIX seconolo, intenti a ricercare reperti negli scavi dell’antica omonima città, sita in Asia Minore. Le dinamiche di gioco, in linea con i recenti titoli dell’autore prima menzionato, dovrebbero essere non troppo complesse, ma con elementi gestionali e meccaniche di asta.
Il tabellone dovrebbe essere diviso quindi in diverse aree: in una prima si raccolgono fondi, ottenendone in maggiore quantità chi si sofferma per più tempo, mentre chi andrà via prima, più povero, potrà però iniziare a scavare in anticipo sugli altri; un’altra area ospita poi la zona delle ricerche, con tessere raffiguranti reperti e scavi che tanto più profondi sono, quanto più costano (ma danno anche più probabilità di trovare reperti preziosi) ; una terza sezione ospita poi il ‘calendario’ di gioco, con 12 mesi – turno, nel corso dei quali sempre nuovi reperti sono resi disponibili per la loro ‘scoperta’ ; la quarta sezione infine ospita una stanza del Museo di Berlino destinata appunto a ricevere i reperti, che i giocatori avranno ricostruito, mettendone insieme i pezzi: per visitarli accorreranno frotte di persone, le quali garantiranno agli espositori i ricercati guadagni !
Il tabellone, con le varie aree descritte nell’articolo.
Direi che per un flash di anteprima avete avuto abbastanza notizie, per cui rinvio al sito dell’autore (in tedesco), dal quale sono tratte le immagini a corredo dell’articolo (diritti spettanti alla casa editrice) chi volesse approfondire sulle sua altre creazioni.
By Fabio (Pinco11) Posted in Pergamon