[riscopriamoli] Recensione – Parade

Nuova scatola per un piccolo gioiellino…
[Riscopriamoli] Parade di Nero79
Approfitto di nuovo di una riedizione da parte della Z-Man Games, per parlarvi di un “vecchio” titolo (del 2007) che mi sta molto a cuore… il gioco di carte che davvero mi sarebbe piaciuto inventare e che più di tutti merita di essere portato sempre appresso per ogni evenienza.
Il gioco è Parade di Naoki Homma, designer giapponese che ha coltivato la sua passione per il game design durante una lunga degenza in ospedale.
Alla faccia dei teorici del gamedesign e degli editori che vedono nel pesca e gioca l’antitesi del boardgame in senso moderno, questo è proprio un gioco di carte del tipo pesca e gioca (o meglio gioca e pesca). L’ambientazione è posticcia e appiccicata sopra come un adesivo storto tuttavia farò lo sforzo di raccontarvela… dimenticatela al più presto.

Siamo nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll (il mondo di Alice, tanto caro ai designer e agli editori da quando sono scaduti i diritti d’autore per il suo utilizzo), gli abitanti hanno organizzato una parata e si sono travestiti da vari personaggi del libro. Man mano che la parata si allunga, alcuni se ne vanno offesi per avere avuto soffiata la loro idea per il costume, altri perché han litigato… ok ci ho provato, apprezzate lo sforzo almeno.
Le carte della nuova edizione…
Nella scatola
Nella scatola trovate 66 carte e le istruzioni. Le carte sono suddivise in 6 colori/personaggi (ogni personaggio è legato ad un colore per la gioia dei daltonici) e ogni colore/personaggio è un set di 11 carte che va da 0 a 10. La vecchia versione è al momento introvabile, ma aveva un artwork che ricordava molto i disegni di John Tenniel della prima edizione del libro. Per questa nuova edizione invece, cambiano le illustrazioni delle carte (ora ad opera di Chris Quilliams, artista che ha curato Merchants and Marauders) che diventano molto più fumettose e disneyane (esempio lampante il gatto del cheshire/stregatto a strisce fucsia e viola). La nuova versione comprenderà anche un blocco segnapunti e dei sottobicchieri, gadget che Z-Man Games sta includendo nelle scatole della sua nuova collana di giochi di carte (che comprende per ora solo una riedizione di Black Spy del 1981). Capisco l’idea che uno possa sorseggiare qualcosa mentre sta giocando, ma addirittura i sottobicchieri a tema mi sembra un po’ una cosa forzata…).


Nota dolente il prezzo che per includere cose completamente superflue e inutili, quasi raddoppia…

(dovrebbe costare sui 18-20 dollari)… ma buona notizia per i feticisti delle carte… saranno telate!
Partita in corso (vecchia edizione)
Il gioco
Il gioco è da 2 a 6 giocatori e dura all’incirca una trentina di minuti. Ogni giocatore riceve 5 carte e in mezzo al tavolo si predispone una fila di 6 carte (la parata). Al proprio turno il giocatore gioca una carta dalla mano aggiungendola in fondo alla parata (all’estrema destra). In base al numero sulla carta conta a partire dalla carta alla sinistra di quella appena giocata quel numero di carte (se gioca un 4 conterà 4 carte a partire da quella a sinistra dell’ultima). Tutte le carte contate in questo modo sono “sicure”. Se non ci sono altre carte a sinistra di quelle contate, il giocatore non prende carte, pesca una carta dal mazzo e finisce il suo turno. Se dopo aver contato le carte “sicure”, ci sono ancora carte a sinistra nella fila, si verifica se il giocatore dovrà prendere o meno una o più carte.
Il giocatore prende tutte le carte “non sicure” che soddisfino uno di questi requisiti.
A) Il colore/personaggio di una o più carte “non sicure” è lo stesso della carta appena giocata
B) Il valore di una o più carte “non sicure” è lo stesso o inferiore a quello della carta appena giocata
Eventuali carte prese in questo modo vanno messe davanti a se in colonne suddivise per colore/personaggio.
Si continuano i turni giocando carte, prendendo eventualmente carte dalla fila e pescando dal mazzo. La partita può finire se finisce il mazzo o se un giocatore prende almeno una carta per ogni colore/personaggio.
In ogni caso a quel punto si gioca un ultimo turno senza pescare. Delle 4 carte rimaste in mano sarà possibile scartarne 2, mentre si dovranno aggiungere le altre 2 alle proprie carte prese.
Ciò che rende il gioco “interessante” per le scelte che implica è il sistema di assegnazione del punteggio.
Ogni carta vale un punto negativo se il giocatore a fine partita possiede la maggioranza di carte di quel colore/personaggio. Se un giocatore non ha la maggioranza di un dato colore riceverà per ogni carta di quel colore tanti punti negativi quanto è il valore su ogni carta. Quindi se inizialmente tutti tendono ad evitare di prendere carte, inevitabilmente ad un certo punto si dovrà decidere di puntare su uno o più colori, lasciando magari le carte alte di quel colore nella fila, sperando che qualcun altro finisca col prenderle. L’ultimo turno poi diventa fondamentale in quanto le carte rimaste in mano (e quelle scartate) possono fare la differenza per le maggioranze, trasformando questo semplice giochino di carte in una guerra psicologica del tipo (lo so che i gatti rimasti li hai tutti tu in mano).
Scatola (vecchia edizione)
Impressioni
Il gioco si spiega veramente in un attimo e ha quell’immediatezza e quella giocabilità tipiche dei giochi di carte che puoi proporre davvero a tutti… non vorrei sbilanciarmi ma penso che potrebbe tranquillamente mandare in pensione UNO (il classico gioco di carte che tutti ti chiedono se hai). Nel mio gruppo di gioco ognuno ha almeno una copia della vecchia edizione e non intendono cederla perché è un gioco che bene o male nelle nostre serate facciamo sempre. Per questo (nonostante il prezzo) io aspetto con ansia l’uscita di questa nuova edizione prevista per agosto/settembre. Se qualche editore italiano ci sta leggendo… cosa aspettate a pubblicarlo in Italia?… e al diavolo i sottobicchieri!

— Le immagini sono tratte dal manuale, da BGG o dal sito della casa produttrice (Z-MAN GAMES) alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco di cui si parla. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. —