Preview – Norenberc

E’ la classica ambientazione medievale quella che ospita Norenberc (nome medievale della attuale Norimberga), ultimo titolo della White Goblin Games (per 2-5 giocatori, tempo medio indicato 90′, età 12+), frutto della fantasia di Andreas Steding (già noto per l’Hansa Teutonica dello scorso anno e che uscirà ad Essen anche con Firenze della Pegasus) che è presentato in occasione della fiera di Essen. I giocatori saranno qui chiamati a ricoprire il ruolo di altrettanti commercianti i quali cercheranno di acquisire il maggior controllo possibile sulle varie gilde (corporazioni) di artigiani operanti nella città, sfruttando allo scopo le occasioni di guadagno offerte dalle fluttuazioni del mercato. A livello di meccaniche si tratta di un titolo latamente gestionale, con un livello di difficoltà orientato verso il facile, dotato di una ricca componentistica, il quale si pone come potenziale target di acquirenti il pubblico ‘familiare’.
I componenti
Manca qui il classico tabellone, sostituito da sei schede di uguale forma che rappresentano le sei gilde attive nella città tedesca: in ognuna di esse sono destinati ad essere ospitati i trippolini raffiguranti i sei diversi tipi di merci (non cubetti, ma forme che ricordano il prodotto, in numero di 12 per ogni gilda), i crest (simboli) della gilda (4 per ognuna), le tessere raffiguranti gli artigiani (ve ne sono ben 66 tra i quali scegliere, 11 per gilda) di quella gilda che ricopriranno il ruolo di capo-gilda nel corso del gioco (ciascuno recherà un numero, che sarà il valore di mercato delle loro merci), nonchè i cittadini di vario tipo che risiederanno nel corso del gioco nelle gilde e potranno essere assoldati dai giocatori desiderosi di ottenere i bonus da loro garantiti (26). Completano la dotazione di gioco un mazzetto da sei carte (raffiguranti le sei gilde), otto trippoli ‘agente’, token  vari ed una scheda ‘forziere’ per ogni giocatore, nonchè un set di monete di vario taglio e cubetti segna ordine di gioco.

Le regole

I più volenterosi troveranno qui il manuale di gioco (in inglese, of course): qui come sempre sintetizzo lo sviluppo della partita, che si articola in soli quattro turni. Ogni turno si aricola in tre fasi, ossia la pianificazione, l’esecuzione delle azioni e la predisposizione del turno seguente.
Nella prima fase ogni giocatore decide in quali gilde intende svolgere azioni nel corso del turno in corso e preleva (a dorso coperto) le carte corrispondenti alle gilde in questione, ponendole coperte di fronte a se. Il massimo di azioni è normalmente 4, pari ai trippoli agente che si ricevono all’inizio del gioco (ognuno avrà a disposizione poi fino ad un massimo di 8 agenti, fruendo dei bonus concessi da cittadini assunti nel corso del gioco).
A questo punto una per volta sono ‘chiamate’ le gilde e chi ha selezionato la carat corrispondente la potrà girare e nel turno di gioco indicato dall’apposita scaletta ciascuno potrà compiere una delle tre azioni possibili, ossia 1) comprare fino a 3 merci di quelle presenti nei magazzini della gilda, pagando il prezzo indicato dal valore del capo – gilda (ogni turno varia, ma sin dall’inizio della partita si possono vedere i valori che le merci avranno nei turni seguenti) ; 2) vendere le merci di quella gilda, sempre al prezzo di mercato di quel turno ; 3) assoldare uno degli ospiti della gilda (sono in un apposito settore), pagando il loro costo (a volte è possibile che nel costo vi siano merci di tipo diverso da quello prodotto da quella gilda: esse andranno comunque nel magazzino della gilda dove ci si trova) e potendo nel contempo variare l’ordine di gioco, spostando, se lo si desidera, il proprio segnalino per primo. 
Queste fasi sono ripetute per ogni gilda, quindi si passa alla predisposizione del turno seguente, attribuendo ai giocatori che hanno in mano il maggior numero di merci di ogni gilda la tessera dell’artigiano che ha svolto in quel turno in ogni gilda il ruolo di di capo – gilda (e che è quindi sostituito dal seguente), nonchè uno dei 4 crest della gilda (una di esse attribuisce anche un crest addizionale), si consegnano tre monete per giocatore e si collocano nuovi ospiti negli spazi liberi delle gilde. Alla fine del 4° turno si procede al calcolo dei punti,assommando i valori degli artigiani posseduti per ogni gilda ed attribuendo 5 punti a chi ha la maggioranza in ciascuna di esse, 3 al secondo ed 1 al terzo, poi 5 punti a chi ha più soldi, 5 punti per chi ha almeno un artigiano per gilda ed uleriori punti sulla base della quantità e tipo di crest posseduti. Si sommano qui anche i punti bonus concessi da particolari cittadini assoldati ed un bonus di due punti per ogni categoria di artigiani nella quale si superano i trenta punti totali di valore. Come d’uso, chi ha più punti, vince ..
Impressioni
La sensazione d’insieme è che siamo davanti ad un titolo realizzato con mestiere e con lo scopo di essere fruibile ad un pubblico ‘familiare’, per capirci del genere che normalmente si impone nella competizione dello Spiel des Jahre
A livello di ambientazione si è scelto il periodo medievale, che sembra rappresentare un classico oramai, e la città di Norimberga identificata come ospitante poteva essere tranquillamente sostituita da qualsiasi altra località (come anche da qualsiasi altro periodo …) senza difficoltà, per cui si può dire che la connessione tra tema di fondo e meccaniche sia tenue, per quanto gradevole. Stessa cosa si può dire per la grafica (di Josh Cappel), di buona qualità (simpatico è lo stile utilizzato soprattutto nelle illustrazioni delle tessere) ma priva di ‘slanci’ o di idee azzardate: il tutto sempre nella logica di un prodotto che vuole presentarsi come ‘classico’ e rassicurante. I materiali (salva la verifica della qualità intrinseca dei componenti) risultano nel complesso ricchi e piacevoli, avendo scelto la casa di percorrere la stessa strada tracciata da Finca nell’inserire, al posto degli altrimenti onnipresenti cubetti, appositi trippolini di forme variabili, cosa che dona una indubbia appetibilità e gradevolezza. Moltissime sono, infine, le tessere, ‘artigiano’, ‘cittadino’ (queste ultime di 11 tipi, con effetti bonus variabili), nonchè i ‘crest‘ et similia, per cui a livello tattile c’è parecchia roba con la quale trastullarsi nel corso del gioco.
I meccanismi proposti sono poi, a loro volta, adatti a tutti i giocatori, visto che in ultima analisi le possibili azioni che si possono compiere con i propri trippolini sono solo tre (compra, vendi ed assolda un ospite), cosa che garantisce una immediata fruibilità del gioco sin dalla prima partita. Nonostante ciò è possibile elaborare comunque varie tattiche e compiere scelte di una certa profondità: a titolo di esempio segnalo come si debbano conciliare le due opposte necessità di compravendere spesso le merci per guadagnare dalla fluttuazione dei relativi valori di turno in turno e di trattenerne in mano per poter ottenere i crest e l’artigiano bonus di fine turno (che spetta a chi ha più trippoli per ogni gilda), così come si deve studiare se cercare di agire per primi, comprando magari le poche merci disponibili, o attendere le azioni altrui, per sfruttare le occasioni concesse dagli avversari. 
Pure la scelta delle gilde nelle quali agire, che va compiuta ad inizio turno, offre delle chance di difficile predizione ed a ciò si aggiunge che i prezzi di mercato che tutte le  merci avranno nel corso della partita sono visibili dall’inizio del gioco, consentendo a chi lo desideri di compiere i propri calcoli e che è possibile assoldare sia cittadini (che concedono bonus di vario tipo, utilizzabili a volte subito, a volte a fine partita) che artigiani, pagandoli un prezzo che può scendere di turno in turno (domandandosi quindi sempre se comprare ora a tanto o aspettare, con il rischio che altri comprino prima). Tutto ciò certo non rende Nuremberc un novello Agricola, ma vale a far comprendere come si tratti di un titolo che, pur rimanendo piuttosto semplice come impianto, offre la possibilità anche di svolgere riflessioni e calcoli: la stessa attribuzione dei punti avviene in questa logica solo a fine partita, per cui è ben possibile che solo sul finale si possa capire con precisione chi avrà successo. Quello che si premia è qui la capacità di ‘cogliere l’attimo’ di volta in volta, per cui l’interattività è garantita.  Quanto ai possibili aspetti negativi nei primi commenti qualcuno lamenta una eccessiva ‘aridità’, classificandolo come titolo che poggia essenzialmente su dinamiche da ‘borsa’, non facilissime da discernere nel multigiocatore.
In definitiva la sensazione che trasmette Norenberc è quella di essere un titolo assimilabile, per fascia di riferimento e/o complessità, ad un Finca (dal quale mutua pure la presenza di trippoli di varia forma) od un Thurn und Taxis: potenzialmente quindi adatto a tutti e nel contempo forse meno attraente per i core gamers più esigenti e con meccaniche forse meno brillanti dei due parametri di riferimento citati. Va da se di conseguenza il giudizio sulla appetibilità del titolo: avendo gruppi di gioco con persone a cui piacciono anche titoli più ‘semplici’ (ma non banali) credo che personalmente lo inserirò nella mia wishlist di quest’anno (anche se non immediatamente), ma nel contempo, se desiderate prodotti con maggiore carattere, sotto forma di complessità di meccanismi o di presenza di un tema distintivo più delineato, potreste non trovarvi alla fine attratti da Norenberc.    
Per chi volesse dare un’occhiata ulteriore al gioco, sul sito della casa vi è anche un piccolo video promozionale, al quale rinvio. Il prezzo preannunziato (non bassissimo) è di euro 45,00, ma si trova in giro nella fascia tra i 35 ed i 40.
— Le immagini sono state pubblicate sul sito di BGG (Boargamegeek, inserite da Jonny de Vries) e/o scattate su di una copia del gioco. Alla casa produttrice (White Goblin Games)  appartengono tutti i diritti sul gioco. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. —