scritto da Fabio (Pinco11)
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Il tabellone di gioco .. |
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Il tabellone di gioco .. |
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Ares Games
scritto da Fabio (Pinco11)
— Le immagini sono tratte dal manuale, da BGG o dai siti delle case produttrici alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco di cui si parla. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. —
scritto da Fabio (pinco11)
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Takenoko, il gioco dedicato al vorace panda che mangia via tutto il giardino imperiale giapponese, è a sua volta entrato nella linea produttiva della casa nostrana: Bauza è qui l’autore di un titolo adatto ad pubblico ampio e dotato di una componentistica attraente. Per approfondimenti rinvio all’articolo di Nero79 uscito poco tempo fa su questo blog.
Carl Chudick, già autore del noto Glory to Rome, è anche l’ideatore di Innovation (vedi recensione), titolo uscito nel 2010 il quale, come il predecessore appena citato, riscosse un grande interesse tra gli appassionati, risultando però un poco frustrato agli occhi dei potenziali acquirenti da una grafica un attimo da ‘prototipo’. Il gioco, che propone un ideale viaggio tra le invenzioni che hanno scandito l’evoluzione umana, è un classico gestionale a base di carte per 2-4 giocatori molto strategico, con partite da 20-30 minuti a giocatore, ed è dipendente dalla lingua, per via del testo sulle carte, per cui chi era interessato a provarlo sarà lieto della edizione italiana, nella grafica rinnovata.
Passiamo poi alla linea dei giochi di gruppo/ party game che la casa ha deciso di proporre, partendo da Duplik, titolo nel quale è proposta ai giocatori (da 3 in su) la sfida di disegnare, con il maggior numero di dettagli possibili, una immagine che è descritta leggendo un’apposita carta da uno dei giocatori: più il risultato sarà preciso (almeno nel riportare i particolari del racconto), più saranno i punti riconosciuti. Da 2 ad 8 giocatori è invece Dobble, gioco molto semplice di percezione visiva, nel quale su alcune carte rotonde colorate i partecipanti devono riconoscere la presenza di disegni: originariamente distribuito nel 2009 sotto il nome di Spot It! è un titolo leggere che ha riscosso un certo riscontro.
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Pochi acri di neve è, infine, l’edizione italiana del noto A few Acres of Snow, titolo ideato dal mostro sacro Martin Wallace, il quale è balzato in testa alle classifiche di gradimento dei suoi fan. Prodotto non convenzionale, propone una sfida in testa a testa da un’oretta in su ambientata in nordamerica, ai tempi delle guerre tra inglesi e francesi, che coinvolsero, come da immagine di copertina, le tribù indiane del luogo. Forte è stato il dibattito suscitato da questo prodotto, cosa inusuale pe run gioco a due, che propone dinamiche, reinterpretate dall’autore, di card drafting (il tutto però sfruttando comunque un tabellone di gioco). Nonostante la necessità di un paio di correzioni alle regole iniziali il titolo ha riscosso un grosso successo, che ne giustifica l’edizione italiana, per altro utile in virtù della presenza di testo su alcune carte. Per Modena (Play) è prevista l’uscita ufficiale.
Chiuso infine con l’annuncio dell’uscita, con manuale in italiano (la componentistica era indipendente dalla lingua), anche dell’espansione Hades per Cyclades, titolo di battaglie nell’evo antico ben recensito dal nostro Nero 79. Ci sono, infine, voci legate alla futura presenza, nei piani della casa, delle edizioni di Trajan e Vanuatu, altri due titoli che han ben figurato ad Essen.
— Le immagini sono tratte dal manuale o dal sito della casa produttrice (Asterion Press) alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco di cui si parla. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. —
Scritto da Fabio (Pinco11)
Novità, novità, novità .. Chi sa indovinare, in anticipo, a che numero di titoli arriveremo quest’anno ad Essen?
Mucke Spiele
White Goblin Games
L’editore sembra aver trovato il filone dei giochi di carte, visto che sono già quattro i titoli di questo tipo annunciati. Abbiamo infatti (immagine a lato postata da Jonny De Vries su BGG) Crooks, ad ambientazione mafia a New York negli anni ’30 (giochillo veloce per 2-4 persone, con tempo medio a partita addirittura di 10 minuti, ideato da Neil Crowley), Little Devils, altrettanto rapido (15 minuti) ma per 3-6 partecipanti, basato su dinamiche alla ‘prenditi un rischio’ sul filone di can’t stop, The Witches of Blackmore, del nostro Leo Colovini, stavolta per 2-6 giocatori e con tempo medio a partita di una mezz’ora (a sua volta con dinamiche della categoria di quelle dei piccoli diavoli) ed infine Crazy Creatures of Dr. Doom, nuova fatica del poliedrico Michael Schacht, nel quale i giocatori, sulla base delle poche informazioni trapelate, dovranno affannarsi a liberarsi delle proprie carte entro la fine della partita (2-4 i giocatori, per una mezz’ora di durata).
Coerceo
La compagnia olandese è stata fondata (qui il loro sito, dal quale ho tratto l’immagine a lato) proprio per commercializzare l’omonimo gioco astratto. Si tratta di un gioco da scacchiera, nel quale la stessa è formata da varie tessere esagonali, divise in spicchi colorati di nero e bianco. L’idea è che i pezzi, che partono come da immagine, si muovano di una casella alla volta, cercando di catturare i pezzi avversari racchiudendoli tra tre dei propri. La particolarità del gioco sta poi nel fatto che mano a mano che i pezzi si muovono, se nel farlo lasciano libere alcune delle tessere che compongono la scacchiera, queste ultime sono rimosse dal gioco e possono essere utilizzate, in ragione di 2:1, per eliminare un pezzo avversario dalla scacchiera. L’idea nel complesso risulta interessante, anche se il prezzo, come tipico di queste produzioni non di massa, è preannunziato in 39,95 euro per la versione base ed in 69,95 per quella deluxe. Per info rinvio al sito della casa.
Zoch
Lo so che non aspettavate altro che questa notizia, ossia che è in arrivo la versione 2.0 di Geistebliz, ossia in italiano Fantascatti ! Sono previste nuove carte e nuovi oggetti, con illustrazioni sempre accattivanti e con un’occhio di riguardo verso i più piccoli.
Accanto ad esso abbiamo poi nuovi colori per le palle di tessuto che hanno fatto la fortuna delle prime versioni di Crossboule, una specie di versione casalinga delle bocce della quale abbiamo parlato tempo fa., nonchè Riff Raff, gioco di abilità e di equilibrio di Cristof Canzler, dotato a sua volta di una accattivante componentistica, con una nave pirata (?) impegnata a barcamenarsi tra difficili equilibri.
Chiudo questa breve passata di notizie (non esaustiva) sulla casa tedesca segnalando come non potessero mancare, in una linea di produzione cospicua, un gioco di carte ed un titolo di Knizia, requisiti che accoppiati caratterizzano Alles Kanone, che dalla grafica e titolo mi azzardo a battezzare come gioco per bambini …
Days of Wonder
La casa delle meraviglie proporrà una versione ‘Germania’ del suo Ticket to Ride: io ero rimasto alla versione Marklin del gioco, che già si svolgeva su di una mappa che illustrava appunto il paese natio di Goethe, ma probabilmente questa versione proporrà nuove (o vecchie) regole, diverse comunque da quelle della markil edition, che, detto tra parentesi, con i punti bonus ed i passeggeri è la mia preferita.
— Le immagini sono tratte dal manuale, da BGG o dai siti delle case produttrici alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco di cui si parla. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. —
scritto da Fabio (Pinco11)
Eccoci ancora qui con una nuova puntata della nostra rapida esplorazione per flash delle novità annunciate in uscita nella stagione ludica da venire.
Michael Schacht ed il suo Africana aprono la linea delle novità preannunziate dalla casa dalla grande A: siamo qui trasportati nel continente una volta dei leoni per un titolo che si presenta come un classico raccogli e consegna, con l’uso di carte colore ed obiettivo, molto orientato per un pubblico familiare. L’età suggerita è dagli otto anni in su, il tempo a partita la classico oretta, da 2 a 4 i giocatori ed a prima vista non dovrebbero esserci componenti in lingua.
Alea
Nel secondo dei titoli citati si parla anche di un tabellone cancellabile e la curiosità, in mancanza di immagini di una versione davvero definitiva, è sovrana: l’idea di massima è quella di una sorta di Yahtzee pompato, perchè di fatto si tirano dei dadi, i quali raffigurano elementi ‘costruttivi’ e se ne selezionano alcuni (c’è la possibilità di ‘acquistare’ un risultato) e quindi si disegnano sulla griglia presente sul tabellone personale cancellabile (vedi immagine a lato, di Daniel Danzer, tratta da BGG). I punti vittoria dovrebbero essere legati alla presenza sul tavolo, a fine partita, dei vari edifici (composti da diverse parti) o qualcosa del genere. Per ora le indicazioni rese sembrano suggerire che la parte sul disegno manuale e cancellazione serva solo ad incidere sui costi di produzione (in linea con quanto visto per Glen More), ma è presto per trarre conclusioni definitive. Resta comunque chiaro come entrambe le uscite Alea, a base di dadi, non si rivolgano per nulla al solito loro target di core gamers. Il tutto stupisce ancor di più considerando dal marchio che ospiterà queste uscite ..
Scritto da Fabio (Pinco11)
Cranio Creations
Scritto da Fabio (Pinco11)
— Le immagini sono tratte dal manuale, da BGG o dai siti delle case produttrici alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco di cui si parla. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. —