Carrellata di novità

L’avvicinarsi del periodo estivo non riserva, di solito, novità pazzesche, in quanto si tratta, dal punto di vista ludico, di una fase dell’anno un pò ‘morta’. Siamo infatti lontani dalle fiere più importanti, passate (Norimberga) o da venire (Essen), così come dai mesi tradizionalmente di maggiori vendite, come sono quelli delle feste, per cui, mentre nell’autunno si fa decisamente fatica a stare dietro a tutte le rutilanti novità che escono, verso l’estate l’impegno sembra essere quello opposto, ossia di cercare qualche ‘perla’ all’interno del flusso (che c’è sempre) più limitato di novità che le varie case propongono.
Mi propongo quindi, in questo articolo, di accennare ad alcuni titoli, che sembrano essere interessanti, ma dei quali, pur non avendo proposto (‘ancora’ in alcuni casi) per un motivo o per l’altro una presentazione completa (spesso per mancanza di regole disponibili, in altri casi perchè si tratta di prodotti annunziati ma non ancora in vendita), hanno attirato la mia attenzione.
L’Olanda sembra essere, in particolare, uno dei luoghi più attivi in questo senso, visto che dai Paesi Bassi provengono alcuni titoli promettenti che sono pubblicizzati in questi mesi. Il primo tra di essi è Chocolatl, della Quined Games, ideato dall’assai noto Gunther Burkhardt, autore tedesco il quale recentemente, con la coproduzione (con Kramer) di Seeland è arrivato all’invidiabile traguardo dei 50 suoi titoli pubblicati.  Si tratta, per grandi linee, di un gioco che si fonda molto su meccanismi di aste, sull’uso di carte e di dadi: a livello di profondità sembra essere un prodotto valido, così come la sua grafica ed il tema appaiono di sicuro interesse. Mi riservo quindi di darci un’occhiata più approfondita.
Dalla White Goblin Games provengono invece Galapagos ed Hotel Samoa. Il primo, del due Hase ed Enrik Berg, già noti, per esempio, per Oregon,  è un titolo ambientato nelle isole delle ricerche di Darwin, connotato a sua volta da meccaniche di asta (un trend di questo periodo, pare), di collezione set di carte e di ‘gestione risorse’ light. Il secondo (immagine sotto), invece, ideato dal non altrettanto noto Kristian Roald Amundsen Østby, che propone a sua volta un mix in diverse dosi degli stessi ingredienti, stavolta ambientato nel mondo alberghiero.
Dalla Ravensburger proverrà la prossima creatura in fase di pubblicazione (annunziato a settembre) del ‘mostro sacro’ Wolgang Kramer, notissimo ed assai prolifico autore tedesco, della quale quasi nulla si sa ancora, se non il titolo, ossia Asara, il paese delle mille torri (o giù di lì), che mi aspetto, solo sulla base di questi pochi elementi (e del trend recente del ‘maestro’) essere una nuova variante di giochi di controllo territorio.
Dalla nostrana Dvgiochi provengono invece Wild West Show, nuova espansione della fortunatissima serie Bang! in uscita nei negozi di casa nostra ai primi di giugno, nonchè il Castello del Diavolo, edito su licenza della Adlung Spiele (traduzione dell’impronunziabile Die Kutschfahrt zur Teufelsburg), party game a base di carte, indirizzato verso gruppi di gioco nutriti (da 4 ad otto partecipanti), che propone una variante sul tema ‘scopri che ruolo ricoprono gli altri giocatori, cercando di fregarli’. A breve anche qui (tempo permettendo) darò maggiori delucidazioni.
Dalla Z-Man proviene poi la notizia dell’uscita del secondo titolo nella serie del gioco di carte ‘wargame’ Pocket Battles, ossia Elves vs Orks, dei nostrani Paolo Mori e Francesco Sirocchi, che fa seguito al precedente Celts vs Romans, evidentemente ben accolto dal pubblico.
Chiudo quindi la carrellata con un paio di cooperativi, riferendomi con ciò a titoli che propongono una alleanza tra i giocatori per vincere contro sfide proposte dal ‘sistema’. Con ambientazione fantasy abbiamo qui, dalla Fred distribution il gioco Defender of the realm il quale propone una allenza tra vari giocatori (fino a 4), che impersonano altrettanti eroi, per sconfiggere i malvagi quattro generali che attaccano la città di Monarch City. Dalla Gamewright proviene invece Forbidden island, gioco a tessere che denunzia chiare parentele con i meccanismi di Pandemic, nel quale i giocatori si affannano nel tentativo di recuperare tesori da un’isola che sta affondando. Quest’ultimo titolo, per altro, gode dell’interessante notizia dell’essere stato scelto dal club Mensa come gioco di interesse.
Bene, per ora penso di aver sciorinato sin troppi nomi, per cui chiudo, chiedendo se questo tipo di articoli, ossia di miscellanea di novità, sia gradito ai lettori o meno, visto che ad oggi solo un paio di volte ho tradito il ‘monotema’ tipico dei miei post. In attesa di feedback, saluto ancora tutti i miei pazienti lettori.