Dominion – prime impressioni e strategie

Ok, finalmente ho giocato a Dominion: ci sono voluti sei mesi e la sua vittoria allo spiel des jahre per convincermi, ma alla fine l’ho messo sul tavolo e l’abbiam provato con il Berto (qui a fianco impegnato nella pesca dal mazzo …).

Allora: le prime impressioni sono positive, ma non sono così impressionato da strapparmi i capelli .. diciamo che è un titolo che, per il panorama dei giochi da tavolo standard, è sicuramente rivoluzionario ed intelligente ma che, ispirandosi a meccanismi che ricordano molto ‘Magic’, se non altro per il concetto di uso delle carte, di fasi di gioco e (soprattutto) di capacità di giocare le carte per ‘piegare’ le regole di base, non risulta per chi a Magic si è dedicato in passato (come me) qualcosa di così innovativo o sorprendente.

Altre sensazioni sono quelle di essere un titolo nel quale è possibile sicuramente sviluppare strategie studiate a tavolino, ma nel contempo resto un attimo perplesso riguardo alla possibilità di contrastare la ‘tattica specchio’ che un eventuale giocatore più debole possa voler usare. In alcune discussioni su internet parlano di ‘spessore psicologico’ del gioco, nel senso che il fatto che l’avversario acquisti una carta può spingere il giocatore a prenderla a sua volta, indipendentemente dal fatto che sia convinto o meno della sua utilità, però a prima vista non vedo possibili contromosse che impediscano al giocatore debole di semplicemente copiare ogni mossa (leggi acquisto carte) dell’altro, rimettendo così l’esito della partita all’alea ..

A parte questo piccolo ‘glitch’, resta il fatto che il gioco permette di elaborare strategie variabili sulla base del set di carte che si utilizza (visto che in ogni partita si scelgono solo 10 delle 25 carte a disposizione), rendendo il tutto vario e per molti aspetti anche longevo.

Poichè siamo fin troppo riflessivi (il Berto mooolto più di me ..) ci siamo anche messi a commentare gli esiti delle varie partite e, dopo le prime due che ci hanno visto in pratica acquisire i meccanismi, alla terza abbiamo assistito al primo vero e proprio esplodere di una ‘combo’, ossia di una combinazione tra due carte che ha permesso al Berto di vincere, mettendo su un mazzo che gli permetteva di girare quasi tutte le carte in un solo turno.

Le due carte utilizzate, èrimariamente, sono state il Villaggio, che consente di svolgere due azioni extra, in combinazione con lo ‘Smithy’, che permette di pescare tre carte extra. Avendo lui preso ben 7 villaggi, l’effetto è stato devastante, tanto da convincerci che sia necessario, almeno giocare con il mazzo base, impedire all’avversario di conquistare più della metà dei villaggi.

Oggi, girando su internet, ho trovato un discussione, in inglese, che definiva la carta in questione come ‘lo ‘scemo del villaggio’ (prendendo a prestito il famoso detto), nel senso che è la carta preferita dai neofiti (ossia gli ‘scemi’ del villaggio ?), che non capiscono (a detta di chi scrive) i meccanismi più profondi del gioco.

OK. Village is one of those cards that are taking a hard hit on BGG. People are starting to assign its name the “Village Idiot” and are associating it with new players. This may be true that new players see it as a fun card and are quick to buy up many of them. What they don’t realize is that the true way to win at Dominion is in buying power. However, underneath the newbie charm is a card that is strong enough to have it’s own strategy, which when used correctly, can defeat even the most experienced Dominion player. (tratta da BGG)

In realtà comunque il punto è che la carta in questione non è affatto debole (e chi scrive lo ammette, nel prosieguo del discorso), solo che per utilizzarla appieno è necessario, a suo avviso, un numero di turni superiore a quelli attraverso i quali un gran numero di strategie alternative consente di vincere la partita. Il punto è che si parla, nella discussione in questione, di un numero di turni, per chiudere la partita con una strategia ‘denaro’ (che consisterebbe nel comprare un paio di Smithy e poi solo argento, oro e province), pari a 15, segnalando come la strategia ‘village’ ne richieda almeno una ventina …

I meccanismi del gioco pare siano stati esplorati al computer ed il fatto che ve ne sia una versione online ha consentito agli appassionati di dedicare al gioco centinaia e centinaia di match, per affinare il funzionamento del gioco …

Ok, ad esito di quanto detto, che dovrebbe valere quale stimolo per discuterci sopra (o base per futuri altri post sul blog), poche considerazioni finali.
Pro del gioco: veloce, intelligente, ottimo playtest, relativamente facile da spiegare, può essere studiato a tavolino.
Contro del gioco: non innovativo, ‘leggerino’ per chi viene da Magic, soffre della scarsa interazione (salvo in combinazioni particolari del mazzo), può essere studiato a tavolino.
E’ quindi un gioco da tavolo anomalo e penso che, alla fine, per la maggior parte dei suoi proprietari, le partite giocate su internet siano enormemente superiori a quelle ‘reali’: siccome a me piace soprattuto giocare ‘face to face’, piuttosto che online, non sono sicurissimo di godermelo appieno. Vediamo se piace anche a Judy: in tal caso può darsi che abbia vita più lunga …

Dominion gioco dell’anno

E’ stata ufficializzata lo scorso 29 giugno la premiazione dello Spiel des Jahres 2009, che è andato a DOMINION, il gioco di carte.

Si tratta in effetti del titolo che ha suscitato negli ultimi mesi il maggior clamore e che era lecito pensare che vincesse: sembra che l’unico possibile avversario fosse Finca, il titolo che maggiormente si avvicinava al concetto di ‘family game’ che normalmente è premiato in questa competizione, ma alla fine si è voluto attribuire un riconoscimento a Dominion, che aveva spopolato a livello di vendite, tanto che già è in giro la prima sua espansione …

Beh, visto che ha vinto ora non mi resta davvero che tirare giù dallo scaffale la copia di Dominion che ho lì poggiata da alcuni mesi e giocarlo, per verificare se sia davvero così un bel gioco o se gli amici tedeschi abbiano preso l’ennesima cantonata (dopo i non convincenti premi dati a Zooloretto e Keltis …).

Dominion

Dominion è il secondo titolo di origine USA che ha sbarcato nel gruppo dei candidati al gioco dell’anno tedesco ! In tempi non sospetti, ossia già a dicembre, lo avevo segnalato sul forum
come titolo ‘caldo’, destinato a spopolare nei mesi seguenti.
Da facile profeta che sono stato lo vedo ora sugli scudi e ben messo anche in ottica ‘spiel des jahre’.
Il titolo, che descrivo di seguito, è un gioco di carte, che tra l’altro il buon Paolo Bert mi ha fatto ordinare, per cui lo ho anche in casa sullo scaffale, tuttavia devo riconoscere che l’appetibilità di questo titolo per me è sempre rimasta bassina, visto che ancora, a sei mesi dal suo arrivo, mai l’ho giocato … Di seguito mi limito quindi a proporre alcune sensazioni di massima … se poi qualcuno vuol passare da me a provarlo è il benvenuto !!!

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Si tratta, in sintesi, di un gioco che propone dei meccanismi tipici dei giochi di carte collezionabili, tipo ‘Magic’ o ‘Yugi-Oh’, però molto semplificati e con uno svolgimento di turni estremamente rapido. A ciò si aggiunge il fatto che NON E’, fortunatamente, un gioco di carte collezionabili, ma quando si compra viene fornito un SET COMPLETO di tutte le carte (oltre 500!!! Smile ), dalle quali si estrapolano quelle che saranno usate in ogni partita.



La maggior parte delle carte, per chi pensa che il titolo sia TROPPO difficile, funzionano in modo molto semplice, dando del denaro che consente di comprare altre carte. Per dare l’idea ecco di seguito una immagine (da BGG), che raffigura alcune carte. Come potete vedere le 4 carte raffigurate hanno effetti semplici: la prima fa scartare carte agli avversari, la second aconsente di scartare una carta tesoro per avere 5 pezzi d’oro, la terza consente di rimanere immune da un attacco di un avversario (tipo quello di cui alla prima carta descritta) e l’ultima consente di scartare una carta ‘rame’ per avere del denaro …



I meccanismi di gioco, dicono, sono rapidissimi e si possono fare decine di partite una dietro l’altra …

Il titolo ha suscitato così tanto interesse da arrivare in brevissimo tempo già nei primi 8 titoli della classifica di Boardgamegeek (il sito di giochi più completo esistente su internet) e ciò dà l’idea di quanto il meccanismo di gioco sia adatto a tutti. Ha il difetto che le carte presentano del testo scritto: ovunque leggo che si tratta di poche righe, facilmente memorizzabili, però sicuramente non è un titolo che penso di comprare in tedesco ed anche l’acquisto in inglese, vista la scarsa propensione ai giochi in lingua non italica dei miei ospiti, mi suscita qualche riserva …
Vedo in giro per internet che la versione italiana o è già in commercio, o è lì lì per arrivare … nel frattempo hanno poi già fatto uscire delle espansioni (in deutsch ed inglese) …