P/review: Carcassonne – The Wheel of fortune

Carcassonne (ideato da  Klaus Jurgen Wrede)è uno dei giochi da tavolo più noti, in quanto il suo grande successo e la semplicità delle sue regole lo hanno reso uno dei cosiddetti gateway games, ossia dei titoli che possono essere utilizzati per introdurre a questa forma di divertimento amici non adusi ai giochi da tavolo. 
Il meccanismo base del gioco è ben noto e lo accenno solo per i pochissimi che non ne avessero sentito parlare: vi sono a dispozione dei giocatori un gran numero di tessere, le quali raffigurano su di esse parti di un paesaggio, ossia campi, strade, città fortificate, fiumi, laghi, monasteri, ecc. Ad ogni turno il giocatore a cui sta muovere pesca una tessera a caso e la piazza sul tavolo, in modo tale che i suoi contorni coincidano con quelli delle tessere già presenti: egli potrà inoltre piazzare su quella tessera uno dei suoi omini, per prendere possesso della strada, città, monastero o pascolo che andrà a costruire (se qualcuno però ha già un omino sulla città, strada, monastero o pascolo al quale si collega quella tessera allora non si potrà collocarlo nella sezione occupata). Quando uno degli elementi di paesaggio  sul quale vi sono uno o più omini è completato, si totalizzano punti ed il proprietario dell’omino lo può riprendere in mano. 
Un mondo di espansioni
 In considerazione dell’enorme successo avuto (si parla di milioni di copie vendute, o almeno così si dice), il gioco ha conosciuto numerosissimi seguiti, dedicandosi la casa produttrice a sfornare a piè sospinto molti pacchetti aggiuntivi, contenente in genere alcune tessere in più, alcuni segnalini con abilità speciali ed alcune regolette addizionali. All’inizio queste iniziative risultarono di grande richiamo per gli appassionati, perchè erano di volta in volta introdotti nuovi spunti per vivificare l’esperienza di gioco e le regole addizionali consentivano ai più esperti di dover valutare nuovi approcci al gioco: con il tempo però l’interesse è andato, almeno per molti, declinando, visto che in definitiva risulta alla fine quasi impossibile (se non per gli ultra fan della serie) giocare con tutte le espansioni insieme, sia per una questione di tempo (le tessere diventano centinaia), sia per il caso che la presenza di un monte di regole addizionali può comportare.
Sempre per completezza elenco qui di seguito le principali espansioni uscite, tenendo comunque in conto che ve ne sono anche numerose altre e che spesso ‘mini espansioni’ vengono riunite in un’unico pacchetto e fatte poi uscire nuovamente insieme.


0. il fiume (poche tessere, ossia un fiume, che divide il piano di gioco: è inclusa nella versione italiana, almeno quella che ho io …)
1. Locande e cattedrali. Introduce alcune tessere addizionali, che in realtà poco aggiungono al gioco ed un maxi omino (dall’importante valore tattico), che vale per due, quando si tratta di calcolare il possessore di una città/ fiume condivisi
2. Commercianti e costruttori. Introduce varie tessere città con all’interno raffigurati dei simboli di merci: chi completa città con dentro quei simboli riceve le merci indicate e chi ne ha di più per ogni tipo riceve alla fine della partita un bonus. Il costruttore è un nuovo segnalino che permette di pescare una tessera addizionale se si aggiunge una tessera ad una città / fiume dove è stato preventivamente piazzato.
3. Il drago e la principessa. Compare qui il drago (vedi immagine), che rimuove i trippolini dei giocatori … dove passa, facendoli riprendere in mano alproprietario. E’ inoltre presente la ‘fata’, trippolo che protegge dal drago e (se non ricordo male) dà punti bonus. Espansione divertente per il gioco in gruppo, ma poco ‘strategica).
4. La torre. Introduce un raccoglitore per le tessere, nonchè dei segnalini che possono servire per costruire torri, grazie alle quali si ‘catturano’ i trippoli nemici, togliendoli dal tabellone.
5. Abbazia e Borgomastri. Sono aggiunti ulteriori tipi di trippolini (segnalini) con caratteristiche addizionali e tessere.
6. Il conte, il re e l’eretico. Un insieme di tre ulteriori mini espansioni, fatte uscire in un’unico box. Tra di essi rilevante, a mio avviso, è in particolare ‘il conte’, perchè introduce un elemento strategico, consentendo di ‘mettere da parte’ (nel castello) dei trippoli, che possono poi essere utilizzati quando l’avversario chiude uno dei suoi obiettivi (città, strade, monasteri), per portargli via punti.

7. Catapulta. E’ un aggeggio di legno (vedi l’immagine sopra) che serve a lanciare fisicamente gli omini, introducendo un elemento di ‘destrezza’ nel gioco.

Wheel of fortune: regole e materiali
Dopo aver svolto le premesse di cui sopra, giungiamo finalmente al gioco di cui si parlava nel titolo e spiego subito perchè, prima di parlarne, ho aspettatto così tanto: la realtà è che wheel of fortune altro non è che una nuova versione stand alone (ossia che si può giocare da sola, senza bisogno di possedere altri pacchetti del gioco) di Carcassonne. Essa infatti contiene un totale di 72 tessere, 63 delle quali prese direttamente da quelle del gioco originale e le residue 9 da varie espansioni e l’unica novità introdotta dal gioco è rappresentata da una ruota, divisa in 6 spicchi, che viene posta al centro del tavolo all’inizio del gioco.
Il gioco si svolge in tutto e per tutto come quello originale, con l’unica eccezione, appunto, del funzionamento della ruota. Su di essa è posto un segnalino, a forma di maialino il quale, quando un giocatore pesca una tessera con sopra un numero (da 1 a 3) sarà mossa di quel numero di caselle in senso orario: a quel punto avrà luogo l’effetto indicato dallo spicchio di ruota dove il porcellino arriva. Tra gli effetti, che agiscono su tutti i giocatori, ve ne è uno che fa riprendere in mano un omino a scelta, uno che attribuisce punti per ogni omino che si ha in ogni città, uno dà due punti per ogni monaco, uno 3 punti solo a chi ha mosso e così via). E’ infine possibile, quando si piazza una tessera, senza mettervi sopra un omino, decidere di piazzarlo invece nella corona esterna della ruota, totalizzando 3 o 6 punti quando il maialino vi arriva sopra (dovendo poi riprendere l’omino).
Impressioni 
Oltre alle espansioni la casa produttrice ha fatto uscire anche varie versioni del gioco base, tra le quali ricordo Hunters & Gatherers (nel quale vi era anche un lieve cambiamento di ambientazione ed una profondità strategica lievemente superiore), nelle quali erano presenti varianti, nelle tessere o nel regolamento, al gioco originale. In questo caso direi che più che di una variante si tratta in sostanza di un diverso pacco – base, al quale è stata aggiunta una mini espansione, ossia la ruota, la quale non si distingue da quelle già presenti per particolare innovazione, profondità od interesse. Il meccanismo introdotto infatti comporta l’ingresso di un ulteriore fattore fortuna, visto che la pesca delle tessere può rendere difficile prevedere quale evento uscirà (comportandosi di conseguenza) e la pioggia di punti che la ruota garantisce può contribuire a rendere ancor più aleatorio un gioco che di suo molti accusano di essere del tutto dominato dalla fortuna. Come i più appassionati sanno questa accusa è in generale non vera, perchè chi sa giocare riesce ad ottenere percentuali di vittoria decisamente più alte di un ‘occasionale’ e varie espansioni introducono elementi di calcolo strategico di buona profondità. Questa espansione (parlando ora solo della ruota) non porta però particolare profondità, potendo anzi minacciare la validità di alcune tattiche che davano un pò di spessore: per esempio spesso si cerca di bloccare i pedoni degli avversari, per diminuire le loro scelte, ma ora ciò sarà difficile, visto che uno degli spicchi ‘obbliga’ a riprendere in mano un trippolino. In definitiva riterrei il titolo un must solo per i collezionisti, una opportunità per chi ancora non possiede il gioco per introdursi a questo mondo acquistando il pacchetto più ‘facile’ da giocare che c’è in giro (a parte forse quelli per bambini …), un qualcosa da lasciar perdere per tutti gli altri …

Nella versione tedesca il gioco esce con un libro omaggio ed è del tutto indipendente dalla lingua (salvo il regolamento, che qui trovate in inglese, sul sito della Rio Grande, che lo commercializza nella versione a stelle e strisce).

P.S. Aggiungo, doverosamente, di essere un fan della serie, avendo acquistato parecchie espansioni, ma di aver notato da tempo un inaridirsi della fonte dell’ispirazione (o forse semplicemente l’idea iniziale è stata oramai sfruttata ai suoi limiti), per cui il mio approccio lievemente critico deve essere letto anche in questa logica: spero che ciò non abbia influenzato troppo l’obiettività dell’articolo ..

— Le immagini sono tratte  dal sito della casa produttrice (Hans in Gluck), da BGG (postate da Matthew Harper, Rob Robinson, Suzan, Henning Förthmann, Garry Clarke) alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. —