Anteprima – 1865 Sardinia

Poco tempo fa, nell’introdurre l’argomento dei giochi ad ambientazione ferroviaria, ho brevemente accennato ad una categoria di titoli, destinati ad un pubblico di appassionati molto specializzato, accomunati da un set di regole di base abbastanza uniforme, ossia quelli appartenenti alla serie 18XX. 

Tra di essi ne è ora in uscita uno che ha attratto la mia attenzione sin dalla prima occhiata della mappa, la quale ritrae le due isole vicine di Sardegna e Corsica, godendo esso di una cura verso l’aspetto grafica assolutamente inusuale per questa categoria, nella quale domina altrimenti l’essenzialità, se non l’artigianalità.
Parlo di 1865 Sardinia, titolo per 2-4 giocatori ideato dall’italianissimo Alessandro Lala (ed illustrato da Cory Williamson) e destinato ad essere edito dalla sua nascente casa editrice Gotha Games (qui il sito di riferimento). L’ambientazione è quella indicata dal titolo e le meccaniche sono quelle tipiche della categoria di giochi ferroviari di riferimento, con alcune interessanti personalizzazioni proposte dall’autore. Il pubblico ideale per il titolo in questione è sicuramente rappresentato dagli appassionati del genere (la durata prevista per partita viaggia intorno alle 4 ore ..), i quali si caleranno nei panni di altrettanti imprenditori / investitori che si dedicheranno alla urbanizzazione ferroviaria di Sardegna e Corsica, con l’obiettivo, a fine gioco, di essere i più ricchi tra i partecipanti.

Cosa ci sarà nella scatola e come si gioca ..
Il tabellone che ritrae le due isole di cui parlavo nella premessa costituisce il piatto forte della componentistica, ma vi sono anche varie schede personalizzate per le singole compagnie ferroviarie, nonchè numerose tessere esagonali per i collegamenti ferroviari. Vi sono poi banconote, schede e segnalini vari utili per tenere traccia delle numerose attività svolte all’interno della partita.

Quanto allo svolgimento del gioco mai come in questo caso vado per sintesi, rinviando gli interessati alla lettura del manuale disponibile sul sito della casa (è in inglese, ma vista la ristretta cerchia dei fan del genere era effettivamente la sceltà più logica, visto che limitarsi all’italiano sarebbe stato commercialmente suicida – in italiano c’è una sintesi delle regole).

I vari turni di gioco sono qui articolati sulla base di una alternanza tra fasi nelle quali i partecipanti si concentreranno sull’aspetto borsistico della competizione (stock) ed altre nelle quali si procederà alla gestione delle singole compagnie delle quali si sia acquisita una maggioranza di azioni (e siano attive). Sono presenti le principali dinamiche tipiche della serie 18xx, quindi il fulcro del gioco sta nel rendere attive le varie compagnie ferroviarie che sono destinate a stendere il proprio tracciato sulle due isole, ciascuna partendo da una città designata e poi gestirle in modo economicamente vantaggioso, sia per loro, che soprattutto, per i possessori delle loro azioni (due obiettivi che spesso non collimano).
Acquistando le azioni i giocatori dotano le compagnie dei fondi necessari per svolgere poi le proprie azioni , che consistono generalmente nella posa di binari (ovvero delle tessere esagonali che li ritraggono stilizzati) destinati ad unire le varie città (ed in questo caso anche i centri minerari), nonchè nella gestione di stazioni (le quali permettono il passaggio dei propri treni da alcuni centri, impedendo, in caso, quello degli altri) e delle dotazioni di locomotive, le quali nel corso del gioco (ovvero del teorico passare degli anni) sono destinate a dover essere sostituite da modelli sempre più efficienti (ovvero in grado di percorrere tratte più lunghe). Nelle fasi borsistiche quindi si cercherà di accaparrarsi il controllo delle compagnie più promettenti, nella speranza di poter fruire sia dei guadagni derivanti dalla distribuzione dei loro guadagni, sia dell’aumento di valore a ciò connesso che deriva alle loro azioni. E’ possibile in questa occasione anche acquistare azioni di compagnie gestite da altri (arrivando anche all’estremo possibile, per uno o più giocatori, di non avere la maggioranza in nessuna compagnia, limitandosi essi a concentrarsi sull’aspetto borsistico), così come giocare sulle maggioranze cercando di ‘scaricare’ su altri partecipanti il pacchetto di maggioranza di compagnie in difficoltà, costringendoli (solo loro !) a partecipare con il proprio portafoglio all’acquisto di costose locomotive, per ammodernare quelle obsolete della compagnia in questione.

Oltre a quanto generalmente descritto qui compaiono alcune particolarità, come accennavo. La prima consiste nella presenza di una sorta di ‘giocatore virtuale’, ossia i Dragons, i quali rappresentano dei teorici ‘investitori esteri’, i quali nell’ambito dei turni borsistici interverranno sul mercato seguendo alcune specifiche regole di comportamento, rendendo possibile per i giocatori esperti lucrare adeguatamente sui loro movimenti, i quali provocano normalmente dinamiche complesse sul mercato azionario. La seconda è la presenza di un meccanismo di ‘assorbimento’ di compagnie, il quale consente di unire due di esse che siano sotto il controllo dello stesso giocatore (costringendolo ai necessari conguagli a favore degli altri azionisti). Vi sono poi una dinamica propria di calcolo dei profitti delle ferrovie, nonchè la presenza di compagnie marittime di supporto, di centri minerari e via dicendo.

Impressioni
Ribadisco, prima di tutto, che sto trattando di un titolo molto peculiare e destinato a soli giocatori esperti, senza reali possibilità di essere proposto a neofiti: al limite esso, proprio in virtù della cura adottata verso l’aspetto grafico, potrà essere considerato come un possibile titolo di ingresso per chi voglia dedicarsi a questo tipo di giochi, nella categoria degli 18xx, per quanto, lo ribadisco, ve ne siano altri (vedi il recente Poseidon) che, proponendo meccaniche semplificate, si propongono decisamente meglio come gateway nel genere. Le impressioni che traggo sono quindi destinate al pubblico di fan di riferimento e non all’occasionale giocatore.

Partendo dall’estetica direi che essa rappresenta vero punto di forza del gioco: la stessa mappa è veramente efficace e la definirei all’inglese gorgeous (per quanto possa esserlo una mappa, ovviamente), con una palette di colori davvero azzeccata. Le immagini danno un’idea, ma vederla dal vivo dà una impressione anche migliore: le stesse schede delle compagnie e le tessere utilizzate sono parimenti curate, rendendolo un gioco davvero attraente, soprattutto in confronto con molti altri titoli del genere, caratterizzati da un classico uso di esagoni con colori a tinte unite per simboleggiare i diversi tipi di terreni.
Quanto alle regole chiaramente solo giocandoci ci si potrà esprimere su quanto siano equilibrate, ma i tocchi personalizzati che rendono ragionevole acquistare, per un fan degli 18xx, una nuova scatola, sembrano esserci tutti. Non ha infatti senso parlare di un vero e proprio nuovo gioco se si  propone solo una localizzazione geografica, altrimenti sarebbe sufficiente proporre mappe addizionali per questo o quel titolo della serie: in questo caso direi che ci sono tutti gli elementi per parlare di un titolo autonomo e nuovo, che propone sfide particolari. Tra queste interessante è quella dei dragons, i quali promettono di rivelarsi utili non solo per dare vitalità alle partite a due, ma anche e soprattutto di dare vivacità alle dinamiche del mercato borsistico, che in certe fasi del gioco tendono in molti titoli a ‘sedimentare’. Carine risultano anche le altre idee proposte e, per quanto si parli sempre di un gioco che sta nelle 4 ore a partita, direi che il titolo sembra decisamente ben realizzato, soprattutto per essere una prima produzione.

In definitiva credo che il titolo, prendendo le mosse da una attenzione per l’estetica (anche l’occhio vuole la sua parte), utile per farsi notare nella relativa ‘selva’ di titoli ispirati al genere di riferimento, proponga simpatiche ed interessanti meccaniche di gioco, tali da costituire una sfida per gli assai riflessivi giocatori che normalmente si dedicano a questi giochi ferroviari ‘pesanti’ e molto gestionali.  L’algoritmo che regola il movimento del giocatore ‘virtuale’ sempre presente inserisce infatti un ulteriore elemento da considerare, che potrà risultare sicuramente gradito e stuzzicare l’attenzione. Personalmente, e questo lo dico per far leggere sotto la giusta prospettiva l’articolo, ho giocato, della serie, solo a 1830 e questo titolo mi sembra che compia un ulteriore piccolo passo verso la complessità (lo dico in senso positivo, come sfida per i giocatori). Trattandosi, infine, di una casa editrice neonata (o meglio nascente) direi che i presupposti sono buoni: resta da riscontrare la qualità del prodotto quando arriveranno le prime copie dalla produzione.

Sfrutto poi la disponibilità dell’autore, Alessandro Lala, per approfondire un pò con lui il discorso sulla sua passione per gli 18xx (ne ha un altro in lavorazione) e sulla sua imminente avventura di editore.
Prima di tutto è d’obbligo il classico saluto e ti lascio la parola per presentarti ai nostri lettori (non ti dimenticare di dire chi cavolo è ‘il gotha’).
[AL] Salve a tutti. Il Gotha Club nasce all’incirca 20 anni fa come gruppo di giocatori con base a Napoli. Credo che nella nostra “carriera” ludica abbiamo provato di tutto, dagli RPG come Gurps ai grandi boardgames del passato come Advanced Civilization e World in Flames; dalle grandi campagne di Battletech ai piu’ moderni Eurogames come Agricola e Through the Ages. E naturalmente i ferroviari che dall’uscita di 1830 abbiamo giocato tantissimo e in tutte le salse.
E’ attingendo da questa significativa esperienza ludica che abbiamo ora deciso di fondare la nostra etichetta indipendente col motto “E’ bello essere Re!” a significare che finalmente mettiamo in campo la nostra idea di cosa sia un board game innovativo e di qualita’.
Passiamo a Sardinia 1865. Come ti è venuta l’idea di creare un nuovo titolo in questa serie : non ce ne sono già tantissimi ? (provocazione ..)
[AL] 18xx e’ un hobby di nicchia principalmente per gli aspetti che citavi pocanzi: la lunga durata di gioco e la complessita’. Con 1865 Sardinia abbiamo provato a ridurre la durata (un 18xx in media richiede tra le 6 e le 8 ore di gioco) mantenendo la profondita’ strategica tipica dei giochi della serie. Inoltre riempie un vuoto, in quanto si adatta perfettamente per 2-3 giocatori, situazione in cui gli altri titoli si mostrano sbilanciati.
Il punto di partenza per lo sviluppo di 1865 Sardinia e’ stato il “Traffic based system” di nostra invenzione, ovvero la possibilita’ di calcolare il fatturato delle compagnie senza perdersi in lunghe e noiose analisi delle rotte disponibili al fine di trovare quella piu’ redditizia. Il “Traffic based system” fornisce questa informazione immediatamente riducendo notevolmente i tempi operativi delle compagnie.
Quanto tempo ci avete messo come playtesting (parlo di te e di quanto altri ?) ? Sei soddisfatto di come girano i ‘dragons‘ ? A proposito: li ritengo uno dei punti forti potenziali del gioco: esagero ?
[AL] Il playtesting e’ durato circa due anni. Abbiamo fatto un grande lavoro giocando pbem ma anche presentando il gioco a diverse conventions e clubs in Inghilterra (dove risiedo). Nel Regno Unito c’e’ una fortissima comunita’ di giocatori del 18xx e questo ci ha permesso di effettuare un fine tuning di alto livello.
I Dragoni vanno fortissimo e hai ragione nel definirli uno degli aspetti piu’ caratteristici del gioco. Mi preme pero’ sottolineare che non rappresentano un aspetto random bensi’ aggiungono un componente di manipolazione sul mercato azionario che in molti trovano divertente.
Mi accennavi a Modena che il grafico si è prestato gratuitamente per la mappa: la passione per questo genere è davvero forte !! Che mi dici al riguardo ?
[AL] Cory Williamson ha fatto un gran lavoro per questo gioco. Ci siamo subito trovati d’accordo nell’obiettivo che era quello di creare il 18xx piu’ bello della serie. Naturalmente Cory ha studiato per bene il gioco prima di decidere di cimentarsi nella sfida artistica e ha concluso che il gioco evidentemente meritava (cosa che mi riempie di soddisfazione ovviamente). Successivamente abbiamo mantenuto lo stesso obiettivo anche in fase di produzione e tutti i materiali usati sono di prima scelta. Insomma non abbiamo lesinato sulla qualita’.
Hai letto la mia presentazione del gioco e ti lascio quindi spazio per il classico diritto di replica …
[AL] Hai colto sapientemente tutti gli aspetti fondamentali del gioco e mi resta poco da aggiungere. Volevo solo precisare (avendolo acquistato e giocato giusto due settimane fa) che Poseidon, secondo me, non puo’ essere considerato un gioco introduttivo al 18xx. Certo ci sono elementi presi a prestito ma manca gran parte del pathos e della componente strategica che rende i ferroviari cosi’ intensi e sfidanti. Mi aspettavo molto di piu’, specialmente visto il prezzo.
Qualche dato pratico ora: data di uscita del gioco, se avete già presi accordi per la stampa, prezzo che avrà, come sarà distribuito e numero di copie previste. Chiedo, infine, se ci sarà anche un manuale in italiano … 😉
[AL] L’uscita ufficiale e’ prevista per il primo Luglio ed il gioco e’ alle stampe proprio nel corso di questa intervista. L’edizione di 1865 Sardinia e’ limitata – essendo il nostro primo titolo abbiamo opinato per poche centinaia di copie; sarebbe stato troppo oneroso (e rischioso) produrne di piu’. Quindi il messaggio e’… se volete metterci le mani su, meglio affrettarsi e non rischiare di restare a bocca asciutta… Il prezzo finale sara’ tra i 50 e 60 euro, in linea con gli altri 18xx, ma ti ripeto abbiamo mantenuto il livello qualitativo almeno due asticelle all’insu’.
Il manuale delle regole, scaricabile dal nostro sito web, sara’ per il momento solo in Inglese. Anche qui abbiamo fatto il massimo sforzo per fornire un prodotto di livello alto e quindi si compone di 32 pagine ricche di immagini, esempi e consigli per il giocatore. 
Come ti è venuto in mente, poi, di autoprodurti ? Puoi parlarci anche dei vostri nuovi progetti, oltre a 1865, visto che mi accennavi ad un più ‘familiare’ titolo di corse ?
[AL] Come ti dicevo questo nostro primo titolo si inserice in un discorso piu’ ampio. Con un pizzico di ambizione che non guasta mai e forti della nostra esperienza pregressa, puntiamo a pubblicare boardgames innovativi e di alta qualita’. 1865 sardinia e’ quindi (speriamo) solo il primo di una lunga serie. In cantiere abbiamo un prototipo (titolo provvisorio Race!) che permette di giocare un’intera corsa di Formula Uno con tutte le emozioni di una gara di car racing. Non posso dire altro per il momento.
Ma naturalmente siamo anche interessati a cogliere i migliori design che ci vengano proposti da terzi. Abbiamo per questo un banner sul nostro sito web che spiega come fare per inviarci una proposta di collaborazione a chi ritiene di avere tra le mani un prodotto davvero speciale e ad alto potenziale.
Un saluto ed un ringraziamento a te …

[AL] Grazie a te per l’ospitalita’ e arrivederci a presto.

— Le immagini sono tratte dal manuale o dal sito della casa (Gotha Games), alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco e saranno rimosse su semplice richiesta. —