Recensioni Minute – Kaleidos

scritto da TeOoh!

Avevo deciso di postare questa recensione appena dopo Lucca, ma, vuoi per l’emozione di avere un gioco fresco di uscita tra le mani, vuoi che il report degli eventi va fatto sempre in prossimità di essi, alla fine mi è slittata tra le mani fino a far passare più di un mese.

La spaccio, allora, per un buon consiglio di gioco da fare durante le feste con tutta la famiglia: perchè in effetti lo è.
Kaleidos (ideato da un gruppo di autori, tra i quali il noto Spartaco Albertarelli, oltre Fulvi, Prette e Zucca), edito da Cocktail Games e in Italia da Oliphante, è un gioco di colpo d’occhio e vocabolario per 2-12 giocatori della durata di una mezz’ora.

Kaleidos, penso sia una delle poche incarnazioni di un gioco completamente trasversale tra le età dei giocatori. Allo stesso tavolo si siedono tranquillamente ragazzini/giovani/adulti/diversamente adulti avendo tutti quanti le medesime possibilità di vittoria e, insieme trascorrono così una bella serata in relax. Certo, è presente una feroce clessidra che scandisce i preziosi secondi, ma alla fin fine è più un modo per terminare la manche, che non per aggiungere pressione a chi sta pensando.
Sono un po’ vago circa il regolamento, nevvero? Hai certamente ragione, ma qualcosa da scoprire nel filmato dovrò pure lasciarla! Però capisco anche che non tutti hanno modo di ascoltare con il volume a manetta come si conviene: magari siete in riunione con dei clienti svedesi, oppure nel bel mezzo di una lezione di yoga.
Ecco quindi la Minutissima: ti siedi davanti ad un’immagine pienissimissima di oggetti, si estrae una lettera; il tuo scopo è scrivere il nome del maggior numero di oggetti che vedi all’interno dell’immagine inizianti con quella lettera. 3 punti se sei l’unico ad averlo scritto, 1 se qualcun altro ha avuto la medesima idea. 10 manches.
Siccome su GsNT si parla anche di componentistica, aggiungo che è ben studiata: ci sono dei cavalletti che tengono in verticale le immagini per una migliore visione da parte dei vicini e …. sono inclusi blocchetto e matite! Sembra una banalità, ma evidentemente non vi siete mai trovati a dover giocare a “Nomi, cose, città” scrivendo sul retro di scontrini con delle penne che scrivono un po’ sì e un po’ no.
Chiudo con l’angolo “se proprio devo trovarci qualcosa” dicendo che: nonostante il numero di coppie Lettera-Immagine possibile sia molto elevato, tutto sommato dopo un po’ si trovano dei “trucchetti” nel nominare oggetti presenti su più immagini. Diciamo che è un “difetto” percepibile sono quando ci sono abituali vs occasionali, perchè altrimenti si autobilancia.
Avrei invece pensato ad una versione travel o, banalmente, a rendere più travellabile (ahahhaah so che alcuni aborrono queste italianizzate) il gioco. E’ molto adatto anche per essere giocato, che so, in spiaggia, ma la dimensione della scatola (che serve per contenere le immagini di grande dimensione) la rende non adatta al trasporto comodo; estrarre le immagini e tenere il resto del materiale sparso in borsa, porterebbe a danneggiarle, e sarebbe un peccato.
Non mi resta che augurarvi buona visione! E, nel caso vi chiamaste come uno degli Autori, ri-colgo l’occasione per complimentarmi per il riconoscimento ottenuto!

5 comments on “Recensioni Minute – Kaleidos

  1. Io ho giocato tanto con il “vecchio” Kaleidos (2005 credo) e mi ha sempre divertito, beh, direi proprio che questa nuova edizione mi piace ancora di più! Artisticamente è validissima e la componentistica, come sottolinea anche Teo, lo è altrettanto. Personalmente credo che non sia un'eresia pagarlo 30-40 euro (anche se in realtà in giro si trova a molto meno!) 🙂

  2. ciao Insania, non sono sicuramente nella posizione di giustificare o meno il prezzo di un boardgame. Diciamo che parto sempre dal presupposto che l'editore non voglia fregare il giocatore, ma semplicemente coprire i propri costi di produzione con un minimo di “margine di errore” nel caso non vendesse tutte le copie. Quindi non sono in grado di risponderti sulla parte dei 30-40 euro. 🙂

    Detto questo, credo che un boardgame sia un qualcosa che deve regalare un'esperienza, combinando le meccaniche, la componentistica e i giocatori. Indubbiamente ricalca “Nomi, cose, città” come dicevo nell'articolo, ma le immagini così ricche di dettagli permettono una partita comunque completa e appagante, uguale per tutti. Non necessariamente ogni posto è un buon posto per giocare a NCC, così come non tutti i posti a sedere hanno le stesse chance di recuperare oggetti da scrivere sul blocchetto.
    In questo caso specifico Kaleidos cala tutti all'interno delle stesse stanze dalla stessa prospettiva e, con i materiali all'interno, riesce appunto a completare l'esperienza di gioco ovunque, basta portarsi dietro la scatola.

  3. Caro TeOoh! leggo solo adesso la risposta, dunque, scusa il ritardo. Non voglio entrare anch'io nel merito del prezzo e del fatto che in quest'ultimi tempi vogliono farci pagare in oro scatole per lo più vuote e malfatte (su questo esistono migliaia di discussioni simili). Che un gioco debba regalare un'esperienza non ci sono dubbi, ma, per fare un esempio banale, se un mazzo di carte da briscola costasse 20-30 euro (parlo del classico mazzo “da battaglia” non di edizioni pregiate) la gente lo comprerebbe con la stessa frequenza con cui è diffuso oggi? Nonostante sia innegabile non solo l'esperienza che ci regala, né la longevità del mazzo, né la miriade di giochi che si possono fare, né l'ampissimo bacino di utenza di giocatori. Ecco io domani potrei anche creare il “gioco del silenzio” deluxe con puzzilli a posto del gessetto e con modalità da “gdr” con personaggi con abilità particolari. Ma se lo vendo a 30-40 euro, beh, dubito che non mi attirerei determinati commenti. Poi per carità ognuno fa il suo prezzo ed ognuno può scegliere di non comprare 😉 Ma l'impressione è quella del periodo d'oro della Playstation 1 – non so se ricordate – i titoli usciti erano millemilamiliardi, ma se ne salvavano 10…

Leave a comment