Recensione – Smash Up

scritto da Maxell

Come qualcuno sa purtroppo non sono riuscito ad andare al Lucca Comics quest’anno a seguito di un incidente d’auto che mi ha bloccato dal letto da cui vi scrivo (e a cui sono ancora legato per qualche giorno).
Avevamo preparato tutto e, all’ultimo, mi sono dovuto tirare indietro; i miei amici, per non farmi sentire più triste di quanto già non fossi, si sono incaricati di prendermi personalmente un po’ di giochi, alcune nuove e uscite e altri magari “meno reperibili”.
Alla fine della fiera sono riuscito a prendere quasi una decina di giochi – uno tra questi è proprio Smash Up, gioco di carte del quale avevo sentito tanto parlare (ho un certo radar per i prodotti legati a Lovecraft – vedi espansione a fine articolo) e del quale voglio parlarvi oggi.

IL GIOCO
Smash Up è un gioco di carte creato da Paul Peterson (personaggio buffissimo, noto per un altro divertente prodotto “Guillotine” – gioco di carte ambientato ai tempi della rivoluzione francese) ed edito in Italia dalla Uplay.it edizioni (l’originale era della AEG): si gioca dai 2 ai 4 giocatori con tempi che si assestano intorno ai 45 minuti.
Nella confezione troviamo 8 mazzi da 20 carte (a rappresentare le 8 fazioni che compongono il gioco base) e un altro mazzetto da 16 carte a rappresentare le basi da distruggere (smash up).
Presenti anche dei segnalini per tener traccia del nostro punteggio e infine un regolamento semplice e divertente per un gioco semplice… e divertente!
COME FUNZIONA
Come chiave di lettura per il gioco, comincio con l’elencare quali sono le 8 fazioni presenti nel gioco base : pirati, alieni, non-morti, folletti, stregoni, ninja, dinosauri e robot; ve lo premetto perchè, per chi non conoscesse il gioco, è bene sapere che questo non vuole essere un gioco serio ma esilarante e, soprattutto, trash – molto trash.
Smash Up è un gioco “shuffle building” dove ogni giocatore andrà a scegliere 2 mazzetti da 20 carte, le mescola e crea un unico mazzo; come detto prima ogni mazzetto rappresenta una delle fazioni presenti nel gioco – questo vuol dire che magari ci toccherà giocare con gli stregoni ninja o, peggio ancora, con i dinosauri pirati o i robot non-morti – le combinazioni sono davvero tantissime.
Una volta costituito il nostro mazzo di 40 carte, scopriamo un numero di basi pari al numero di giocatori presenti più uno e possiamo cominciare a giocare.
I mazzi sono composti da due tipi di carte, ovvero seguaci e azioni. Le prime sono le nostre creature – le carte che dovremo annettere alle basi per poter ottenere punti e, alla fine, vincere la partita.
Le seconde sono invece carte che ci consentono di eseguire particolari azioni (caratteristiche della nostra fazione) che definiscono il nostro stile di gioco.
Quali sono le fazioni? Ecco un breve elenco di cosa troviamo nel set base :
  • I pirati sono specializzati nello spostarsi da una base ad un’ altra e sono molto bravi nel distruggere altri seguaci, soprattutto più deboli.
  • Gli alieni hanno seguaci mediocri ma azioni molto potenti – sono infatti in grado di far sparire gruppi di seguaci interi oppure di distruggere il contenuto di una base con un colpo solo.
  • I non-morti fanno del proprio numero la loro forza; le carte azione infatti sfruttano molto la pila degli scarti per resuscitare i propri seguaci.
  • I folletti sono molto versatili e difficili da distruggere; tipicamente infatti i loro seguaci, quando distrutti, hanno effetti negativi su chi li distrugge.
  • Gli stregoni sono maestri nel far girare le carte a loro piacimento e avere sempre una mano con numerose opzioni.
  • I ninja hanno seguaci molto forti ma soprattutto furtivi, in grado di subentrare in una base all’ultimo istante o di assassinare seguaci avversari.
  • I dinosauri hanno tra loro fila i seguaci più potenti (il laseratopo, lo stegosauro corazzato…) e hanno numerose carte per potenziare quest’ultimi.
  • I robot, per finire, sono in grado di ripararsi, giocare più seguaci in un turno e, alcuni di loro sono indistruttibili…
Ogni base ha un valore che sta a indicare il punto di rottura – ogni seguace presente nel gioco infatti ha un valore che indica il suo potere e, quando la somma dei valori di tutti i seguaci presenti in una base raggiunge il punto di rottura, si considera la base distrutta: a quel punto i primi tre giocatori ottengono dei punti in base a chi detiene il maggior potere.
Ogni base ha anche un’ultima caratteristica: tranne rare eccezioni infatti le basi hanno anche abilità passive o, più comunemente, eventi che si attivano alla fine della distribuzione dei punti; risulta infine evidente che le basi con un punto di rottura più basso, tipicamente paghino meno in termini di punti.
Durante il proprio turno ogni giocatore potrà giocare un seguace e annetterlo dove preferisce e giocare una carta azione; non potrà giocare pertanto giocare due azioni o due seguaci – ovviamente non si è costretti a giocare carte durante il proprio turno.
Come si conclude la partita? Il primo che raggiunge i 15 punti è il vincitore; in caso di parità si andrà avanti finchè uno dei giocatori ha più punti degli altri – verosimilmente serviranno circa 4-5 basi per decretare un vincitore.
COMPONENTI
Aprendo la scatola ci si accorge presto che questa accoglierà eventuali future espansioni – ci sono infatti 20 scomparti per carte e, nel set base, ne occupiamo 9; l‘artwork è veramente ben curato, divertente e le illustrazioni rappresentano veramente bene le fazioni.
I font e disegni spesso ricordano King of Tokyo – all’inizio pensavo fossero giochi legati tra loro (difatti l’espansione di King of Tokyo si chiama Power Up – facilmente confondibile con Smash Up) e questo, almeno secondo me, è una cosa buona – ho apprezzato molto le carte e l’artwork di King of Tokyo e questo mantiene lo stesso stile, simpatico e divertente.
CONSIDERAZIONI FINALI
Smash up ha una rigiocabilità pazzesca, ci sono numerose combinazioni di fazioni possibili e il gioco scala benissimo con qualsiasi numero di giocatori.
Se dovessi fare un appunto direi che alcune fazioni hanno delle capacità che a volte non sono neutralizzabili da altre e quindi, se giocato in 2, si rischia di fare delle “combo” a cui spesso non si trova soluzione – forse è il mio non saper perdere che parla o forse è veramente così – chi lo sa !
Il gioco vuole essere semplice e immediato, tant’è che quando i giocatori hanno il proprio mazzo di carte pronto e vengono spiegate quelle due regole, fondamentalmente ci si deve limitare a leggere cosa le carte fanno e eseguirle alla lettera, senza domande.
Il problema è che però a volte ci si chiede se sia “legale” o meno eseguire azioni di cui si è sicuri ci sia una faq che non lo permette – e invece non è così; ci sono delle combo devastanti che davvero richiederebbero una house rule: è vero che di queste eccezioni ce ne sono talmente tante che alla fine potremmo accontentarci di non mettere fermi di alcun tipo, ma a volte penso (soprattutto quando capita a me – doh!) che per quanto “libero” si debba metter dei paletti a ciò che è consentito fare. Vi faccio un esempio : gli alieni hanno un seguace (l’invasore) che, giocato, paga 1 punto vittoria; giocandolo con i non-morti (che resuscitano i propri seguaci) si può rimettere in gioco l’invasore numerose volte e vincer la partita mani basse.
Ci sono anche carte che dicono “rimetti un seguace in mano al proprio proprietario” senza specificare “avversario” – gioco l’invasore, lo riprendo in mano e lo rigioco…
Sono in arrivo due espansioni (in attesa di traduzione) : Supermegaultra 9000  (già disponibile in anteprima in italiano a Lucca ed a breve – dicembre – in vendita) e The Obligatory Cthulhu Set; entrambi portano 4 nuove fazioni e, mentre il primo fondamentalmente aggiunge “the same good stuff” al gioco senza stravolgerlo, il secondo porta con se qualche meccanica nuova tra cui la pazzia che, incredibilmente, si incastra veramente bene anche con il set base (o la prima espansione) che non hanno questa meccanica – parleremo più avanti delle espansioni magari quando riesco a metterci le mani sopra!
Quello che però risulta evidente è che con 16 fazioni (con le espansioni) il gioco è letteralmente infinito – già con il set base la rigiocabilità è ottima – non oso immaginare cosa possa diventare!
E’ un gioco che, per il suo contenuto in termini di piacere e divertimento, a mio avviso ha un buon prezzo, intorno ai 25 euro (qui lo trovate nelle varie versioni ed espansioni nel negozio online Egyp.it) mentre le espansioni andranno a poco più della metà. L’editore spiega di aver compiuto uno sforzo per tenere i prezzi, nella versione italiana, anche sotto a quelli dell’originale.
Ci ho personalmente giocato 5 volte con persone sempre diverse (e configurazioni diverse) ed è sempre piaciuto a tutti – dal giocatore amante degli scacchi, al giocatore amante dei filler – è veramente un gioco spassoso e veloce per tutti.
E’ stata per me una vera sorpresa – soprattutto perchè sono amante di giochi lunghi e, francamente, più impegnativi – ma devo riconoscere che è un gioco veramente ben bilanciato, ben fatto, mi fa sorridere e fa sorridere, veramente una sorpresa.
— Le immagini sono tratte da dal manuale, da BGG o dal sito della/e casa/e produttrice/i (AEG/Uplay.it) alle quali appartengono tutti i diritti sui giochi di cui si parla. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. —

14 comments on “Recensione – Smash Up

  1. Ciao, ero anch'io molto incuriosito da questo gioco, di cui ho sentito recensioni molto contrastanti tra loro. Quello che mi preme pero' far notare e' un'altra cosa: io spesso acquisto sulla versione tedesca di amazon giochi indipendenti dalla lingua, e per caso ho notato anche questo…
    Ora capisco che localizzare abbia un costo e che ci siano anche politiche commerciali di cui non ho idea…ma su quel sito il gioco base piu' le due espansioni si puo' acquistare a 32 euro!
    E' davvero la prima volta che mi capita di vedere una tale differenza di prezzo, e me ne chiedevo il motivo.

  2. Gioco molto carino, non è un filler però. Giocare i robot è complicato si “spownano” in continunazione si somano bonus e si moltiplicano i robot. Posso dire che forse è un filler per hardgamers, non sicuramente per un pubblico generico. I pirati sono una spanna sopra gli altri mazzi, la loro abilità di muoversi “all'ultimo momento” gli da la possibilità di fare punti in modo inaspettato. Nell'espansione trovo i cavalca orsi e gli steampunk molto forti con abilità molto molto più forti della norma. Basta dire che io cavalca orsi hanno un personaggio che riporta “quando il generale è in campo tutti i tuoi minion non possono essere distrutti”.

    Una domanda. Ma l'espansione di Chtulu sara tradotta in tempi brevi?

  3. Guarda, quando avevo parlato a Lucca con gli editori mi dicevano di aver compiuto già un grosso sforzo per proporre il titolo ad un prezzo più contenuto di quello dell'edizione inglese, nonostante il fatto che i volumi di vendita nostrani siano bassi. In Germania ci sta che la Pegasus, puntando su vendite potenzialmente massicce sia riuscita ad abbassare ulteriormente i costi: a quello ci aggiungi la politica aggressiva che in certi frangenti pratica Amazon (che però ha un catalogo ristretto rispetto ai venditori specializzati) ed arrivi ai prezzi che hai citato. Però, in questo caso, le carte hanno testo in lingua ed io il tedesco non lo so, né chi gioca con me, che preferisce di solito l'italiano all'inglese, figurati al tedesco … 😉

  4. Ciao,
    sicuramente e, soprendentemente, il gioco fila liscio in qualsiasi combinazione.
    E' ottimo in 2, perfetto in 3 e ancora ottimo in 4.
    In 3 si ha la configurazione migliore in quanto ci sono abbastanza fazioni in gioco per poter fare da counter a qualcun'altro (cosa che in 2 si rischia di non avere) e in 4 forse è un po' caotico nel senso che alcune basi vengono distrutte in 2 turni e magari c'è meno strategia – e se qualcuno non vuole farti vincere – non ti fa vincere 🙂

    Il gioco base di gioca in 4 perchè ovviamente ci sono 8 fazioni ma con le espansioni (o con due confezioni) il gioco SI PUO' GIOCARE anche in 5-6.
    Chi lo ha provato con più di 4 giocatori, e qui leggo tanti pareri che convergono, dice che il 5-6 si può giocare ma preferibilmente con le espansioni – avere due fazioni identiche infatti è un po' esagerato.
    Avere 7-8 giocatori è troppo caotico, serve un tavolo enorme.. inzomma è tutto un po' complicato (ma possibile); ultimo appunto : qualcuno suggeriva, volendolo giocare in 5-6, di moltplicare il punto di rottura della base per 1.5 – ergo una base che si rompe a 20, si romperà a 30 🙂

  5. Sicuramente si piazza tra i filler e i non – un mezzo filler se vogliamo 🙂
    Il sistema di gioco però (così come le sue regole) lo rendono facilmente approcciabile da qualsiasi tipo di giocatore, da quello esperto a quello meno… E questo è un bene.
    I pirati sono forti, ma ci ho giocato (2 volte) contro mazzi con mostri “grossi” (tipo dinosauri) e si trovano in grosse difficoltà perchè se è vero che riescono a fare le manovre di abbordaggio, spostamenti ecc – non uccidono quasi nessuno…
    Le carte cannonata, polveriera e i seguaci che uccidono seguaci avversari, uccidono (nel caso dei pirati) solo seguaci “piccoli” – se ammazzi tanti non morti ne torneranno altrettanti in vita, se invece ammazzi folletti possono essere guai, mentre ammazzare, come dicevamo, i dinosauri è molto difficile perchè creature piccole ce ne stanno poche.

    Quelli che, a oggi, mi han dato più problemi penso siano gli alieni…
    Tante combo, versatili e con carte azioni veramente distruttive e “game-changing”; i ninja anche sono tosti – così come i non-morti con cui fai combo da paura.
    Gli unici che forse mi piacciono meno forse sono i dinosauri – grandi e grossi ma lenti e stupidi 🙂

  6. Nella recensione si conclude che e' “ben bilanciato” pero' viene riportato anche un esempio di combo uber sbilanciata, come si concordano le due cose?

  7. Il gioco è ben bilanciato, anzi è soprendentemente bilanciato.
    Ci sono ovviamente eccezioni, che eccezioni sono perchè richiedono una certa geometria, una certa triangolazione che se non avviene non vedremo le famose uber combo.

    Dovendo fare il draft per i mazzi, tecnicamente, uno evita facilmente queste combinazioni e comunque, come già detto, basta metter dei paletti a quelle strane eccezioni per arginarle se proprio necessario.

    Con il mio gruppo abbiam convenuto che l'invasore può esser giocato solamente una volta e non ripescato e rigiocato per attivare nuovamente la sua abilità – già questo tappa il 90% dei buchi,

  8. Buona guarigione!
    Il gioco mi ha parecchio incuriosito e sono molto tentato di prenderlo proprio per la rapidità di apprendimento. Il fatto che sembri un po' più di un filler parla sicuramente a suo favore. Ammetto che, essendo un purista delle regole, mi dispiace un po' che alcune giocate possano essere troppo sbilancianti. Però, appunto, essendo poco più di un filler, questo aspetto è meno pesante.
    Ciao

  9. Grazie intanto per gli auguri 😉
    E' disarmante quanto sia semplice! Con le persone con cui ho giocato mi limito a spiegare come funzionano le basi da distruggere, che si può giocare solo 1 seguace e 1 azione per turno… e poi bisogna limitarsi a leggere cosa si ha in mano – in 5 minuti si parte 🙂

  10. In questo caso è molto semplice, la dimensione della scatola tedesca non è nemmeno la metà di quella italiana e quindi non ha gli scomparti per tenere divisi i mazzi delle carte. In realtà non ha proprio nulla dentro, è solo una scatoletta. Le carte sono più piccole di dimensioni ed in più hanno il bordo bianco per cui il disegno è decisamente piccolo sulle carte dell'edizione tedesca. Quindi in germania hanno semplicemente scelto di non curare i materiali e farne una versione economica. La versione italiana invece mantiene la qualità dei componenti americani e li migliora ad un costo di di 5€ inferiore sia per il base che per l'espansione. Direi che non ci si può lamentare 🙂

  11. Sicuramente non ci si puo' lamentare, son d'accordo con te…anche se il mio portafoglio dissente con forza 😉
    A parte tutto, da fan del print and play, non posso che apprezzare la scelta tedesca: a mio parere e' la soluzione giusta per diffondere l'hobby, soprattutto di questi tempi…

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