CV cosa sarebbe accaduto se…

scritto da Federico

La Granna, conosciuta nel settore come produttrice di giochi, nel senso di azienda che produce fisicamente i giochi per le case editrici, quest’anno ha deciso di produrre internamente un gioco, sviluppato da Filip Miłuński

Il nome del gioco è tutto un programma: CV (per 2-4 giocatori, un’oretta a partita), ovvero il gioco del curriculum vitae.
Al giocatore viene chiesto di partire interpretando un neonato e ogni turno attraverso il lancio di dadi con delle faccine speciali acquistare carte da un pool comune per crescere e arricchire di esperienze la vita del tuo personaggio.

Alcune carte ti daranno dei bonus da usare subito, tipo dadi addizionali da poter lanciare, o rilanci in più da poter fare per aggiustare il risultato dei dadi, mano a mano che si acquistano carte il mazzo dell’adolescenza si esaurisce e lascia spazio al periodo adulto, per poi finire con il mazzo anzianità alla quale fine la partita termina.

La meccanica dei dadi è semplice e facile da capire, lancia i dadi tenendo quello che ti serve e rilanciando quello che vuoi cambiare, solo la faccia “sfiga” si blocca da sola e non ti molla più per tutto il turno, le carte sono facili da capire e completamente esenti dalla presenza di testo.
Come molti altri giochi tutta la parte consistente sta nel calcolo a fine partita dei punti vittoria, un mix di obbiettivi raggiunti e set collection.

Se terminassi qui la mia descrizione non renderei giustizia ad un gioco che invece mi è piaciuto un sacco ma non per le meccaniche che filano liscio senza però nessun twist o idea particolarmente innovativa, bensì per il tema e soprattutto per come è stato reso nel gioco: mentre giochi vedi svilupparsi la vita del tuo personaggio aggiungendo un evento dietro l’altro, dopo un po di turni mi sono ritrovato ad aspettare con ansia il mio turno per vedere come si sarebbe sviluppata la mia vita, come quando una serie televisiva che ti appassiona termina il suo episodio e tu stai li che sbavi per vedere come prosegue, da questo punto di vista CV centra perfettamente il suo bersaglio di farti stare al tavolo con la voglia di giocare.

Sul fronte artistico e della componentistica siamo di fronte ad un livello molto elevato di qualità sia delle carte che dei dadi, d’altronde la casa produttrice è specializzata in questo quindi c’era da aspettarselo, i disegni sono di Piotr Socha, lo stesso artista di superfarmer per capirci, molto carini e ben fatti.

Il gioco chiaramente non è da consigliare agli eurogamers mangianumeri, il suo pubblico ideale è il casual gamer al quale piace raccontare una storia e insultare i dadi che non fanno mai quello che vorresti, sono sicuro che sarà un ottimo gioco ponte per chiunque voglia fare un po di conversioni tra i babbani.

Ciliegina sulla torta il gioco era in vendita ad Essen a 25€, non me lo sono fatto scappare, ottenendo in più tre carte promo che sono degne di menzione:
-Proprietà: collezione di giochi da tavolo
-Evento: viaggio alla fiera del gioco di Essen
-Lavoro: game designer
Vi lascio che vado a compilare il mio CV
Di seguito ecco il nostro video di presentazione del gioco, preso in diretta a Essen 😉

By Fabio (Pinco11) Posted in CV

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