[Facce da gioco] L’amante della scatola

scritto da Fabio (Pinco11)

Tempo fa scrissi un filone di tre articoli dedicati alle facce da gioco, ossia alle piccole abitudini, deviazioni e manie tipiche del mondo degli appassionati giocatori da tavolo. Fu un’occasione per scherzare insieme, facendo un poco di autoironia e devo dire che i riscontri furono positivi, tanto che a volte mi era capitato, a distanza di tempo, di scherzare con qualche amico su alcune delle etichette che mi ero inventato. La più apprezzata, devo dire, resta quella del sommellier, appellativo che fa tanto cool ed intenditore e che maschera dietro di sè il bisogno quasi compulsivo di qualcuno (ogni riferimento a persone o cose da me conosciute è puramente casuale …) di vedere sempre cose nuove 😉
In un paio di mail scambiate con lettori però sono usciti spunti per una nuova piccola escursione nel nostro piccolo bestiario, in quanto due di essi mi hanno segnalato una abitudine, o meglio una anomala forma di attrazione che molti boardgamers condividono, ossia quella nei confronti della scatola del gioco. Quanto del fascino del Risiko è dovuto proprio ai carrarmatini ? 

… il razzetto !!!
Test

Come in tutti i migliori articoletti da spiaggia (perchè, non l’avete visto che fuori il sole, di stì tempi, è abbacinante?) eccovi il classico elenco di domandine, utili qui per capire se la questione vi riguarda 😉
1. Comprereste un gioco privo di cellophane a prezzo intero?
2. Avete in casa giochi mai provati? Se si, essi sono ancora da defustellare?
3. La vostra collezione di giochi è in un luogo visibile?
4. Vi trovate mai a guardare, fermi, le scatole dei giochi impilate (o allineate) senza che in realtà sia il momento di scegliere un gioco da prendere?
5. Provate piacere nel possesso della scatola da gioco? 
6. Vi definite collezionisti?
7. Cosa fareste all’amico che ha appena fatto cadere per terra, di spigolo, la scatola della vostra prima edizione di Mage Knight, danneggiandone irrimediabilmente lo spigolo?
8. Quanto volete bene a vostro figlio piccolo che per sbaglio si è impadronito della vostra scatola di Steam trovando nel tabellone da gioco il posto migliore per disegnare le margherite con i pennarelli indelebili?
9. Avete mai sentito l’odore della scatola di un gioco appena aperto? Lo sapreste identificare?
.. la visione della ruota da vicino ..
Ok, ok. Penso che abbiate già capito che questo articolo parla anche di voi … 😉
In realtà il rapporto fisico con gli oggetti credo, da profano, che occupi diversi studi in psicologia, a partire da quelli legati ai primi mesi di vita del bambino, dove il contatto rappresenta appunto il primo dei modi di comunicare con lui, visto che non parla, non capisce cosa dite e gradualmente si sviluppa la vista. Forse forse quella forma di passione fisica per le cose, ossia il piacere che si prova nel contatto, trova in quei nostri primi contatti con il mondo il suo fondamento.
Fatto sta che, mi diceva l’amica Ange, alla fine ci si trova, a volte, a prendere in mano una scatola da gioco e a quasi accarezzarla brevemente, nel metterla via, un pò come accade per un bel libro che, prima di mettersi a letto, dopo averne lette alcune pagine, si ferma con il suo bel segnalibro e poi si ripone con cura sul comodino. Forse è per quello che, cambiando settore, non ho ancora comprato il lettore di ebook, pur avendone avuto il desiderio da anni: ho la sensazione che mi mancherebbe il contatto con la carta … non so, è qualcosa che è difficile spiegare, ma sono sicuro che mi avete capito lo stesso 😉
I trippoli per definizione, ossia quelli di Carcassonne..
L’apertura della scatola
Questa fisicità poi diventa un piccolo tuffo nel passato, un sense of wonder, quando si va ad aprire per la prima volta il gioco. Quante volte vi siete trovati ad aprire la scatola senza avere davvero intenzione o tempo o compagnia per giocare? Se la risposta è ‘mai’ allora rientrate probabilmente negli utilitaristi, ovvero quelli che fruiscono del gioco per quello che vi può dare, senza che il fenomeno della affezione alla scatola vi tocchi minimanente e siete fuori quindi dalla sindrome che questo articolo affronta 😉
Questo penso di averlo comprato solo per i pezzi …
Se la risposta è no, in realtà non siete malati di niente: siete solo appassionati ed in quanto tali vi fa piacere godere un attimo della vostra passione: è un pò come quella pubblicità dei tizi che mangiano lentamente le mozzarelle, per sentirne meglio il gusto. Voi semplicemente vi godete l’apertura della scatola per vedere cosa c’è dentro, ma anche per non perdervi quel senso di nuovo che il defustellamento vi offre, con quell’odore di nuovo che si dipana nell’aria, a volte che sa un pò di petrolplastica, a volte più di carta…
Ok, ok, non è la stessa cosa di sentire l’aroma del caffè la mattina in casa o quello del pane nell’aria quando all’alba passate davanti ad un panificio appena aperto, però penso di avere dato l’idea …
Il bello sta nel vedere per la prima volta i componenti, nel toccarli, nell’apprezzare la piccola novità od il tocco di classe che ha avuto stavolta l’editore, il tutto alla ricerca, forse, dell’elemento distintivo del gioco: sarà quello dei trenini, o quello dei tombolini o chissà? 
Alzi la mano chi non ha libri non letti (che probabilmente mai leggerà) in casa e chi non ha giochi mai giocati (e che molto probabilmente mai giocherà) in casa, ma che non si pente (troppo) di averli acquistati..
Pensando che si stanno sviluppando molto in rete video e report fotografici degli unboxing mi sa che stà passione per le scatole non è poi fenomeno riservato a pochi individui isolati … 😉
Mi è rimasto attaccato alle mani ..

Questa è la frase che utilizzo di solito per definire un acquisto ‘compulsivo’, in quanto la figura dell’amante della scatola è, naturalmente, affine a quella dell’acquirente compulsivo. L’idea che voglio trasmettere con quella espressione è quella che a volte ci si trova spinti a comprare un determinato gioco solo perchè è ben presentato, perchè vi capita in mano in un negozio o centro commerciale e proprio non riuscite più a metterlo giù, fino alla cassa. Da qui il ‘mi è rimasto attaccato alle mani’. Vi è mai capitato? 🙂 🙂   
Potrei andare avanti per un pò con le faccine sorridenti. Se siete arrivati a leggere qui vuol dire che vi siete concessi qualche minuto extra rievocando, nel leggere, il vostro rapporto fisico con gli oggetti da collezione. O forse vi state solo chiedendo quanto sia fuori quello che scrive. Mannò, via, il gioco da tavolo è un divertimento sano, intelligente, che tiene vivi, giovani e che richiede socialità (a meno che non siate appassionati dei solitari). Tutte cose positivissime, direi!!!
Ah, dimenticavo: quanto vi fa piacere sentire il rollio dei dadi che scontrano tra loro mentre li fate rotolare nelle mani? E quanto preferite i trippoli in legno rispetto a quelli di plastica?
Un saluto a tutti! Attendo di sentire le vostre impressioni e raccogliere le vostre sensazioni sullunboxing
— Le immagini sono tratte dai giochi e da me scattate, salvo quella relativa al Risiko, tratta dal sito dell’editore, Editrice Giochi e quella di Golden Horn (Piatnik). Agli editori spettano i diritti sui prodotti ritratti e le immagini saranno rimosse, in caso, su semplice richiesta. —

11 comments on “[Facce da gioco] L’amante della scatola

  1. 1. Comprereste un gioco privo di cellophane a prezzo intero? no, mica son scemo
    2. Avete in casa giochi mai provati? Se si, essi sono ancora da defustellare? Si ma tutti rigorosamente defustellati appena presi e rimirati
    3. La vostra collezione di giochi è in un luogo visibile? no, al chuiuso in armadi protettivi in un luogo sicuro 😀
    4. Vi trovate mai a guardare, fermi, le scatole dei giochi impilate (o allineate) senza che in realtà sia il momento di scegliere un gioco da prendere? le scatole impilate no, ma spesso prendo un gioco lo apro e lo guardo anche se son solo e non devo giocarci
    5. Provate piacere nel possesso della scatola da gioco? della scatola no, del gioco si
    6. Vi definite collezionisti? boh
    7. Cosa fareste all'amico che ha appena fatto cadere per terra, di spigolo, la scatola della vostra prima edizione di Mage Knight, danneggiandone irrimediabilmente lo spigolo? dipende, se poi accetta di fare tutta la campagna 1939-1945 dio totaler krieg lo perdono 🙂
    8. Quanto volete bene a vostro figlio piccolo che per sbaglio si è impadronito della vostra scatola di Steam trovando nel tabellone da gioco il posto migliore per disegnare le margherite con i pennarelli indelebili?
    A- come detto non sono raggiungibili e sono in un posto sicuro
    B- i piccoli sono ben educati e sanno che i giochi del babbo non si toccano
    C- Steam non vale mio figlio
    9. Avete mai sentito l'odore della scatola di un gioco appena aperto? Lo sapreste identificare? no, non sono feticista.

    a parte le battute il senso generale è corretto, in particolare (copio e incollo):

    -semplicemente vi godete l'apertura della scatola per vedere cosa c'è dentro
    -mi è rimasto attaccato alle mani.. un sacco di volte
    – siamo tutti un po fuori

    in ultimo, ti deludero', ma preferisco i tripoli in plastica

  2. Bravo Fabio, articolo divertentissimo, in cui mi riconosco completamente.
    Le mie risposte:
    1. Ovviamente no, ma ho fatto una eccezione
    2. Ovviamente sì, ma sono tutti defustellati
    3. La mia collezione è in un luogo visibile e accessibile a tutti. Mi piace farla vedere.
    4. Mi trovo molto spesso a guardare le mie scatole impilate, il modo migliore per impilarle non l'ho ancora trovato….
    5. Taaaanto piacere, devo avere QUEL gioco in QUELLA scatola
    6. Potrei rispondere solo dinanzi ad una esatta definizione di collezionista. Fino a quel momento sarò un AAC (appassionato accumulatore compulsivo)
    7. La punizione pensata da Giuseppe non è male. Personalmente, dopo essere andato in bagno a piangere, lo saluterò con una amichevole pacca sulla spalla…
    8. I ragazzi sono sempre stati bravissimi, mai avuto problemi e, comunque, vale il punto C di Giuseppe, in tutto e per tutto
    9. Certo che annuso la scatola appena aperta, eccome, un piacere fisico assoluto. Domanda? Qual'è la peggiore che abbiate annusato? Risposta: Dominion: nasce un regno. La vostra?

    Considerazioni finali:
    A. più che ..attaccato alle mani…la mia frase è: per così poco non potevo non comprarlo (detta con occhi stile Bambi a mia moglie, che intanto mi guarda con amore mentalmente aggiungendo il 114° modo per togliermi di mezzo)
    B. Siamo solo appassionati, ci piace giocare, diventare maghi, esploratori, condottieri, architetti. Ho 51 anni, faccio un lavoro bellissimo dove la razionalità gioca un ruolo determinante. Lasciamo che una scatola, ogni tanto, ci faccia essere qualcun'altro
    C. Mi piace di più il legno (profuma di più….)
    Ciao, grazie e buon gioco a tutti
    Guido

  3. Allora non sono il solo…
    Non solo la mia (ancora modesta) collezione è visibile a tutti, ma è soprattutto visibile a me. Regolarmente ne apro le scatole con la scusa di riorganizzare i componenti, ma in reatà è la voglia di vederli e di toccarli. Ovviamente tutto imbustato e protetto, non sia mai. La mia ragazza sa come come ci tengo e quando cade un tassello per terra di colpo cala un silenzio di 5 minuti seguito dalla mia occhiataccia. Non lo sa l'amico che mentre giochiamo a BB:team manager, “stocca” le carte sia nel posizionarle sul tavolo (a mò scala 40) ce compulsivamente tenendole in mano…e li il cazzio è doveroso!:)
    Nonostante creda di possedere solo ottimi giochi non nascondo che la maggior parte sono stati comprati per il loro contenuto. Potranno essere anche i migliori giochi al mondo, ma se le foto (da questo blog o bgg) non mi affascinano restano dove sono. E fu così che tardai l'acquisto di Burgundy(scoprendo poi che i materiali sono meglio di quanto si dice). Tralaltro, devo passare il test “ragazza”: “prendi questo perchè ci sono le barchette o prendi questo perchè ci sono le casette!” e non gliene frega nulla delle meccaniche-_-“
    I materiali dei german rigorosamente in legno, in plastica solo le miniature. E si: l'odore che si diffonde nella stanza di un gioco appena aperto e la voglia di arrivare a casa per aprire il pacco(visto che ormai lo mandiamo a ritirare da lontani paesi) è emozionante e l'unbozing in rete equivale spesso ad uno spogliarello.

    Utlimamente ho preso Bora BOra e Terra Mystica, 2 splendidi gioconi certo…ma chi di voi crede che non l'abbia fatta soprattutto perchè contengono una miriade di materiale e vederli sul tavolo fa la sua bella figura?!?

  4. Questo è proprio il tipo di commenti che mi fa felice. Prima di tutto perchè forse ho un almeno un pò azzeccato il tema dell'articolo. Poi perchè è simpatico chiacchierare con altri sulle varie passioni che si condividono 😉
    Quanto al discorso Steam, sono ovviamente d'accordo, ma aggiungo anche che, fortunatamente, il gioco in vendita si trova ancora, per cui ricomprarlo è un attimo 😉

  5. Mamma mia quando ci sono giochi di carte e vedi qualcuno che le stropiccia e le inumidisce con le mani sudate … Quasi quasi abbandoni dicendo che tanto ha vinto lui, pur di far fermare il supplizio che le povere carte stanno subendo (diventando gradatamente 'segnate' …)!

    Spesso poi i componenti identificano il gioco: c'è quello 'dei trenini', quello delle casette, quello dei 'tombolini', quello delle ruote dentate … 😉

  6. premetto che Steam non l'ho, e non ho nessun gioco ferroviario, ne mai li ho giocati, un po per caso un po perche avevo sempre di meglio da fare, per cui l'esempio per me contava poco 😀
    i miei bimbi sono discretamente attratti dai miei giochi, ma sanno che sono “proibiti”, il che ai loro occhi ne aumenta il fascino.
    ogni tanto il piccolino mi chiede di prendere i mie soldatini dipinti per vederli, e sa bene che si toccano solo dalle basette.
    gli ho appena preso 3 giochi per loro, caccia al fantasma, la torre degli incantesimi e gli avventurieri e il tempio di chach (che quasi quasi ci scrivo una review).. cosi li preparo per “Street of Stalingrad” ahahaha

  7. Mi unisco al coro felice di sapere che non sono l'unico “folle” appassionato che tiene alla sua collezione di scatole -tutte in bella vista- quanto nessun'altra cosa posseduta, che a volta si ferma inebetito ad ammirarle, aprirle e sentirne l'odore particolare. Quanto all'unboxing e alla defustellazione è uno dei momenti di piacere assoluto…. beh diciamo maggiore… Grazie per la condivisione, perchè mi ritrovo in tutto e per tutto. Cosa ne pensa però chi ti vive accanto, questo è un altro problema…

  8. Finalmente potrò provare a mio marito che sono in ottima compagnia 🙂 !
    Grazie Fabio, sei riuscito a mettere per iscritto le sensazioni che cerco di trasmettere a chi, a differenza di me che sono una “ludomaniaca”, non riesce a capire.

    Ange

  9. Amo l'odore di un gioco appena aperto, che è esattamente un misto fra carta e inchiostro tipografico… farà malissimo ma è buonissimo… per me è una droga!
    Riconoscerei fra mille l'odore di Ticket to Ride o della maggior parte dei giochi della Queen Games. Sarò matto ma l'odore è una delle cose che mi dà più soddisfazione e impreco quando inesorabilmente svanisce.

  10. Ci scherzerai sopra, ma ad Essen ci ero rimasto stranito perchè i giochi della Z-Man (Le Havre e Carrara) avevano un odore più di 'petrolio' che di carta 😉 Ma da chi li han fatti produrre?? 🙂

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