Tokaido – Prova su Strada

Scritto da Lucy.

[Chrys: con questo articolo si aggiunge alla nostra redazione una nuova voce, e finalmente si tratta di una voce femminile (che io e Fabio cercavamo da tempo, che se no sembra che i GdT piacciono solo ai maschietti, mentre la community delle gamer è tuttaltro che risicata). Lucy ha conosciuto i boardgames 2 anni fa e ne è subito rimasta affascinata diventando un membro attivissimo di GiocaTorino e facendo la dimostratrice durante numerosi eventi; apprezza ogni genere, dai gestionali complessi ai family, dai dungeon crawler ai deck building. 

Aveva già collaborato col blog un paio di volte come “foto-reporter” in occasione della Giornata Mondiale del Gioco e di GiocAosta ma finalmente l’abbiamo convinta a scrivere ^__^.
]

Torniamo a parlare di Tokaido, il gioco di Antoine Bauza presentato ad Essen 2012, edito per l’Italia da Asterion Press, di cui è già presente sul blog un’anteprima scritta da Fabio.

Il gioco, del tutto indipendente dalla lingua, prende il nome dall’antica via che collega Kyoto a Edo (meglio conosciuta ai giorni nostri come Tokyo) e i 2-5 giocatori vestono i panni dei viandanti che intraprendevano il viaggio tra le due città. 

Clicca sulla foto per vedere lo zoom!

Lo scopo di ognuno è sfruttare al meglio ogni tappa, dallo shopping nei negozi alle offerte al tempio locale, in modo da essere il viaggiatore ad aver collezionato il maggior numero di punti vittoria all’arrivo e quindi ad aver avuto il viaggio più intenso e gratificante. Il tutto in una partita dalla durata media di 30-60 minuti e dalla difficoltà non esagerata, che rende il titolo accessibile anche al grande pubblico.

NELLA SCATOLA
Tra i componenti del gioco spicca senza dubbio il tabellone, sviluppato in lunghezza, che rappresenta la via di Tokaido con tutte le relative locazioni in cui è possibile fare tappa. La plancia ha senza dubbio un’estetica molto elegante e in stile zen, a sfondo bianco e con le località colorate e rappresentate da simboli identificativi.
Su di essa vengono posizionati 7 mazzetti di carte: souvenir, terme, incontri, pasti e panorami. Le carte di quest’ultimo tipo, in particolare, raffigurano con disegni accurati e dettagliati 3 diversi tipi di panorami che sarà possibile ammirare durante in viaggio, mentre le altre presentano svariati tipi di oggetti e cibi acquistabili, anch’essi disegnati molto bene. Le carte obiettivo invece vengono posizionate a fianco del tabellone e sul retro riportano la figura di un gatto della fortuna bianco o nero (“maneki neko”). Io ho avuto modo di giocare con un’amica che è stata in Giappone e devo dire che ha apprezzato molto l’estetica delle carte. ^__^

Altre parti della componentistica degne di nota sono le schede personaggio, spesse e ben raffigurate. Una particolarità molto simpatica di queste schede è che presentano un buco circolare in alto a sinistra, in cui il giocatore inserirà il pacchettino da viaggio del proprio colore, fatto su misura.

Anche le monete, rotonde con un buco quadrato al centro, sono particolari e rappresentano bene gli yen antichi.
L’unica pecca l’ho trovata nei token rotondi per segnare i punti, immotivatamente piccoli e scomodi da usare.

In media, comunque, si tratta di componenti ben studiati e molto piacevoli da vedere e maneggiare, con una cura in più per i dettagli che rimandano all’ambientazione (a cui oltretutto il regolamento dedica una colonna di curiosità in ultima pagina). ^_^

COME SI GIOCA

La lunga strada verso Edo inizia qui…

Le regole del gioco sono semplicissime: si parte tutti da Edo, ogni volta a muovere è il viaggiatore rimasto più indietro nel percorso e ci si può spostare in avanti di quante caselle si vuole, con l’unico limite di dover fare obbligatoriamente tappa nelle 3 locande intermedie, dove i primi arrivati dovranno attendere i ritardatari per poter ripartire.

In sostanza, chi viene distanziato dagli altri può muovere più volte di fila, ma se si rimane troppo indietro si rischia di non riuscire a visitare i luoghi più fruttuosi.

Le varie location possono avere uno o 2 spazi liberi (il secondo spazio solo se si gioca in 4+), il che significa che possono essere visitate al massimo da quel numero di viaggiatori, ed ognuna ha un effetto diverso:

Panorami
Ci sono tre tipi di panorami ammirabili: risaia (3 carte), montagna (4 carte) e mare (5 carte). Ogni volta che ci si ferma su un tipo di panorama, si riceve la carta relativa. Ognuna darà dei punti vittoria in crescendo (1 per la prima, 2 per la seconda e così via). Di conseguenza, il massimo punteggio ottenibile con il panorama della risaia sarà di 6 (1+2+3), per la montagna 10 e per il mare 15.
Inoltre, per ogni panorama c’è un bonus di 3 punti per il primo giocatore che lo completa.

Per esempio questo panorama di mare vale appunto 15 punti (1+2+3+4+5) e 18 se lo si finisce per primi.

Negozio di souvenir
Nel negozio è possibile entrare solo se si possiede almeno una moneta, dopodiché vengono pescate le prime 3 carte souvenir dal mazzo nero e il giocatore può acquistarne quante vuole pagandone il costo, che varia da 1 a 3 monete.
I souvenir sono divisi in 4 tipologie (snack, arte, abbigliamento e piccola oggettistica) e permettono di fare punti vittoria a fine partita in base al completamento dei set di oggetti. Ogni set per essere completo deve contenere 4 oggetti diversi, uno per tipologia, ma anche quelli lasciati incompleti danno una parte di punti.

Incontri
La via di Tokaido è trafficatissima e spesso capita di incrociare altri viandanti (mercanti itineranti, guide turistiche, nobili, sacerdoti e samurai in viaggio ^^ ). Chi si ferma qui può pescare la prima carta dal mazzo degli incontri e applicarne gli effetti: i simpatici personaggi raffigurati sulle carte possono regalare al giocatore che li incrocia punti vittoria, monete, souvenir e altro.
Il giocatore più chiacchierone ^^, che avrà accumulato più carte di questo tipo degli altri, si aggiudicherà 3 punti vittoria extra a fine partita.

Templi
Anche in questo luogo è possibile fermarsi solo se si è in possesso di almeno una moneta. In ogni tempio si possono donare da 1 a 3 monete per ricevere lo stesso numero di punti. A fine partita, inoltre, vi sono ulteriori punti vittoria per i donatori più generosi.

Fattorie
Semplicissimo: qui si lavora sodo per guadagnare 3 sudatissime monete.

Terme
Non c’è niente di meglio che una tappa alle terme naturali per rinfrancarsi durante il lungo viaggio. Chi si ferma in questa locazione pesca una delle carte relative e può fare 2 o 3 punti vittoria.
Come per le carte incontro, a fine partita altri 3 punti vittoria attendono il giocatore che avrà ottenuto più carte termali.

Locande

Nei punti di ristoro è obbligatorio fermarsi e non si può ripartire finché non sono arrivati tutti i viaggiatori. Questo comunque non obbliga a consumare un pasto, anche se la cosa è caldamente consigliata perché permette di ottenere 6 punti vittoria.

Chi arriva per primo ripartirà per ultimo, ma avrà la possibilità di pescare un numero di carte pasto pari al numero di giocatori più uno, il cui costo va da 1 a 3 monete (mentre il numero di punti ottenibili è sempre uguale). È possibile mangiare solo pietanze mai assaggiate prima.
A fine partita, 3 punti extra saranno assegnati al giocatore che ha speso più monete per sfamarsi, il vero gourmet della partita insomma! ^_^

COMMENTI FINALI
A mio parere il gioco scorre bene ed è facile da spiegare/imparare.

A renderlo vario e piacevole da rigiocare ci sono i personaggi da assegnare a inizio partita, ognuno con un’abilità speciale (scegliere tra 2 carte incontro quando se ne deve prendere una, donare una moneta extra dalla riserva al tempio, mangiare gratis, comprare oggetti con uno sconto e via dicendo) e con una diversa quantità di denaro in partenza.

Anche se dopo qualche partita si può avere la tentazione di rimanere più indietro possibile per visitare il maggior numero di locazioni, ci si rende presto conto che esagerando in questo senso si rimane penalizzati nella scelta, perché i posti più interessanti vengono presto riempiti.

Io comunque ho avuto modo di giocare partite con 4-5 giocatori, tendenzialmente persone che apprezzano i giochi da tavolo pur non essendo fissate come me ^^, e ha riscosso un discreto successo. Esteticamente è bello da vedere e da presentare e può essere proposto facilmente anche a dei Babbani (= persone estranee al mondo ludico :-P). Ad una di queste partite, ad esempio, ha partecipato anche una ragazzina di 14 anni, che l’ha apprezzato molto ed è riuscita ad essere competitiva (ha persino vinto, con nostra somma vergogna…).

Inoltre, ci sono delle varianti suggerite dal regolamento stesso, combinabili anche tra loro, per aumentare la difficoltà e rendere il gioco più interessante anche per gli esperti: in una le carte pasto da pescare alle locande equivalgono esattamente al numero di giocatori e non c’è quella in esubero; nell’altra l’ordine di partenza iniziale comporta un bonus o un malus in termini di monete (-2 al primo giocatore che partirà e -1 al secondo, +1 e +2 agli ultimi due che inizieranno il viaggio).

Le carte bonus obiettivo: il maneki meko pittore con i 3 bonus panorama
e il maneki neko nero con i bonus terme, incontri, shopping e cibo.

Una menzione particolare la riservo alla modalità a 2 giocatori, che ho avuto modo di provare una volta, in quanto prevede l’uso del Viaggiatore Neutrale. Questo si differenzia dal classico morto perché il suo utilizzo strategico diventa fondamentale per vincere la partita.
L’anonimo viandante, infatti, viene spostato quando rimane indietro, ma a fare la scelta è sempre il giocatore più avanti nel viaggio, che di conseguenza può muoverlo per dar molto fastidio all’avversario che muoverebbe prima di lui, magari occupando posizioni che gli sarebbero utili. Inoltre, quando si ferma al Tempio dona una sola moneta dalla riserva e concorre per il premio finale, oltre a scartare una carta pasto alle locande quando vi si ferma. Io l’ho usato molto e l’altro giocatore, che inizialmente lo aveva snobbato, si è presto reso conto della sua importanza. ^_^

Situazione alla fine di una partita da 2 giocatori. ^_^

In conclusione, Tokaido è un titolo che si presta bene per le partite con dei light gamers e con un target di tipo famiglia, ma che, complice la durata non impegnativa (30-50 minuti), può rivelarsi interessante anche per giocatori più preparati.

Il gioco viene venduto al pubblico al prezzo di listino di 39,90 euro e se voleste ordinarlo online lo potete trovare, nell’edizione italiana, in vendita su Egyp.it.

— Le immagini riprodotte sono tratte dal sito della casa (Funforge/Asterion Press), da BoardGameGeek (scattate da Henk Rolleman,   Brian Magno, Cadmin,e Johan) o dal manuale del gioco. All’editore o ai fotografi spettano tutti i diritti sul gioco e sulle immagini, le quali sono state riprodotte qui ritenendo la cosa una gradita forma di diffusione, ma saranno rimosse su semplice richiesta. —
By Fabio (Pinco11) Posted in Tokaido

7 comments on “Tokaido – Prova su Strada

  1. Ho avuto modo di provarlo proprio ad Essen e mi aveva divertito molto. Avevo anche deciso di comprarmelo ma purtroppo lo avevano già esaurito.

  2. Piacevolissimo gioco anche per chi (come me) non è bravissimo ad elaborare strategie vincenti.
    E' molto curato, il che permette di immergersi nella cultura del sol levante, godendosi il gioco in perfetto relax.
    Consigliatissimo! 🙂

  3. Come tutti i giochi semplici da imparare, ho trovato la noia inversamente proporzionale alla competitività degli avversari. 🙂
    Nella partita a 2, soprattutto, bisogna impegnarsi un bel po' per ostacolarsi a vicenda ed usare in modo proficuo il Viaggiatore Neutrale. Quindi non c'è proprio tempo di annoiarsi.
    Giocato con un gruppo di “tranquilloni”, invece, può perdere un po' di appeal, ma credo valga per molti giochi con il suo target. 😀

  4. è facile da giocare, certo… le mosse sono “obbligate” in base a chi inizia.
    è una corsa verso la fine divisa da alcune tappe dove attendi gli altri giocatori prima di ripartire …

    Se lo devo paragonare come tematica allora andrei su un takenoko, anche li è molto semplice da spiegare e da giocare e dove il caso determina, spesso, il vincitore ma almeno delle scelte bisogna farle 🙂

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