[nonsolograndi] Recensione : Nella bella fattoria

scritto da Fabio (Pinco11)

La Editrice Giochi, storica presenza nel mercato dei giochi da tavolo di casa nostra, propone, accanto ai suoi classici ‘cavalli di battaglia’, come Risiko e Scarabeo, anche una linea di titoli dedicati ai più piccoli, raccolti appunto nella loro linea Junior.
Oggi ho selezionato, per proporne una recensione, uno di essi, ovvero Nella Bella Fattoria (per 2-4 giocatori, tempo medio a partita dai trenta minuti in su), in giro già da un annetto abbondante, ideato (anche se l’editore non ha inserito in nome nel gioco) dal noto Spartaco Albertarelli.
Il gioco si ispira a principi classici, da ‘tira il dado e muovi’, inserendo su di essi alcune varianti simpatiche, rendendolo il tutto adatto sia per il 6+ indicato sulla scatola, che per i bimbi in età immediatamente prescolare (a patto che qualcuno legga le carte presenti). Ottima, lo accenno subito, la componentistica.

Nella vecchia fattoria … ia ia .. oh

La scatola, di classica forma rettangolare alla EG, contiene prima di tutto un tabellone di gioco, il quale raffigura sui lati il classico percorso a caselle quadrettate, sul quale sono identificate caselle con disegnati animali, alberi, con il ‘pesca una carta’, con il ‘riposa’, caselle di partenza dei giocatori e mercati.
Ogni partecipante riceve inoltre un proprio trippolo di legno a forma di trattore ed uno a forma di cascina (con il quale identificherà la propria fattoria).

Al centro del tabellone trovano spazio le tessere quadrate che raffigurano la fattoria di ogni giocatore (ve ne sono 12 in totale), divisa in quattro quadranti, all’interno di ciascuno dei quali devono trovare posto (a seconda dei disegni presenti) da uno a tre esemplari di maiali, mucche, pecore ed alberi. Completa il tutto la coppia di dadi a sei facce ed  una vera manata di trippoli di legno a forma di animali (con stampa sui lati) ed alberi.

Le meccaniche del gioco sono semplicissime (del resto si tratta di un 6+).
A turno il giocatore a cui sta non fa altro che tirare il dado e muoversi sul percorso: se giunge in una casella con un animale o albero preleva dalla riserva il trippolo corrispondente e lo colloca nella propria fattoria (se ha già nella fattoria il numero di animali / alberi di quel tipo richiesti, allora lo collocherà in una casella mercato) ; se va in una casella con la scritta ‘pesca una carta’ lo fa e legge l’effetto prodotto da essa ; se finisce in un mercato può prendere un animale del tipo presente (o a scelta, se non ve ne è) e così via anche per le residue caselle.

Una volta completata la propria fattoria con gli animali ed alberi disegnati, si ripongono i trippoli presenti su di essa nella riserva, si trattiene la tessera fattoria, mettendola dinanzi a se e se ne inizia una nuova. Il gioco finisce quando un giocatore completa la sua terza fattoria (o la seconda, se non si vuole andare troppo per le lunghe).

Ma che belli gli animali in legno !!

Allora, dico subito che il gioco non ha una profondità esagerata (cosa che sarebbe stata del resto illogica, considerando il 6+ che si pone come target), ma comunque stimola i bambini al calcolo numerico (somma dei dadi e movimento sulle caselle) e li introduce al gioco da tavolo classico, rappresentando una enorme evoluzione rispetto al tradizionale Gioco dell’oca che un pò tutti, in varie forme, abbiamo giocato e che ispira le meccaniche di base de Nella bella fattoria.

Abbiamo infatti qui anche l’idea di un obiettivo da raggiungere (riempire la fattoria con diversi tipi di animali o alberi) che è diverso dal semplice arrivare in fondo al percorso e la cosa, lo devo dire, risulta per i bambini, anche prescolari, molto più intuitiva di quanto si possa pensare.

La componentistica è eccellente, partendo dal presupposto di avere a disposizione una vera manata di trippoli (come io chiamo i componenti in legno, che gli americani definiscono invece come meeples) in legno (il mio amore) a forma (e con stampa di dettagli sui due lati) di mucca, pecora, maiale ed alberi!
Forse un pochetto meno spesso della media è il tabellone, mentre le tessere fattoria sono di cartoncino spesso.
Più che adeguate anche le illustrazioni, indicate per un pubblico di piccoli. Piccola tiratina d’orecchi (nella mia logica) alla EG per non aver pubblicizzato nome di autore e disegnatore nella scatola, ma per il resto un titolo molto indicato e con un ottimo rapporto qualità prezzo, visto che si trova in giro per internet nella fascia sotto ai 25 euro (anche molto, se si trova in sconto).

— Le immagini sono tratte dal manuale del gioco o dal sito della casa produttrice (Editrice Giochi) alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. –

3 comments on “[nonsolograndi] Recensione : Nella bella fattoria

  1. Io l'ho provato un paio di settimane fa. Confermo il giudizio sui componenti: il tabellone mi sembra troppo sottile, mentre i pezzi in legno molto carini.
    Per i bambini può risultare divertente. Per gli adulti, che giocano con loro, come meccanica di gioco al 90% è di sola fortuna, come il gioco dell'oca: avrei sperato almeno in un elemento di scelta. Alla lettura delle regole, il mercato mi era sembrato molto carino e adatto a tale scopo, ma poi giocandolo non mi sembra dia così tante possibilità di scelta. Sempre nell'ottica che un gioco debba divertire anche un adulto.
    Giusto per info, l'abbiamo provato in 3 e ci siamo fermati alla seconda fattoria (2 adulti e 1 bambino).
    Segnalo che dello stesso editore ci sono anche Il segreto dei draghi e Il tesoro di barbadoro.
    Ciao

  2. Il gioco appartiene, come logica, ai nostri tradizionali ed è determinato dalla fortuna: essendo destinato ai più piccoli (che spesso giocano tranquilli ai vari giochi dell'oca di decine di personaggi dei cartoni) la cosa non crea preoccupazioni. Il discorso sull'occhio ai più grandi è un qualcosa che idealmente ricercano i titoli alla 'tedesca' moderni. Per la durata effettivamente ci si ferma di solito alla prima o seconda fattoria, tenendo così la durata sul compatto. Nella stessa linea c'è anche, sempre della EG, anche Fotosafari.

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