Anteprima – Guildhall

scritto da Iziosbiribizio

Fin dagli albori dell’umanità, chi aveva le idee giuste era in grado di cambiare la propria vita, e voi siete stufi di quella che state facendo.
Basta alzarsi la mattina presto per spaccarsi la schiena nei campi, è giunto il momento di cambiare le cose. E qual è il modo migliore per fare soldi e non lavorare? Trovare qualcuno che li faccia per noi! Purtroppo il  segreto delle buone idee è la velocità… infatti potete già vedere altri 3 giocatori pronti a svilupparla al posto vostro. Guadagni e agi compresi.
E’ questo il tema di GuildHall, ovvero Palazzo delle Gilde (gioco di carte edito da Alderac Entertainment Group, per 2-4 giocatori, tempo medio tre quarti d’ora, a occhio e croce abbastanza indipendente dalla lingua) , che si svolge nel medioevo dei tempi oscuri, ai tempi di valvassori, valvassini, valvassetti, ecc. 

Lo scopo è di diventare il migliore nella gestione delle gilde, ovvero far collaborare “professionisti” da tutta Europa in modo che loro riescano a sbrigare i loro affari… e voi, a garantirvi una vita tranquilla.
Siete pronti quindi a sfidare i vostri amici per diventare per primo il proprietario della Guildhall più completa? Solo 45 minuti di tempo per una partita, poche regole e semplici. Vediamo se Hope S. Hwang riuscirà a farne un mix vincente.
Materiali

GuildHall è un gioco di carte, con niente elementi di giochi estranei all’infuori dei token per i punti vittoria. Un classico quindi.
Ben 150 carte troverete nella scatola, 30 con punti vittoria e un’abilità, 120 con diverse professioni, in 5 colori diversi, rappresentanti i possibili membri della gilda. Ovviamente, essendo dei professionisti nel loro campo, ogni carta avrà diverse abilità speciali.
Per comprendere meglio la composizione delle carte, passiamo subito alle regole.
Flusso di gioco
Per evitare confusioni, riportiamo due termini utili e una nota sul setup che permetteranno di comprendere meglio. Ad ogni giocatore verranno date 9 carte, che potranno essere scartate anche tutte, e ripescate fino ad arrivare a nove. 
Questo per far si che si possa avere una mano ben diversificata. Infatti 3 delle carte della mano andranno a formare la gilda base, che non può mai per nessuna ragione contenere una carta professione dello stesso tipo e dello stesso colore di un’altra già presente. Niente duplicati in sostanza.
Ogni gruppo di carte professione (di colore diverso) dentro la gilda formano un capitolo, questo viene completato quando sono state inserite tutti i colori per quella carta professione.
Ogni turno i giocatori potranno eseguire due tra le tre azioni disponibili, prima di passare al giocatore successivo.
La prima è giocare una carta (ovviamente), non duplicata nella gilda, come spiegato sopra. Ogni professione ha diverse abilità, ognuna attivabile in base alla numerosità del capitolo nella gilda. Ad esempio il commerciante, se ci sono altri 2 commercianti nella gilda, può usare la sua abilità da 2.
Dopo aver usato l’azione, il nuovo membro della gilda raggiunge il suo capitolo. Le azioni sono multiple e permettono di rubare, dare, inserire, carte in tutte le gilde, e molto altro.
La seconda azione disponible è scartare. Ovviamente capiterà di avere carte che non servono perchè duplicate, e quindi inutilizzabili. Con questa azione potrete disfarvene. In più si potranno pescare carte fino a tornare a 6 nella mano.
L’ultima opzione disponibile, è comprare una carta punti vittoria. Per fare ciò è necessario avere almeno un capitolo completo, ovvero tutti i colori di una carta professione. Ci saranno sempre 5 carte vp sul tavolo, scoperte, ognuna di esse con un costo diverso in capitoli. Avranno anche valori di vp diversi, ed alcune adirittura un’abilità da usare quando viene comprata. Quindi bisogna fare molta attenzione a quando e cosa comprare.
La partita termina quando un giocatore riesce a totalizzare 20 pv, diventando anche il vincitore di guildhall!
Considerazioni
Stanno uscendo moltissimi giochi dalle regole semplici e che permettono di giocare una partita in poco tempo. Guildhall, giocato con giocatori esperti, probabilmente non supera i 20 minuti a gioco. E’ una cosa bella o brutta?
Dipende.
Se il gioco è bello, le regole sono semplici ma permettono una discreta strategia, c’è da mettersi i bastoni tra le ruote ma senza perdere un’amicizia, perchè no? Ci sono molti giochi con molte regole che durano molti più minuti e non garantiscono gli stessi risultati. 
Guildhall ha molte potenzialità. L’idea è di un titolo molto rapido e dinamico, con un’ambientazione abbastanza pertinente (formare gruppi di professionisti nella gilda), magari con azioni poco appropriate, ma del resto è comunque un gioco di carte. La grafica è molto semplice, ma è chiara e intuitiva. Le regole sono ben scritte, semplici e ordinate.
Tutto bene sulla carta. Si prospettano partite veloci e ricche di colpi di scena. Nonchè, per come è strutturato, potrebbe lasciare la voglia di rigiocarlo immediatamente.
Altro pregio non da poco per i giochi di questo tipo, è la totale indipendenza dalla lingua, quindi non dovrete aspettare l’edizione italiana per giocare a GuildHall. Spero davvero che questo gioco soddisfi nella pratica, così come sembra interessante dalla teoria.
— Le immagini sono tratte dal sito della casa editrice (AEG) alla quale appartengono tutti i diritti. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco e saranno rimosse su semplice richiesta. –

2 comments on “Anteprima – Guildhall

  1. Ciao Fabio, complimenti per il blog! Non mi ricordo se ho già avuto modo di scrivere qui o meno, vi seguo abbastanza assiduamente ma il più delle volte mi limito alla consultazione (di solito sono più attivo su BGG e sulle board straniere ;)). Volevo dare il mio modesto contributo all'anteprima, visto che possiedo il gioco.

    Per ora ho solo 2 partite all'attivo, una in 2 e una in 4.
    Il gioco per ora sembra mantenere le promesse nel senso che, a meno di non avere giocatori al tavolo che valutano ogni possibile permutazione di carta professione da giocare con tutti i possibili bersagli, le partite sono veloci e fortemente interattive (bastardaggine inclusa, disponibile a iosa).

    Poiché l'interazione è diretta e mirata, se giocato in multiplayer richiede una certa omogeneità di esperienza per risultare gradevole ai più suscettibili, poiché prendere di mira un giocatore – per scelta o per errore – è possibilissimo (l'assassino e il commerciante sono i principali responsabili, ma alcune azioni speciali delle carte VP possono fare anche più male).

    Sostanzialmente il feeling è quello di un gioco di carte astratto con alcune professioni che “hanno senso” nel loro effetto.
    Se dovessi individuare qualche problema, al momento direi che il principale potrebbe essere nella condizione di vittoria. Ad un certo punto, se la partita non è particolarmente equilibrata, risulta chiaro che un giocatore avanti sugli altri potrà chiudere senza possibilità di essere raggiunto. Viceversa in una partita molto equilibrata una commistione di eventi assimilabili a “casualità” potrebbe far completare un capitolo prima degli altri decretando la fine della partita. Come dire, che in un caso ci si poteva fermare a 3/4 della partita e fare i complimenti al giocatore più bravo, mentre nell'altro ce la si può prendere con la sfortuna o con il giocatore che non ha ostacolato abbastanza il leader.
    Non sono sicuro però che facendo modifiche “banali” alla condizione si possa migliorare il gioco: se ad esempio si fornisse un ultimo turno a tutti gli altri giocatori dopo che uno raggiunge i 20 punti, il primo a chiudere potrebbe trovarsi addirittura svantaggiato, e il valore relativo delle carte VP potrebbe risultare distorto. La questione centrale del gioco sta proprio nel bilanciare l'espansione ciclica del proprio potenziale di gioco (che si riflette anche nella crescita dei capitoli: più crescono più diventano efficaci, ma poi cosa faccio? Li completo e converto in punti o faccio in modo di mantenerli aperti per sfruttare gli effetti più potenti più a lungo?) con l'accumulo di punti, e in questo il fattore tempo è decisivo.

    Il gioco comunque mi pare divertente, se preso con lo spirito giusto e giocato velocemente.

    Esteticamente lo trovo parecchio brutto, e la scatola è atroce (enorme per il contenuto, inserto da barzelletta che nonostante l'immenso vuoto d'aria aggiunge il danno alla beffa se si considera che le carte entrano praticamente precise senza essere imbustate).

    A parte i difetti di packaging che ritengo “oggettivi”, ribadisco che il gioco è molto simpatico e permette molte combo e bastardate. Peccato per il prezzo (e la scatola) un po' gonfiato, fosse stato in una scatolina e prezzato sui 10-15 € (pure 20, tiè) lo avrei consigliato a tutti. Per ora ci continuerò a giocare, e benché da appassionato di giochi di carte mi sia piaciuto spero di apprezzarlo di più con altre partite alle spalle. 😉

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