Recensione – Time’s Up!

scritta da Poldeold e Fabio (Pinco11)

Stufi di cubetti colorati da acquistare posizionando il proprio operaio in un determinato spazio azione? Non ne potete più di edifici che potenziano azioni che permettono di triplicare mosse? Vi duole il polso nel lanciare vagonate di dadi per verificare se l’attacco è andato a buon fine? Non sopportate più di mescolare e rimescolare il vostro mazzo affinché vi esca la mitica combo che avete preparato dall’inizio della partita?
Nooo, non credo. Almeno per me tutte queste meccaniche non verranno mai a noia. Ciò non toglie che c’è sempre la possibilità di passare una gradevole serata giocando in modo un po’ diverso. Ecco allora che fa capolino il sacchetto di TIME’S UP che ci guarda e sembra dirci: “dai facciamoci quattro risate” (Immagine 1). Infatti, l’effetto del gioco è quello di morir dal ridere!
Time’s Up è un party game ideato da Peter Sarrett, da 4 a 18 giocatori (tempo di gioco variabile, sulla confezione è indicato 45 minuti) che ha lo scopo di far indovinare tutta una serie di personaggi tramite varie modalità.
I personaggi presenti sulle carte provengono da numerose categorie (cantanti, politici, scrittori, attori, sportivi, personaggi di fantasia, personaggi storici, ecc…).
In realtà il numero di giocatori è illimitato, basta comporre delle squadre da almeno due giocatori.

La Asterion Press finalmente ne sforna un’edizione tutta italiana. Ciò risolve il più grosso problema del gioco e cioè la gran quantità di nomi sconosciuti a chi non è originario del paese dove è stato pubblicato il gioco. In Francia ha fatto talmente successo che ne hanno prodotte edizioni in diversi colori (gialla, blu, verde, viola) creandone alcune appositamente tematiche (edizione nera Academy che contiene titoli d’opere letterarie, trasmissioni TV, ecc…).
Materiali
Il gioco è dotato di più di 200 carte (il numero dipende dall’edizione) in cui sono indicati 2 nomi di personaggi famosi su sfondo blu e giallo (vedi immagine2). Prima di giocare si sceglie quale colore adottare per la partita in modo tale che le stesse carte si possono quindi utilizzare per partite differenti. Inoltre le carte sono di buonissima fattura essendo belle rigide e lucide. Il sacchetto contiene anche una clessidra, un blocchetto segnapunti, il regolamento e un libricino con la bibliografia dei vari personaggi.
Regole
Riprendo brevemente la spiegazione che ho scritto anche per il sito della Tana dei Goblin nel settore recensioni. Prima di iniziare i giocatori si dividono in squadre composte al minimo da 2 persone. Ogni partecipante riceve un mazzo di circa 30 carte e ne sceglie un certo numero basandosi sui personaggi che conosce. Alla fine viene composto un mazzetto di 40 carte contenenti i personaggi scelti da tutti i giocatori.
Ognuno quindi inizia la partita conoscendo alcuni personaggi ma non tutti!
La partita si divide in 3 round di gioco che si sviluppano in un certo numero di turni (fino a che tutte le carte non sono state indovinate). Nel suo turno, l’oratore ha a disposizione 30 secondi di tempo per far indovinare più personaggi possibili ai propri compagni di squadra.
I 3 round si strutturano nel modo seguente:
– nel primo round l’oratore di turno può parlare liberamente (con qualche piccola restrizione) e i suoi compagni hanno il diritto di elencare più nomi possibili per cercare di indovinare il personaggio. Quando un personaggio è stato trovato, la sua carta viene tolta dal mazzetto e consegnata alla squadra; alla fine del primo round i personaggi vengono riletti tutti così da aiutare i giocatori a ricordarne la presenza.
– nel secondo round l’oratore dovrà far indovinare il personaggio dicendo una parola soltanto e i suoi compagni potranno dare una sola risposta;
– nel terzo round l’oratore dovrà mimare il personaggio e i compagni di squadra avranno diritto ancora a una sola riposta.
Esiste poi (in alcune edizioni del gioco, ma non prevista – anche se siete liberissimi di utilizzare anche questa regola – in quella ‘blu’ italiana) anche un quarto round in cui l’oratore cerca di far indovinare il personaggio tramite una “foto”: i suoi compagni chiudono gli occhi mentre lui si mette in una posizione immobile. In seguito vengono aperti gli occhi e dalla posizione assunta dall’oratore i giocatori devono dare una risposta. Ci sono poi regole speciali per casi di giocatori dispari (e non si voglia comporre squadre con un diverso numero di giocatori).
Vince chi ha indovinato più personaggi lungo l’arco di tutta la partita.
Impressioni
Si parla di un Taboo travestito? Assolutamente no. Anche se le meccaniche richiamano in parte questo famosissimo gioco da tavolo, le sensazioni e il divertimento sono tutt’altro.
Ricordo quando lo provai la prima volta; mi dissi: “ma questo giochino sarà la solita variante di Taboo” fuorché ricredermi alla fine della serata (in cui avevamo fatto più di una partita!).
I fatti parlano per lui: la versione americana del gioco ha ricevuto ben 11 premi. La versione francese è stata premiata con L’As d’Or, Jeux de l’Année a Cannes nel 2006 (l’equivalente dello Spiel des Jahres tedesco). Questo palmarès è sicuramente un buon biglietto da visita.
Time’s Up è un gioco da fare quando si è in tanti ed è ottimo per esempio ad una festa oppure dopo una cena. È il classico gioco che riesce a far avvicinare anche coloro che sono un po’ allergici alla ludo mania.
Come la maggior parte dei giochi non bisogna abusarne; conoscendo troppo bene i personaggi il rischio è che il divertimento scemi progressivamente. Lo stesso può valere probabilmente giocando con le stesse persone. La longevità può costituire un tallone d’Achille. È anche vero che per i giocatori incalliti questo non è un problema vista la gran varietà ludica delle nostre librerie!
Aggiungo qualche ulteriore indicazione a quelle di Poldeold, per dire che a livello di materiali è stata compiuta la scelta, intelligente, di rendere il gioco più facilmente portatile, fornendo tra i componenti anche il sacchettino, all’interno del quale possono trovare posto tutte le carte, regole e via dicendo, potendo la scatolina in cartone anche essere cestinata. Quanto alle carte direi che normalmente, non essendo destinati a rimanere in mano e quindi non soggette ad eccessiva usura, non è richiesta di imbustarle, ma se siete dei feticisti del gioco (acc.. ho dimenticato di aggiungerlo alle facce da gioco !) non vi sottrarrete dall’acquisto di altre 220 bustarelle. Tra i materiali c’è poi anche un librettino che contiene per ogni personaggio una riga descrittiva, utile quantomeno a capire grosso modo a capire di chi si tratti, utile magari tra un giro e l’altro (anche se bisogna essere motivati per farlo).

Le dinamiche di gioco in sè non sono nulla da gridare all’invenzione del secolo e varie di esse le avrete probabilmente già viste, ma l’idea intelligente è stata quella di focalizzare il target da indovinare nei personaggi famosi (cosa che è molto equilibrante a livello di cultura generale, visto che ci sono persone prese da vari settori) e, soprattutto, di inserire nelle diverse manche diversi metodi di comunicazione, cosa che è stata ben studiata a livello di regole, rendendo progressivamente più difficile indovinare di chi si stia parlando, ma non impossibile, soprattutto perchè le carte che si utilizzano nelle diverse manche della stessa partita sono le stesse, per cui si sollecita anche la capacità di memorizzare i nomi dei personaggi in gioco. 
Sempre sulle regole, una nota per i più competitivi: abbiamo notato che alcuni hanno sviluppato la tecnica di scartare velocemente, appena viste, le carte con nomi più difficili, concentrandosi solo sui più semplici e questo comporta che dopo due o tre squadre (di gente che gioca così) le carte più facili siano tutte uscite.  Si è quindi concordato tra noi di consentire anche a chi gioca dopo (nella prima manche) di riutilizzare anche le carte indovinate dagli altri. Questo per dire che se si vuole essere competitivi, è possibile farlo anche qui 😉
Per concludere quindi Time’s Up! è un giochillo semplice, che rientra nella categoria dei party game classici. Non inventa niente di mai pensato, ma propone un mix azzeccato di regolette utili a suscitare l’interazione dei presenti, il tutto con un tema di fondo (quello dei personaggi famosi) noto a tutti. Validissimo, soprattutto per gruppi numerosi.

Come sempre annoto che il gioco, in versione italiana, è disponibile sul negozio online Egyp.it a 19,90 euro.

Nota: i diritti sui titoli citati spettano alla casa editrice (Asterion). Le immagini sono state tratte dal sito della casa in questione : ai proprietari dei giochi e delle immagini spettano tutti i diritti su di esse: vi è piena disponibilità a rimuovere ogni notizia od immagine su semplice richiesta o ad aggiungere specificazioni o chiarimenti —    

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