[Facce da gioco] Il lento

scritto da Fabio (Pinco11)

Visto il riscontro positivo dei lettori sul precedente articolo dedicato al costruendo bestiario dei giocatori, eccomi al secondo appuntamento, che non poteva non riguardare una delle figure più ricorrenti ai tavoli da gioco, ossia IL LENTO (detto anche analisys paralisys), in quanto tale maschera può essere attribuita, in modo relativistico, semplicemente dal meno rapido dei presenti al tavolo. La realtà è però che in tutti i gruppi (più o meno) c’è sempre un margine di tolleranza e quindi è solo quando l’attesa si prolunga un pò troppo e se essa è dovuta SEMPRE alla stessa persona che si inizia a censurare il ‘lentone’ che sta riflettendo ere geologiche sulla prossima mossa.

Credo che sia dovuta proprio ad un ‘lento’ l’invenzione del termine che normalmente viene utilizzato, nel vocabolario geek d’oltreoceano per definire la situazione, ossia analisys paralisys, che, tradotto letteralmente, sta a descrivere la situazione di paralisi del gioco causata dalla eccessiva riflessione richiesta: il concetto è a due facce, perchè se è vero che sottende la presenza di almeno un ‘pensatore estremo’, dall’altra scarica un pò della colpa al gioco il quale, con la sua complessità e/o presenza di troppe variabili, stimola a tale inusitato pensamento (ed è per questo che credo l’abbia coniata un ‘uomo lento’ alla ricerca di giustificazioni!).

Al riguardo commento solo che anche gli scacchi, gioco di riflessione tipico e classico, possono essere giocati, anche in tornei, utilizzando orologi settati con un numero minimo di mosse per ora, oppure in modalità ‘lampo’, con pochi minuti a testa: è chiaro che così il gioco diventa del tutto diverso, ma tra le due situazioni c’è anche la autoregolamentazione dei due giocatori ..

Il test
Comunque, tornando al nostro uomo lento, premetto che la sua presenza al tavolo per certi aspetti ‘nobilita’ il gioco, perchè la sua riflessione fa si che le partite non siano casuali, ma acquistino una certa ‘importanza’ e valore: del resto, se uno ci riflette così tanto, vuol dire che ci tiene a vincere ed allora tutti, forse, si impegnano un filo di più.
Detto questo, soprattutto per evitare di fare ammenda con poteziali amici che possano, casualmente, sentirsi interessati da questo articolo (lo sottolineo, attinenze di ogni tipo a fatti reali sono puramente casuali), passo ora al classico test a domande, utile per capire se possiate rientrare nella categoria (di solito però non serve il test: bastano i vostri compagni di gioco con le loro lamentele per farvelo intuire ..).

1. Siete spesso ripresi dai vostri compagni di gioco per una ‘certa lentezza’ nelle vostre mosse ?

2. Vi ritrovate a discutere sulle regole di gioco, fermando sempre la partita sino a che non è stata risolta la questione ?
3. Vi fanno notare anche la vostra eccessiva lentezza nel tiro dei dadi ? (spesso il rollio dei dadi può arrivare anche ad un minuto, in quanto sfruttato per prendere ulteriore tempo)
4. (opzionale) Avete la barba ? (qui ci sono studi, non confermati, secondo i quali l’uomo lento tiene la barba perchè nel tempo di riflessione su quanto lasciarla lunga o corta o come tagliarla, essa ricresce ..)
5. Avete la tendenza a tornare indietro sulle vostre mosse, per ‘ottimizzare’ il risultato ?
6. Siete convinti che il concetto di ‘filler’ non esista ?
7. Una partita ad un gioco da tavolo deve avere un limite di tempo ?
8. Avete impiegato più di due minuti a rispondere alle prime sette domande ?
9. Pensate che l’analisys paralsys sia un difetto intrinseco di alcuni giochi ?
Ok, qui, per rientrare nella categoria, è ‘sufficiente’ avere risposto si ad almeno sei domande (per la numero sette il no vale come si e viceversa .. – p.s. se vi state chiedendo insistentemente cosa voglia dire quanto riportato in questa parentesi, contate un si aggiuntivo ..).

Effetti sul gioco

Beh, gli effetti sul flusso di gioco sono presto detti, ossia esso è … rallentato! L’uomo lento è infatti un instancabile pensatore, il quale riflette per tempi (dagli altri ritenuti) biblici su ogni mossa ed è un teorico del gioco, abbinando spesso la caratteristica di sommellier (vedi articolo sul ‘compulsivo’) a quella di uomo lento. La combinazione delle due figure in un’unica persona equivale ad un certo dolore per il gruppo di gioco, in quanto non si può neppure sperare che con la pratica i tempi di riflessione dell’amico lento possano divenire accettabili, in quanto, non appena egli riesce a rendere meccaniche le prime grosse riflessioni, si passa semplicemente ad un altro titolo da esplorare.

Tra le ‘missioni’ che l’uomo lento si propone vi sono il : risolvere il gioco (ossia capire se è possibile elaborare una strategia vincente in assoluto (purtroppo lo vuol capire già leggendo le regole ..), capire se ci sono dei ‘buchi’ nel gioco (purtroppo lo vuol capire sin dal primo turno di gioco della prima partita), arrivare ad eseguire in ogni turno la sua mossa ‘perfetta’ (è un pò come andare alla ricerca dell’onda perfetta per il surfer .. ossia non arriva mai!), valutare il gioco sin da prima di completare la prima partita. Sotto certi aspetti il lento sarebbe anche un ottimo recensore, in radice, nel senso che è molto analitico e tende a soppesare ogni aspetto, purtroppo egli, a causa della propria relativa, appunto … lentezza … difficilmente diventa un recensore, perchè gli ci vuole trooooopppo tempo per scrivere anche un articolo.

Per lui il metodo sperimentale è una inutile diavoleria dell’era moderna, in quanto tutto DEVE essere previamente riflettuto e soppesato, del resto, quando mandate dei carri armati all’assalto, qualcuno ci potrebbe lasciare le penne, o no !?!! 

Figure collegate

Spesso quando sono sedute al tavolo altre ‘facce da gioco’ si creano miscele ‘esplosive’, anche per contrasto, un pò come la nitro e la glicerina .. Qui trovate alcune figure che possono essere ritenuti attinenti al tema di cui parliamo, o perchè legate ai tempi di gioco, o perchè al gradi di ‘impegno’ nella partita.
Abbiamo tra queste il veloce, aka il morto aka randoman:  è il principale alfiere del metodo sperimentale e parte a giocare quando gli altri sono ancora a metà delle spiegazioni, ‘tanto poi mentre giochiamo chiediamo quello che serve’ .. Nei giochi Fantasy Flight da oltre tre ore a partita è in grado di giocare tutto in venti minuti, dopo aver ricevuto una spiegazione di regole sintetizzate in tre minuti d’orologio (a fronte delle usuali 32 pagine da manualistica FFG) e, stranamente, è tacciato dai compagni di squadra (nei cooperativi) di ‘mettere tutti nei casini’ con le sue mosse. La miscela tra un lento ed un veloce è esplosiva, anche perchè il secondo, quando nota che c’è un suo ‘contrapposto’ al tavolo, inizia subito a fare campagna terroristica nei suoi confronti, aprendo discussioni e quindi … perdite di tempo 😉 E’ detto anche ‘il morto’ o ‘random’ perchè la estrema velocità lo rende schiavo, a volte, del solo rispetto delle regole di movimento, senza che le mosse abbiano poi un vero ‘perchè’ e quindi la sua partecipazione al gioco può arrivare ad essere accostabile a quella di un bot controllato da un algoritmo di movimento casuale .. E’ però bello averlo al tavolo perchè è lui che, disimpegnato, di solito ravviva la conversazione nei tavoli nei quali siede troppa gente che ama riflettere 😉 Occhio però: il veloce, se arriva per qualche motivo a giocare tante partite ad un’unico gioco, tende a diventare in quello molto forte e pericoloso, anche perchè può giocarci, ai suoi ritmi, molte più partite …

Il conviviale è quello che invece al tavolo siede essenzialmente per stare con gli amici e tutto sommato a lui quello che mettete sul tavolo interessa poco. E’ per certi aspetti la disperazione di alcuni, perchè è chiaro che il suo impegno nel capire gli effetti delle sue mosse è limitato e la cosa scatena l’ira funesta di chi da quelle mosse ‘apparentemente’ incomprensibili è danneggiato inesorabilmente (‘.. perchè … e dico PERCHE’ .. e adesso me lo spieghi, hai scelto ORA il capitano che avevi solo un grano da spedire e NON ci sono più navi che lo trasportano !!!’) . E’ però utilissimo per fare numero e non disturba se volete scegliere altri giochi. Attenzione: la presenza al tavolo di un 50% di queste facce rende la partita un pelo ‘troppo’ disimpegnata, soprattutto se giocate in 4 … 

Il casuale. E’ finito al tavolo per caso, nel senso che era lì a cena e gli han detto, a tradimento, che poi si giocava e che non può andare via perchè altrimenti non siamo abbastanza. Non ha idea di che significhi il gioco e fa fatica a capire il concetto di ‘mossa’. Lo trovate spesso relegato nei margini esterni del tabellone, quelli con le zone che producono di meno e nei gestionali ‘costruisce’ motori di produzione ‘basici’, coinvolgendo al massimo due o tre merci (anche nei giochi di Rosenberg). Si chiede spesso, nel corso della serata, cosa stiano facendo gli altri ma, poverino, non dà noia ed alla fine non si lamenta nemmeno.

L’uomo dalla strada più lunga. E’ il classico giocatore non troppo competitivo il quale si ritaglia, in ogni gioco, i suoi personali obiettivi, che spesso non comunica a nessuno, in modo tale che non venga in mente a qualcuno di ostacolarlo. Il bello è che normalmente questi obiettivi non portano alla ‘vittoria’ (come la intendono gli altri …), ma per lui l’importante non è quello che pensano gli altri … In Catan di solito si concentra su cose, appunto, come costruire la strada più lunga, lasciando perdere il concetto di costruire nel frattempo delle colonie, ‘perchè gli fan perdere tempo’ ed il legno e l’argilla servono per le strade.

p.s. avrete capito che la combo peggiore è quella del lento conviviale … Qui, direi, l’unica soluzione è  probabilmente quella di giocare a tris o briscola …
Chiudo riportando qui un simpatico video a tema girato dagli animatori del sito Dice Tower , che ritengo davvero ispirato !!
Che dite ? Qualcuno di voi si riconosce nelle ‘facce’ descritte ? Apriamo un dibattito: l’uomo lento è una specie da salvare ? 😉 😉

4 comments on “[Facce da gioco] Il lento

  1. Piaciuta tantissimo la battuta nella parentesi: “contare un si aggiuntivo”…

    Cmq io mi sento sommelier ma non sono per nulla lento nel giocare (magari sulle recensioni si :)). Quindi l'accostamento forse è un po' al limite.

    La cosa più odiosa è il lento che prende in mano l'omino in legno e lo sposta 10 volte in un luogo per poi rimetterlo al punto di partenza (come nel video) e alla fine cambia destinazione mettendolo esattamente dove lo volevo mettere io!!!

    Rassegnamoci, in ogni compagnia c'è colui che cerca la mossa perfetta!

    Ciau

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