[Facce da gioco] Il compulsivo

scritto da Fabio (Pinco11)

Spesso, parlando del gioco da tavolo, sottolineo l’importanza, nelle dinamiche delle partite, del più importante dei componenti, ossia le persone che stanno intorno al tavolo e della loro capacità, volontà o desiderio di stare insieme per divertirsi. A volte mi è capitato di girare la macchina da ripresa verso l’esterno, parlando di qualche gruppo di giocatori (a proposito: se qualche gruppo volesse concordare un articolo su di se, mi contatti!), ma quello che ho spesso notato è che, pur cambiando luogo geografico, compagnie e composizioni dei gruppi, certe figure tendono a ripetersi, quasi fossero ‘maschere’ popolari pronte ad essere indossate, come nel teatro antico, dai singoli intervenuti alla serata.
Mi è capitato anche di leggere brevi articoli nei quali, con toni più o meno scherzosi, si cercava di costruire un piccolo ‘bestiario’ dei gamers, identificandone alcune figure ed ho pensato di prendere da ciò spunto per alcuni (o magari solo questo …) articoli sul tema. 
Come partenza ho identificato la figura del compratore compulsivo (come da definizione Treccani: impulso, comportamento, atto e sim., che viene eseguito da un soggetto in modo macchinale e infrenabile), ossia di quel giocatore che letteralmente non resiste all’impulso, trovandosi davanti ad un gioco da tavolo che per qualche motivo lo affascina (e vi assicuro che spesso i requisiti minimi sono davvero … beh, minimi) di acquistarlo subito, senza pensare alla possibilità reale, in futuro, di utilizzarlo.

Una sindrome !!!! Attenti !!!
Nel campo psichico si arriva addirittura a configurare una vera e propria patologia da Shopping compulsivo, ma qui mi limito decisamente a considerazioni più semplici ed ad una simpatica anche autoironia. 
Per capire se rientrate  nella categoria, direi che posso somministrarvi un piccolo test a domande (rispondete Si o No):
1.  Avete in casa scatole di giochi ancora nel cellofan ?
2. Sono più di 5 ?
3. Avete scambiato o ceduto un gioco da tavolo per almeno una decina di volte senza averlo mai giocato ?
4. Avete comprato giochi da tavolo solo perchè vi piaceva il nome o la scatola, senza sapere assolutamente di che si trattasse ?
5. Le scatole di giochi ancora nel cellofan superano le venti unità?
6. Comprate giochi in preordine ?
7. Possedete più di 100 giochi ?
8. Leggete in genere, prima di acquistare, una recensione o le regole del gioco ?
9. Vi siete chiesti mai perchè avete comprato i giochi che giacciono inutilizzati nel vostro scaffale ?
SOLUZIONE (leggete oltre solo se volete il risultato, dopo aver fatto il test) : direi che se avete risposto si alle prime 7 domande e no alle ultime 2, siete sicuramente un gamer compulsivo a tutti gli effetti, per cui il consiglio è di mettervi dei limiti (ma perchè, poi ? se siete contenti così, chi sono io per farvi smettere ?). Tanto più vi siete discostati dalla soluzione ideale del compulsivo, tanto meno potrete fregiarvi di questo titolo  😉
Quanti di noi lo sono ?
Io stesso devo ammettere che in certe fasi sono rientrato in questa categoria e ricordo di aver ceduto vari titoli senza averli mai giocati: credo che la fase di scambio sia per certi aspetti anche catartica e curativa della ‘sindrome’, nel senso che  ogni volta che si dà via qualcosa così, senza nemmeno dargli una chance, si comprende, in fondo, che non lo si doveva acquistare da principio. 
Devo anche ammettere che l’hobby del blog mi ha a sua volta aiutato molto a ‘smettere’, nel senso che la conoscenza di gran parte delle uscite (e la disponibilità di uno spazio limitato per la conservazione dei giochi, concordato con la gentil consorte) mi fa selezionare in modo naturale gli acquisti, limitandoli a poche unità all’anno (diciamo meno di una ventina, và … forse …), ma riconosco che l’impulso, di fronte a titoli noti ma che per un motivo o per l’altro non mi è mai riuscito di provare, è forte. Diciamo che potrei rientrare tra gli ‘ex fumatori’ da due pacchetti al giorno, che son riusciti a scendere nel limite di 5/6 siga al dì … 😉
Ci sono però degli aspetti positivi !!!
Beh, il primo aspetto positivo dei compulsivi è per chi lo conosce: si ha a disposizione di solito una quantità di titoli tra i quai scegliere, senza spendere nulla! Per altro l’interessato è anche contento quando riesce a metterli sul tavolo, perchè così dimostra che ha fatto bene a comprarli ed è legittimato a prenderne altri … 😉
Detta così, non vedo perchè ci si debba adoperare in qualche modo per far ‘smettere’ i nostri amici compulsivi 😉
Sindromi collegate
Strettamente collegate alla patologia principale, come in tutte le buone schede cliniche, ci sono una serie di ‘nevrosi’ secondarie, ossia quadri di personalità che emergono come effetti secondari del morbo principale.
Nel nostro caso le figure affini al Compulsivo, possono essere identificate nel 
a. il sommellier,  ovvero l’assaggiatore di giochi da tavolo, quello che ogni santa serata arriva tirando fuori un nuovo gioco da provare, percheè il bello è ‘provare qualcosa di nuovo’, cosicchè non c’è fisicamente mai la possibilità, in sua presenza, di rigiocare a qualcosa. Per lui la longevità è un concetto moooolto relativo, visto che basta che un gioco resista una serata: gli unici a rischio sono i fillerini .. 😉 Questa è una figura decisamente scomoda per chi voglia un attimo soffermarsi a gustare qualche gioco in profondità, perchè difficilmente il sommellier riuscite a tenerlo a giocare più di 3-4 partite allo stesso gioco.
b. l’uomo delle regole, ossia l’appassionato lettore di manuali, che conosce tutti i giochi prima ancora che l’editore turno ne abbia reso disponibile una traduzione in lingua più nota, perchè ci ha già pensato lui a studiare le meccaniche grazie a google translator. A volte prende qualche granchio (del resto non tutti i manuali sono scritti alla perfezione), ma a volte arriva a dichiarare di essersi stufato di un gioco ancor prima di averlo giocato, perchè ‘sulla base delle regole ha già capito tutte le strategie! Ogni gruppo che possiede questa figura, però, di solito la apprezza, perchè le regole alla fine le spiega tutte lui (sempre che però sia anche BRAVO a spiegarle, altrimenti è da crocifiggere …).
c. l’importatore. Compra tutto all’estero, se può dalla fabbrica, se può preordina ed ogni giorno viaggia su kickstarter. Ad Essen lo vedi girare con due trolley per mano ed una lista della spesa che farebbe invidia alla famiglia Bradfod al supermercato. Non si preoccupa minimamente del fatto che l’editore possa mai mettere a disposizione in manuale in italiano, ma nemmeno in inglese, tanto, ‘qualcuno che conosce lo sloveno prima o poi lo troverò’.
d. il collezionista. Aaaargh! A casa sua ha oltre trecento giochi e ne compra al ritmo di cento all’anno. Di fatto qui la passione diventa quella di possederli, più che di giocarli … ‘e poi se li apri si sciupano …’. A volte possiede più copie dello stesso gioco, ‘perchè se poi qualcuno di vuole giocare almeno me ne rimane una intonsa’ … 😉
Beh, per questo giro mi fermo: qualcuno di voi si è mica riconosciuto in qualcuna delle facce da gioco descritte ?
Chi avete nel vostro gruppo che si identifica meglio in esse ? Che faccio, vado avanti on le prossime ‘facce’ ?
Ricordo che l’idea è di autoironizzare sulle nostre piccole ‘tare’ da hobbysti del gioco da tavolo e non certo di pensare che la cosa si traduca davvero in un problema !!! 😉

17 comments on “[Facce da gioco] Il compulsivo

  1. Tutti NO escluse la 6 e la 8 e anche la 1 ma le scatole (poche<3)sono aperte e il materiale defustellato...in attesa di giocarlo. Sono però un felice sommellier e avido lettore di regolamenti 😉

  2. Ciao mi chiamo Paolo…
    … ah, ma è la seduta dedicata agli shoppatori compulsivi, vero?

    Ebbene si, anch'io da qualche tempo (un paio d'anni?) sono diventato quasi compulsivo. Poi, dopo Essen 2011, dove sono tornato a casa con ben 11 giochi quasi tutti da più di 2 ore (lo so lo so per qualcuno di voi costituirebbero solo un antipasto) mi sono detto (scusate traduco: “mia moglie mi ha detto”) forse è meglio darsi una calmata. A tutt'oggi avrò ancora una decina di giochi (forse più) incellofanati. Tutti giochi che ho deciso di acquistare e che sono ben deciso a giocare!!!
    Però ora basta! L'acquisto deve essere più che giustificato: il gioco deve avere la meccanica particolare che nessun altro gioco della stessa categoria possiede (questa è la scusa che uso per convincermi/la quando ne compro uno nuovo: in realtà ogni gioco deve avere una combinazione di meccaniche differenti altrimenti è plagio, no?).Ora punto piuttosto sull'acquisto di filler che so che posso tirar fuori all'occorrenza con più facilità (semplici da spiegare, maggiore target d'utenza), ma il giocone non sfugge mai, seppur con meno regolarità.
    Dunque mi sento un po' un sommelier pentito. Pentito di non poter quasi mai gustare un gioco nelle sue molteplici forme perché ogni volta si gioca a qualcosa di nuovo (nel nostro gruppo siamo in tanti ad acquistare quindi è ancora più difficile rigiocare spesso ad un gioco o addirittura giocarne uno decidendo di fare solo quello per un certo periodo).

    Inoltre io ho un altra sindrome: quella del POSSESSO. Se compro qualcosa non lo rivendo mai. Ci sarà quel giorno che verrà “buono”…

    Cmq dai, c'è tutta questa vita davanti per giocare… e poi… staremo sicuramente meglio!

    Cmq non te lo toglie nessuno il piacere di scartare il gioco appena comprato dalla plastica e buttare un occhio nella pratica, quasi religiosa, dell'OPEN THE BOX!! Eh eh.

    Ciao ciao.

  3. Ma che belle immagini di giochi mai sentiti nominare (Vinhos a parte)!
    Sento la mancanza di quello che i giochi li compra, anche in abbondanza, ma fa fatica a leggere le regole anche DOPO che li ha a casa.
    Quindi mostra le scatole dei giochi comprati a mò di trofeo con un “prima o poi lo giocheremo” che sà tanto di “…se qualcun'altro ne ha così tanta voglia da scaricarsi le regole e studiarle di per se” 🙂

    Linx

  4. Ma che bel coacervo di luoghi comuni!

    Bel pezzo, da Novella 2000, o Chi, oppure qualche altra rivistina da ombrellone.

  5. Io sono un po' tutto…e non ho intenzione e possibilità di curarmi…mia moglie non riesce a frenarmi, ci basta un'occhiata e il gioco diventa nostro (e qua capite per il 50% che tipo sono! Dopo tre anni in Germania siamo diventati addicted ad ogni aspetto dei board games. C'è stato un periodo in cui eravamo davvero acquirenti compulsivi…ogni sera dopo il lavoro un giretto per negozi e poi a casa con un gioco nuovo…solo uno? La nostra tattica era andiamo, vediamo quanti giochi per prezzo (e a volte qualità) ci sono in negozio che ci interessano, compriamone uno, e gli altri lasciamoceli per i prossimi giorni, in modo da avere qualcosa da comprare l'indomani! Dopo una settimana e 7 nuovi giochi ci siamo detti ma non saremo troppo “compulsivi” e quindi ci siamo “fermati”. Abbiamo messo un po' di paletti, dopo aprile nessun nuovo gioco fino ad Essen (comprare un gioco e poi scoprire che lo trovi in fiera scontato ti fa dire “cavolo se aspettavamo ora avremmo due giochi e non uno!”), un ordine online ad anno (media 10 titoli, e grazie al blog ora anche con più consapevolezza), un gioco al mese da Novembre ad Aprile, ricerca sempre di qualcosa di nuovo (soprattutto ambientazione nuova…30% collezionista). E ovviamente i giochi si aprono e si imbusta tutto per colore e tipo (con bustine aggiuntive ovviamente), tranne le carte (il tocco diretto con la carta non può essere alterato da una bustina ;). Dimenticavo non fumo e non bevo…quindi la coscienza è a posto 😀

  6. Grande, ho riconosciuto diverse figure del mio gruppo di gioco!
    Io sono un semi-compulsivo, vado a fasi alterne, ma studio molto bene prima di comprare… mi deve piacere ed entusiasmare, quasi il vero piacere stia piu' nella ricerca che nel giocare, tanto che l'entusiasmo tende a scemare in seguito al possesso…quasi… 🙂

  7. Bellissimo post, prosegui pure con le altre “facce”. Il mio test è negativo e per festeggiare corro a comprarmi un altro gioco 🙂 Mi sono riconosciuto molto nel sommellier anche se la scarsa rigiocabilità dei miei titoli è dovuta più ad una mancanza di tempo che di voglia.Fortuna che mia moglie, pur essendo appassionata, mi fa notare quando esagero salvo poi tentarmi con: mi piacerebbe questo, e se prendessimo quello, mi hanno parlato bene di quell'altro…:-))))

  8. Io sono più un sommelier che un compratore compulsivo…l'unica cosa è che se “punto” un gioco finché non lo compro sto male…)))

  9. Collezionista? più di 300 titoli e un gruppo di gioco che si riunisce al più ogni 15gg.
    Importatore? Titoli in tedesco, francese ed inglese.
    Uomo delle regole? Divoro manuali nel tempo libero.
    Sommelier? Non ho titoli incellofanati: tutti usati almeno una volta, alla peggio, simulo partite in solitaria.

    Dite che é grave?

  10. Sono lieto che l'articolo abbia suscitato interesse ed aggiungo che, in genere, la presenza di un 'compulsivo' ravviva tantissimo un gruppo di gioco, perchè prima o poi almeno una parte dei titoliche acquista li dovrà pur provare, o no? Poi ci sono quelli che beneficiano della sua esistenza quando decide di dar via un pò di cose mai aperte e così via .. Alla fine direi che è una fortuna conoscerli, o no? Io stesso devo riconoscere di essere uscito dalla categoria principalmente grazie ai limiti di spazio 'concordati' con mia moglie per i giochi, per cui ora mi posso permettere solo tot 'entrate' e tot 'uscite' e son diventato attivissimo in scambi e via dicendo 😉 Per il resto ero certo che tra i nostri lettori fossero presenti diversi potenziali indossatori di una delle 'maschere' descritte 🙂

  11. Scusate se mi intrometto… “QUASI compulsivo”??? Poldeold tu non sei solamente compulsivo io ti definirei così: COLLEZIONISTA-SOMMELIER-COMPULSIVO con slanci ossessivi da maniaco da regolamento.

  12. fortunatamente ne sono uscito.

    acquisto solo dopo aver letto n-mila informazioni e se sono sicuro al 100% sul gioco.
    ovviamente niente “doppioni” in casa o tra gli amici.
    saluti!

    Lollo23

  13. Direi che la figura che è stata più gradita, tra quelle che le ho elencato, è quella del sommellier, nella quale diversi amici e conoscenti si sono affrettati ad identificarsi. Anche di ex-compulsivi in riabilitazione ne ho sentiti alcuni: in genere la molla scatta però a casa piena, per cui chi ha tanto posto … guai a lui 😉

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