Anteprima – Il Tesoro dei Pirati

I vulcanici ragazzi della Cranio Creations, dopo aver dato vita ad alcuni titoli quali produttori e/o ideatori degli stessi (Horse Fever, EFTAIOS, Monkey see) hanno recentemente annunciato di aver acquisito i diritti per la distribuzione in Italia di due giochi editi originariamente da altri produttori, ossia Rattus, della White Goblin, strategico ambientato nell’Europa ai tempi della diffusione della peste, del quale abbiamo parlato lo scorso anno, nonchè il prodotto del quale andiamo ad occuparci oggi, ossia Il tesoro dei Pirati, ideato dal team Czuba – Fabianski, Traczykowski e Zdybel, che forse avrete intuito essere di origine polacca e prodotto con la Trefl (per 2-4 giocatori dagli 8 anni in su, tempo medio a partita 45 minuti.

I partecipanti saranno chiamati in questo titolo, che si propone come adatto ad un pubblico amplissimo, con un occhio di riguardo verso i più piccolo (ma non solo!), impersoneranno altrettanti comandanti di navi pirate impegnate nel soddisfare gli obiettivi posti loro, procurandosi merci e riportandole al galeone del Capitano Stellato, guadagnandosi il diritto di succedergli nel comando della gloriosa nave.

A livello di meccaniche sono proposte regole tipiche dei titoli da ‘raccogli e consegna’ e ‘tira i dadi e muovi’ (qui una rotella).
.. ma che bel galeone ..

Tra i materiali di gioco spicca sicuramente il galeone pirata che vedete raffigurato, il quale funge da base di partenza per le scialuppe dei singoli giocatori: ne sono forniti i componenti necessari per costruirlo, nonchè le immagini per l’assemblaggio. Oltre ad esso trovetere quanto riassunto nell’elenco a lato, estratto dal manuale di gioco: in ogni caso l’immagine sotto dà una efficace visuale della componentistica.

Quattro pirati nel mar dei Sargassi …

Le dinamiche di gioco sono piuttosto semplici, dato anche il target che si propone il prodotto: di fatto ogni giocatore riceve una nave, con la quale deve percorrere lo specchio di mare raffigurato, cercando di completare il maggior numero di carte missione possibili, soddisfacendo i requisiti di merce da consegnare indicati. Su ogni isola è possibile prelevare un tipo di merce (in una anche altri oggetti) e nel corso del gioco è possibile anche ottenere, ottenendo il risultato relativo nel girare la freccia sull’apposita rotella (sostitutiva del dado), carte obiettivo supplementari e carte speciali (avventura). Possono aver luogo, inoltre, anche i classici combattimenti tra navi, sempre risolti con un ‘giro di rotella’.

Il primo ad ottenere il numero di monete che vi siete prefissati potrà acquistare la bandiera, innalzata la quale sull’albero del galeone, se ne prenderà possesso vincendo la partita.

Quindici uomini, quindici uomini …

Arrivati alle impressioni  finali partiamo come al solito dalla valutazione dell’impatto visivo, dicendo che siamo davanti ad un titolo che palesemente gioca molte delle sue carte proprio su questo aspetto , proponendo al centro del tavolo un vascello 3D da costruire, il quale sicuramente attrarrà gli occhi (e le mani) dei più piccoli. La grafica coloratosa ed il tema ‘pirati’ rappresentano poi il completamento logico di un design complessivo intelligente ed accattivante, in grado di calamitare le attenzioni.

Quanto alle dinamiche di gioco diciamo che siamo sul semplice e l’età minima indicata, che è di soli 8 anni (ma su BGG gli utenti parlano addirittura di ‘da 5 anni in su), rende l’idea di ciò di cui sto parlando. Non è che con questo il divertimento sia diminuito: la lezione insegnata da Jamaica, titolo della Gameworks che ha venduto diverse decine di migliaia di copie partendo da regole semplicissime e da una grafica assolutamente strepitosa sembrano essere state mandate a memoria dall’editore polacco (ed ora dalla Cranio), il tutto nel contesto di una modalità di gioco che consente qualche piccola strategia, soprattutto quando il numero dei giocatori cresce, ma che postula una rinunzia da parte dei presenti ad una competitività esagerata, vista la presenza di una forte componente aleatoria, sotto forma del più classico tiro dei dadi, pure qui sostituito da una simpatica rotella con un ugual numero di spazi. Le numerose carte obiettivo e i ragionevoli effetti speciali delle carte avventura dovrebbero garantire un’adeguata longevità, il tutto nella logica di un gioco da vivere come fillerino simpatico o da proporre a gruppi con bambini.
Sotto potete vedere il video promozionale del gioco realizzato dalla casa: è in polacco, ma è veloce e dà una bella idea, a livello visivo, di ciò che troverete nella scatola … 😉


In definitiva Il tesoro dei pirati si propone come titolo interessante, adatto a tutti ed in particolare ai più piccoli.

Bellissima visivamente la componentistica ed intelligente la scelta del tema (chi non è un minimo attratto da un gioco sui pirati ?), risulta adatto ai gruppi variegati e come riempitivo, mentre è ragionevolmente meno attraente per i più scafati, se non nella modalità brain off.
L’edizione italiana consente di giocare anche ai gamers nostrani, visto che il testo in polacco sulle carte lo rendeve, in edizione originale, ben poco fruibile al nostro pubblico.
Una bella idea quindi per questo esordio della Cranio in veste di  licenziatari.

— Le immagini sono tratte dal manuale, dal BGG o dal sito della casa produttrice (Trefl / Cranio Creations), alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco e saranno rimosse su semplice richiesta. —

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