Review – Conhex

Ok, prima di tutto auguri di buon anno, quindi, per iniziare, propongo una veloce review di un titolo in giro da un pò di tempo, ma che può essere sfuggito alla attenzione dei più … Ancora pazienza sino a dopo la Befana … dopo di che si riprende con il normale ritmo !!! ancora salutoni a tutti !!!

Conhex è un gioco astratto uscito nel 2002 e disegnato da Michail Antonow, attualmente edito dalla Clemens Gerhards. Il titolo di svolge su di una scacchiera di forma quadrata (nella versione in questione è in legno, ma dovrebbe essercene anche una con tabellone pieghevole e pezzi in materiale plastico – venduta in un tubo), divisa in aree dalle forme irregolari (come da immagine che vedete sotto), che i giocatori battaglieranno per conquistare. Scopo ultimo del gioco è quello di collegare, grazie ad aree vicine, un lato della scacchiera con l’altro (uno dei giocatori va da destra a sinitra e l’altro dall’alto in basso), per cui è un classico gioco di connessione.

Le regole si spiegano in poco. Il gioco procede a turni e ad ogni mossa il giocatore piazza sulla scacchiera, in uno degli angoli (punti di controllo) sui quali vedete nell’immagine un piccolo cerchietto (che corrisponde, nella scacchiera in legno, ad una scavatura dove si pone una pallina di legno del proprio colore) un proprio segnalino: quando ha presiadiato la maggior parte degli angoli occupabili (quelli col cerchietto) che delimitano ciascuna area ne acquisisce il controllo, piazzandoci sopra un proprio tassello colorato. Si noti che se l’area ha un numero dispari di punti di controllo se ne devono coprire la maggioranza (per esempio molte aree sui lati hanno solo 3 angoli con cerchietto, per cui si controllano occupandone 2), mentre se ha un numero pari di punti di controllo, è sufficiente essere il primo ad occuparne la metà. Vince chi collega per primo i due lati  della scacchiera a lui affidati.
Detto così il gioco sembra semplice ed il suo lato più apprezzabile, come spesso accade per gli astratti, è proprio questo, ossia il fatto di donare profondità alle partite, partendo da una base di regole immediata e comprensibile. A livello di strategie dico subito che, diversamente dalla maggior parte dei titoli da scacchiera, qui le aree da occupare subito sono quelle ai lati e non il centro, in quanto esse hanno pochi punti di controllo, per cui con solo due segnalini ci si può appropriare di un’area, mentre al centro ne servono almeno tre. Altre piccole tattiche sono di porre una certa attenzione allo svilupo a medio termine dell’avversario, perchè farsi chiudere a pelo una via di vittoria spesso si risolve nell’inizio di una azione vincente per l’avversario, per cui le partite restato di sovente in bilico a lungo, con continui capovolgimenti di fronte. Si deve poi cercare di proporre delle alternative di occupazione all’avversario (le classiche ‘forchette’), spingendolo a compiere mosse obbligate, per controllarlo.
Il gioco, uscito da tempo, non è facile da reperire in giro per internet ed ha un costo generalmente abbastanza elevato (dai 55 ai 60 euro), visto che consiste in una scacchiera e pezzi in legno, ma è possibile autoprodurlo con una certa facilità, stampandosi il tabellone e riciclando cubetti et similia saccheggiati dai vostri ‘gestione risorse’ preferiti (sottolineo comunque, come sempre, che la soddisfazione nel giocare con i pezzi originali, belli, dà tutt’altra soddisfazione). Nel contempo, per gli amanti delle versioni elettroniche, segnalo che su Yucata è possibile giocarci online (menu in inglese e tedesco, iscrizione gratuita).
Arrivando ora, come sempre, alle conclusioni, dico sinteticamente che è un titolo assai interessante, semplice, immediato ma per nulla banale, con tutti i requisiti per divenire un sempreverde della collezione di ognuno. La profondità è adeguata per tenere occupato chi ci si appassionerà per abbastanza tempo, anche se ho l’impressione (ma qui le partite fatte non bastano per esserne sicuri) che se affrontato con metodo scientifico di studio, non sia propriamente ‘infinito’, ovvero che sia possibile elaborare tecniche di piazzamento ‘vincenti’ in un tempo ragionevole (e non in una vita di studio, tipo con gli scacchi o con il go …). La disponibilità del gioco online lo rende appetibile, se non altro per provarlo, per cui lo propongo senza remore.
Per chi avesse piacere di approfondire, segnalo infine un ottimo video di presentazione del gioco, realizzato in inglese dal noto Scott Nicholson: può essere utile anche a chi non capisse granchè della lingua, perchè intorno alla metà del filmato è proposta una partita intera di prova, che si può seguire anche solo guardando le immagini !
— Le immagini sono tratte dal regolamento, da BGG (postate da Geo, Tim Meuter – Michas-spielmitmir.de ) o dal sito delle case produttrici (Clemens Gerhard e Hirn Verlag), alle quali appartengono tutti i diritti sul gioco. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. —

2 comments on “Review – Conhex

  1. .. l'ho visto, assieme ad altri titoli prodotti da quella casa … sto però cercando di alternare un pò i generi 😉 per cui ne parlerò ancora un pochetto più in là 😉

Leave a comment