Essen 2009 – Le reazioni (continua) ed impressioni da Mario Sacchi

In questi giorni stanno comparendo, progressivamente, vari reportage, più o meno lunghi o dettagliati, più o meno soggettivi od oggettivi, più o meno ricchi di foto, riscontri, ecc., riguardo agli esiti della fiera di Essen.
Un dato che sembra unire i vari commenti è quello legato alla mancanza, in questa fiera, di veri titolo ‘pigliatutto’, nel senso che anche i giochi che alla vigilia sembravano più attesi (tipo Stronghold, Endeavor, Opera, et similia) non hanno poi affatto ‘sfondato’ nel gradimento dei visitatori, tanto che ogni giorno qualcuno accenna a nuovi titoli che potrebbero meritare lo scettro di sorpresa della kermesse tedesca (così come il sondaggio di Fairplay lo aveva attribuito a Vasco da Gama o un editoriale su Boardgamenews  lo assegnava ad Aargh!Tect). Grande è quindi l’equilibrio e solo i dati di vendita potranno dirci qualcosa di più: resta da capire se questa aleatorietà sia sinonimo di un livello di qualità assestatosi verso il basso o verso l’alto. Siccome sono un ottimista propendo per la seconda ipotesi …

Comunque, anche io, modestamente, sto continuando a raccogliere impressioni da chi si è presentato con proprie creazioni o prodotto alla fiera, ed oggi tra gli amici presentati nella preparazione ad Essen ho ricontattato Mario Sacchi, della Post Scriptum, al quale ho rivolto alcune domande sulla loro ultima creatura, Caligula, per sapere come stanno andando le vendite, nonchè sul clima che si respirava ad Essen.


Mario ci conferma che il loro titolo è andato piuttosto bene (con 200 copie vendute nel corso della fiera) e che già i 2/3 delle copie ‘tirate’ (che ricordiamo essere state 3000) sono stati venduti, per cui direi che il risultato è davvero ragguardevole !
Quanto alla fiera in generale la conferma che ci giunge anche da lui è che lo stile italiano si sta facendo spazio anche nel settore ludico, tanto che fra i successi della fiera, oltre a Stronghold , Dungeon Lords e Carson City (dei quali trovate nei precedenti articoli le preview), ci cita proprio i nostrani Vasco da Gama, nonchè il divertente Aargh!tect di Obert.

Presenti anche a Lucca, presso lo stand Scribabs, gli editori hanno confermato la ottima riuscita del progetto editoriale, accennando al fatto di essere pronti per dedicarsi ora ad altre uscite !

Bene, passiamo ora all’intervista !!
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Com’è andato Caligula ad Essen ? Sono andate bene le vendite ? Direi bene: oltre 200 scatole vendute, quindi un ottimo risultato per una casa editrice piccola come la nostra.

A che punto siete arrivati ? Siamo molto vicini alla soglia delle 2000 copie vendute, e anche questo è davvero un ottimo risultato per noi… E non è finita 🙂

Che impressioni hai/avete tratto dalla Kermesse in terra tedesca?
Mah, ormai, essendo alla quinta partecipazione, non c’erano più molte impressioni da trarre. Secondo me c’è stata più gente rispetto alla scorsa edizione. E i giochi italiani vanno sempre meglio, di anno in anno.

E’ veramente così importante come sembra, per lanciare i prodotti sul mercato europeo ?
Sì. La stagione dei giochi deve necessariamente essere focalizzata a far uscire le novità in coincidenza con la fiera.

Siete riusciti a stringere qualche nuovo accordo di commercializzazione per l’estero? A dire il vero gli accordi più importanti erano già definiti prima della fiera, comunque ci sono stati contatti interessanti anche quest’anno, come sempre.

Finora le cose sono andate come prevedevate ?
Sì, siamo in linea con le previsioni.

Come sono andati gli altri titoli italiani in fiera ?
Molto bene. Secondo me la qualità dei nostri giochi è in costante aumento, e il pubblico internazionale se ne sta accorgendo.

A tuo parere, a parte i vostri giochi, quali sono stati i titoli di cui si parlava di più (di qualsiasi provenienza / tipo) e che sfonderanno (puoi citarmente almeno 5) ? Sinceramente non ho avuto molto tempo per seguire gli altri giochi, ma da quanto ho sentito, i successi della fiera pare siano stati Vasco da Gama (di Paolo Mori), Stronghold, Carson City, Dungeon Lords e… il divertentissimo Aargh!Techt di Walter Obert


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