Essen 2009: gli Acchittocca

Tra i titoli che hanno suscitato un certo clamore nella fiera tedesca (ed anche nella fase di preparazione) c’è sicuramente Egizia, sia perchè prodotto dalla Hans im Gluck, casa tedesca che ci ha abituati ad un valido standard qualitativo nelle sue uscite, sia perchè frutto della inventiva di un gruppo di creatori italiani, ossia gli Acchittocca.
Come oramai d’uso ho pensato di contattarli, per avere maggiori dettagli riguardo ad un titolo sul quale si hanno per ora (salvo per chi è stato ad Essen) poche informazioni (o meglio ci sono anche, ma solo in tedesco, unica lingua nella quale la casa ha messo a disposizione il regolamento e i miei limiti rendono la cosa una barriera linguistica insormontabile). Disponibili, hanno accettato di rispondere alle mie classiche domande per una intervista che riporto di seguito, che faccio precedere però da alcune note introduttive sugli autori in questione. Purtroppo una delle prime indiscrezioni che ho avuto è legata al fatto che non sono attualmente disponibili set di regole in lingue diverse da quella tedesca, probabilmente in attesa che la Rio Grande, che commercializzerà il prodotto nei paesi di lingua d’Albione lo metta in produzione.

Il gruppo di game designers (uno dei non numerosi casi di questo tipo) nasce nel 2001 e comprende Antonio Tinto (già patito di Magic), Flaminia Brasini (dal mondo di D&D), Stefano Luperto (già collaboratore di Kaos e Giocarea) e Virginio Gigli (ragioniere con l’hobby, da sempre, della creazione di giochi). Le loro foto compaiono in questo articolo secondo l’ordine in cui l’ho qui citati. Tra le loro creazioni, prima di Egizia, segnaliamo alcuni titoli che gli appassionati avranno ben presenti, ossia Leonardo da Vinci, Ghost for Sale e, lo scorso anno, Comuni, prodotti che hanno solleticato il palato del mondo italico di giocatori, i quali vorranno ora sicuramente assaggiare anche il titolo ambientato nel mondo dei faraoni !
Il grafico del gioco, Franz Vohwinkel, è invece professionista molto attivo nel mondo dei boardgames, avendo già lavorato in passato su decine di titoli, tra i quali ricordiamo Tikal, Java, Puerto Rico, Blue Moon e San Juan.
Senza anticipare troppo sul contenuto dell’intervista segnalo che l’esperienza di lavoro del gruppo con la casa editrice di Egizia è da considerarsi molto simile a quella descrittaci da Jeffrey Allers (parlando di Eine Frage der Ahre), ossia la casa acquista in genere un’idea, ossia il regolamento e le meccaniche del gioco, riservandosi poi di metterci sopra mano per lievi modifiche e per un inquadramento grafico di suo gradimento. Essenziale è, per farsi notare, partecipare a fiere, premi, e manifestazioni, visto che chi emerge in tali frangenti è facile che sia contattato dai produttori per un contratto: al riguardo abbiamo conferma che la soddisfazione (per quanto ci sia una parte economica) è soprattutto di carattere personale, in quanto questo lavoro, per i designer, solo per i più prolifici garantisce un reddito tale da dedicarsi full time a questa attività !

Quanto ai numeri delle produzioni, infine, siamo lontani da cifre delle quali si sente favoleggiare ogni tanto su internet, visto che le tirature si attestano, salvo per i grandi successi, tra un minimo di 2000 (ricordate Horse Fever ?) ed un massimo dei 7500 di Egizia (salvo le 20000 copie di Leonardo da Vinci, di cui ci parla Virginio).

Anche questi dati aiutano a capire come il mondo dei boardgamer resti in gran parte un mercato di nicchia, per quanto sia estremamente attivo e vivace, come attestano le fiere, premi e manifestazioni in continuo sviluppo, così come la nascita di miriadi di case indipendenti di buone speranze !

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Ed ecco l’intervista, con risposte fornite da Virginio Gigli:

Partiamo dalla Vostra creatura che già lo scorso anno compariva tra gli ‘inediti’ sul Vostro sito. Da quanto tempo ci siete dietro ?
La storia di Egizia è stata particolarmente fortunata. L’idea iniziale è del maggio 2007, ci abbiamo lavorato circa un anno e poi l’abbiamo presentato a Sant’Omero a un incontro di inventori di giochi. Là è arrivato terzo nel gradimento dei giocatori/autori acquisendo il diritto di partecipare al Premio Archimede (nonostante fosse un po’ troppo lungo e complesso per i parametri del concorso); là è arrivato quarto, ma soprattutto è stato visto da diversi editori che si sono mostrati interessati. Noi lo abbiamo dato in carico a Studiogiochi che ci hanno fatto egregiamente da agenti concludendo l’accordo con la Hans im Gluck.

Parlateci un pò di Egizia: come lo definireste ? Ci potete dare qualche indicazioni sulle meccaniche e materiali ?
Ti riporto la descrizione del giocho che, tradotta, sta su BGG:Giocatori: da 2 a 4 di 12 anni o più
Durata: 60-90 minuti
Autore: Acchittocca
Editore: Hans in Gluck / Rio Grande
Egizia è un gioco di piazzamento e gestione risorse nel quale i giocatori sono costruttori dell’Antico Egitto che gareggiano per ottenere la maggiore fama costruendo i diversi monumenti che il faraone richiede (la Sfinge, l’Obelisco, le Tombe, il Tempio e la Piramide).
Il gioco si svolge in 5 turni nei quali i giocatori piazzano le loro pedine sul tabellone lungo le rive del Nilo ottenendo i vantaggi indicati nelle varie zone; lungo la riva destra ci sono delle caselle fisse nelle quali i giocatori possono ottenere vantaggi commerciali e lavoratori, possono influenzare la piena del fiume (e quindi la fertilità dei campi) e prenotarsi per la costruzione dei monumenti (che avviene dopo che tutti hanno piazzato); lungo la riva sinistra invece i giocatori possono prendere delle carte che sono di diverso tipo e che vengono piazzate casualmente sui 10 spazi all’inizio del turno; queste carte sono di diversi tipi, alcune vengono prese e tenute fino alla fine della partita (campi per la produzione del grano, cave per la produzione dei massi, divinità per ottenere speciali vantaggi) altre invece vengono scartate dopo l’uso e danno molteplici vantaggi immediati.
La particolarità del piazzamento in Egizia è che i giocatori devono piazzare seguendo il corso del fiume cioè da sud verso nord (dall’alto verso il basso sul tabellone che è visto dal Mediterraneo); per cui ogni piazzamento preclude la possibilità di piazzare nella stessa zona agli avversari (tranne che sui monumenti dove possono piazzare più giocatori) e preclude al giocatore di poter piazzare, successivamente nel turno, su tutte le caselle più a sud rispetto a quella dove ha piazzato.
Questo rende molto importante ogni mossa.
Alla fine del piazzamento si verifica la possibilità dei giocatori di alimentare, col grano prodotto dai campi, i propri lavoratori; questo dipende dalla portata della piena del fiume per cui non è detto che tutti i campi producano grano ogni turno; se un giocatore non ha abbastanza grano per mantenere i propri lavoratori deve acquistarlo pagandolo in punti vittoria ad un rapporto di cambio tanto più vantaggioso quanto più è riuscito a migliorare la propria capacità commerciale (che è indicata in alto a destra sul tabellone).Dopo si producono i massi in base alle cave possedute e si possono finalmente costruire gli edifici su cui ci si era prenotati per la costruzione.A fine partita si sommano ai punti effettuati, principalmente con le costruzioni, dei bonus derivanti dalle carte Sfinge che sono legati al raggiungimento di determinate condizioni.

E’ un titolo acquistabile anche in versione originale oppure il testo su alcune carte (che sembrerebbe però limitato) rende preferibile attendere una versione inglese (per il non parlanti tedesco) ?
Il gioco è sicuramente giocabile anche con le carte in tedesco, visto che le scritte non sono molte e le icone aiutano parecchio; comunque sarà preferibile utilizzare la versione inglese che rende tutto più facile. Il punto è che ancora non è disponibile il regolamento finale in una lingua che non sia il tedesco.

E’ prevista una versione addirittura italiana ?
Per ora no

Non è stato possibile rendere il titolo totalmente indipendente dalla lingua ? A livello grafico avete dato indicazioni alla casa oppure è il produttore che ha scelto grafico (Franz Vohwinkel) ed impostazioni di fondo ?
Il nostro prototipo era indipendente dalla lingua, ma l’editore ha aumentato le carte con effetti particolari inserendovi del testo. La grafica, per altro a nostro avviso di alto livello, è completamente responsabilità della casa editrice (in questo caso ma anche in generale direi).

Come avete fatto ad ottenere il contratto con la Hans im Gluck ?
Come detto con l’intermediazione di Studiogiochi (Leo Colovini & C.)

Quale sarà la tiratura del gioco ?
Non abbiamo notizie fresche a riguardo, qualche mese fa l’editore aveva parlato di 7500 copie per la prima (speriamo non unica) tiratura.

E’ davvero un vero salto di qualità lavorare per un produttore straniero di quel livello o no?
Fa estremamente piacere lavorare con dei professionisti affermati come quelli che abbiamo incontrato nella HiG (Bernd Brunhoffer in testa), ma farei torto ai nostri precedenti editori sottovalutando l’importanza delle esperienze che hanno preceduto questa; basti, per esempio, pensare che la daVinci riuscì a raggiungere le 20.000 copie di Leonardo da Vinci.

Quanto siete ancora lontani dal sogno (almeno di Virginio) di fare il designer a tempo pieno ?

Lontani direi, questa è un’attività che si può fare per passione; i compensi sono veramente bassi soprattutto se ci si specializza in giochi per giocatori abituali che hanno quindi sempre tirature limitate.

Passiamo ora all’esperienza Essen: al rientro qual’è stata la Vostra impressione sulla fiera tedesca ?
La fiera è sempre interessante e stancante; quest’anno ho la sensazione che il livello medio dei giochi sia più alto di quello delle edizioni che abbiamo visto in passato (2006 e 2008).

Egizia come è stato accolto ?
Direi bene, è stato molto giocato (anche se rimane il rammarico della mancanza nella fiera della versione inglese della Rio Grande che avrebbe incrementato la quantità di giocatori anche a quelli che non avevano voglia di cimentarsi con qualche scritta in tedesco) e anche votato bene nella classifica di Fair Play, per quello che conta.

Si ha da fuori l’impressione che lo ‘stile’ italiano stia sfondando anche nel mondo dei giochi da tavolo, che ne dite ? Qualche titolo/creatore di giochi italiano che vi sembra ben avviato ?
E’ vero, direi che il livello degli autori italiani è in continuo crescendo e viene riconosciuto. Speriamo che anche gli editori italiani riescano ad aumentare la loro importanza e la loro penetrazione nel mercato.
A parte Egizia, direi che un risultato eclatante (potrei dire che l’avevo previsto) lo ha raggiunto Paolo Mori con Vasco da Gama che ha venduto tutte le copie che aveva in fiera e ha vinto la classifica di Fair Play, poi Walter Obert con Strada Romana, Emanuele Ornella con Assyria, Guglielmo Duccoli con Gonzaga e sto sicuramente dimenticando qualcuno.

Quali sono stati i titoli in generale che Vi hanno impressionato maggiormente ad Essen e quali pensate che sfonderanno come vendite (a parte Egizia) ?
Io ho comprato Shipyard, Opera e Witch’s Brew; penso che quelli che hanno vendite notevoli assicurate siano Dominion Seaside (Dominion è destinato a vendere molto per molto tempo) e At the Gates of Loyang che godrà dell’onda di Agricola e Le Havre.

— Le immagini di Egizia riprodotte sono tratte dal regolamento, da BGG (postate da Fred A.) o dal sito della casa produttrice (Hans im Gluck), alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco. Le immagini e regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco. —

6 comments on “Essen 2009: gli Acchittocca

  1. Ottimo articolo come sempre.. 🙂
    Veramente interessante questo titolo ( sfondano una porta aperta, adoro i gestionali ndr) spero vivamente che possa uscire in italiano..

  2. Bell'articolo.

    E' da un po' che seguo il tuo blog, a seguito della segnalazione apparsa sulla TdG.

    Devo dire che ormai controllo le tue pagine con grande frequenza, trovandole estremamente interessanti.

    Gran bel lavoro, complimenti !

  3. Grazie ancora per i complimenti ! Avrei ora anche un'ideuzza per coinvolgere i più affezionati lettori in qualche articolo. Chi volesse raccogliere l'invito (niente di impegnativo, tranquilli!!) mi contattati pure via mail (la trovate sotto il 'profilo' del blogger.

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